Vincitori e finalisti della gara poetica gratuita “Storia d’Amore”

Si è conclusa il 24 settembre 2012 la gara poetica “Storia d’Amore” promossa dalla web-magazine “OublietteMagazine” e dell’autore Rosario Tomarchio. Una partecipazione altissima come per ogni nostro concorso e cogliamo l’occasione per ringraziare i nostri lettori per l’importante presenza. 159 poesie partecipanti, 13 finalisti e 3 vincitori.

Tutte le poesie partecipanti possono essere lette QUI.

La giuria della gara “Storia d’Amore” (Alessia Mocci, Rosario Tomarchio, Rebecca Mais, Pietro De Bonis, Carla Casu, Fiorella Carcereri, Giuseppe Giulio, Luca Gamberni) ha decretato ben 13 finalisti, dai quali sono stati dichiarati 3 vincitori. In palio tre copie della raccolta poetica “Storia d’Amore” (marzo 2012, Aletti Editore).

Finalisti:

Emma Pirozzi con “Funerale”

Vespina Fortuna con “Per le spergette di San Saba”

Rosa d’Agostino con “Cuore mio…ti racconto”

Caterina Coccia con “Con te”

Daniela Schirru con “Walking in the Sand”

Elio Casanovi con “Ti amo”

Maria Grisanti con “Attraversami”

Paolo Franzini con “Cara Giulietta ti scrive il tuo Romeo”

Davide Rocco Colocrai con “L’amica ebrea”

Paolo Annibali con “Rimembranze al vespro”

Maria Manzari con “Il tempo nel tempo”

Redent Enzo Lomanno con “Giovani Promesse”

Pasquale Catanzaro con “La danza delle anime”

 

Vincitori:

Emma Pirozzi

Funerale

Le ore nefaste in cui le cose
le cose e non le persone
vorticosamente ti trascinano via
come in un mulinello d’ombre
dentro correnti d’arie al tramonto
e mani stanche

Sulla rena nera delle note al crepuscolo
dilaniato da lacerti di strofe spezzate
lasciate a metà
mai cantate, mai completate

Pare quasi di sentire
in certe truci occasioni
il rumore dei pezzi in frantumi
quando si crepa in milioni di lampi
il più dolce dei ritornelli

E ti disperi così
nell’assurdità di un silenzio
morto come il morto di un funerale
a pensare che la musica sia finita per sempre
piangendo per l’assenza annunciata
della marcia funebre in do minore.

 

Daniela Schirru

Walking in the Sand

Sulla sabbia

c’è un’impronta,

forse un uomo

si è fermato

a scrivere

lettere d’amore,

sotto un sole cocente

pensieri vagano

nell’orizzonte,

nel mare

piccole onde

sparpagliano alla rinfusa

tante parole colorate

trascinate lontano

da un vento innamorato

in una tempesta

infinita.

 

Davide Rocco Colocrai

L’amica ebrea

Le pettinava i suoi lunghi
Riccioli ambrati dal tramonto
Di un altro giorno invecchiato tra
I denti di un pettine già, quando
Passavano i soldati tedeschi in
Una grave marcia che lasciava
Le misere strade gravide di un
Domani di piombo e morte, non
V’era tempo per sperare né per
Piangere, non v’erano sogni che
Potevano essere sognati dopo il
Tramonto, più non pregavano le
Solite voci che furono catturate e
Poi gettate oltre il vento chissà
Dove, come ceneri peccatrici
Per la genesi che custodivano nei
Loro grembi, i suoi stessi riccioli
Divennero straniere e distanti onde
Di una seta senza memoria né
Odore, l’amore che nutriva per
Lei si spezzò come un ramo d’albero
Assopitosi nella vermiglia deflorazione
Di ore nascoste sotto veli senza
Volti, i canti delle spose furono
Macchiati dai nemici inattesi con
Sangue vedovile, i tramonti si persero
Nelle brutali depilazioni di un presente
Che si ritrovò pudico e nudo in
Una pelle che non riconosceva, tra
Le mani sorelle di chi ebreo non era.

 

I vincitori saranno contattati via email per l’invio del premio.

 

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