Gara Poetica gratuita “Storia d’Amore”
Regolamento:
1. La Gara Poetica gratuita “Storia d’Amore” è promossa dalla web-magazine “OublietteMagazine” e dell’autore Rosario Tomarchio. La gara poetica è riservata ai maggiori di 16 anni. La gara poetica è gratuita. Tema libero.
Poesia
3. Per la sezione A si partecipa inserendo la propria poesia sotto forma di commento sotto questo stesso bando indicando nome, cognome, dichiarazione di accettazione del regolamento. Si può partecipare con poesie edite ed inedite.
Le poesie senza nome, cognome, e dichiarazione di accettazione del regolamento NON saranno pubblicate perché squalificate.
Ogni concorrente può partecipare con una sola poesia.
4. Premio:
N° 1 copia di “Storia d’Amore”, raccolta poetica di Rosario Tomarchio (marzo 2012, Aletti Editore)
Saranno premiati i primi tre classificati.
5. La scadenza per l’invio delle poesie, come commento sotto questo stesso, bando è fissata per il 24 settembre 2012.
6. Il giudizio della giuria è insindacabile ed inappellabile. La giuria è composta da:
Alessia Mocci (Dott. in Lettere, redattrice e critico letterario)
Rosario Tomarchio (Poeta)
Rebecca Mais (Collaboratrice Oubliette)
Pietro De Bonis (Scrittore, Collaboratore Oubliette)
Carla Casu (Articolista)
Fiorella Carcereri (Poeta)
Giuseppe Giulio (Collaboratore Oubliette)
Luca Gamberini (Poeta)
7. Il concorso non si assume alcuna responsabilità su eventuali plagi, dati non veritieri, violazione della privacy.
8. Si esortano i concorrenti per un invio sollecito senza attendere gli ultimi giorni utili, onde facilitare le operazioni di coordinamento. La collaborazione in tal senso sarà sentitamente apprezzata.
9. La segreteria è a disposizione per ogni informazione e delucidazione per email:concorsooubliette@hotmail.it indicando nell’oggetto “info gara poetica” (NON si partecipa via email ma direttamente sotto il bando), oppure attraverso l’account Facebook:
http://www.facebook.com/profile.php?id=100002075267230
10. La partecipazione al Concorso implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali(legge 675/1996 e D.L. 196/2003). Il mancato rispetto delle norme sopra descritte comporta l’esclusione dal concorso.
1 ottobre 2012: per i risultati del concorso clicca QUI.
Roberto Lirussi
Il sole
Il vento
La nebbia
Il silenzio della notte
Fisso a lungo un punto
Voglio raggiungerlo
Un fiore
Sulla mia tomba, vorro’
Mi basterà
La vita mi ha già dato tanto
Forse mi basta
No, devo meravigliarmi ancora,
Mille e molte volte
Devo sentirmi stupido ancora tante volte,
Davanti alle domande
Di un bimbo,
Che poi mi dimenticherà
Come ho fatto io.
accetto il regolamento
CUORE MIO …TI RACCONTO
Vorrei parlarti
scriverti , raccontarti,
so bene che starai ad ascoltare
senza dir parola,
so bene che ti emozionerai,
che piangerai perle di tristezza,
so, che avrai pazienza
dei miei attimi di confusione
forse non so bene se riuscirò
a descrivere certi momenti.
vorrei una musica,
le corde di un violino
che vibrano nel silenzio
del mio io.
Un battito,
un frusciar di ali
mi soffoca la voce,
eppur dalla mia bocca
nessun suono,
i miei occhi guardano nel vuoto
e tu mi stai ascoltando,
so che non occorre un traduttore,
una parola semplice
compresa in tutto il mondo
e’ la parola amore ,
ed io ..
cuore mio
te lo racconto
ROSA D’AGOSTINO – ACCETTO IL REGOLAMENTO
COME MEMBRA
Come uniche membra
dissolte e spurgate
nella brace dell’anima
siamo noi sempre verdi
uniti e vivi
maggiormente forti
dopo lungo inverno
L’unico fattore
dalla stessa
ardente fornace
ci ha tratti
modellati e ribattuti
col medesimo maglio d’amore
o ciarliera mia rosa
nel precoce febbraio fiorita
E golosamente
ci nutriamo dell’opera
del soave pasticcere
che dolcemente unisce
ogni nostro pensiero
naufrago alle nostre menti
che son soffice pastafrolla
della sua creazione
a Tiziana
accetto il regolamento
Se un giorno ti chiamassi amore
sarebbe il giorno delle tormente, delle bufere….
delle grandi nevicate….
se un giorno ti chiamassi amore
sarebbe il giorno della spensieratezza ….
delle grasse risate…..
delle libellule che volano libere in cielo e danzano insieme a noi…..
Se un giorno ti chiamassi amore….
non sarei più io e tu….no non saresti TU!!!
ACCETTO IL REGOLAMENTO
Un sogno…
…vita…colore e fantasia…
…passione prorompente del mio continuo pensare…
voglia indomabile del mio agire…
…nutrimento del mio divenire in una vita densa di emozioni…
dove spesso cio che vale sembra venir meno…
e ci affidiamo talmente tanto ad un sogno…
che il piu delle volte ne perdiamo la sua essenza….
…ma proprio quando tutto sta per vacillare…
ecco…IL CUORE…
ci prende per mano e ci riconduce ad esso…
alzando gli occhi al cielo…un sospiro appena accennato…
e si riparte da li….proprio dove avevamo smesso di sognare
accetto il regolamento
Meraviglioso, immenso
Di te m’innamorai
come fanciulla
al primo batticuore,
con gli occhi d’acqua
trasparente e pura
e ora
come donna che rivuole la vita.
T’amo,
e immersa
nel fiume di passione travolgente
a te abbracciata
mi lascio trasportare
ovunque vada,
in questa nostra vita.
T’amo
e il cuor mio
s’affida a te senza timore alcuno,
per sé soltanto
desidera il tuo amore
e ti cerca
ti abbraccia coi pensieri,
sete ha di te,
dei tuoi profondi sguardi innamorati,
degli occhi scuri
e delle tue parole
dolci
nelle ore appassionate
dell’amore.
Son qui per te,
ci sarò sempre, se vorrai,
son tua
e stringo fra le mani avidamente
l’amore che mi dai
meraviglioso, immenso, prezioso.
Lidia Filippi- Accetto il regolamento
Amore svanito
Un fazzolettino lacrime asciuga
poi riposto al sole ritorna asciutto
ma non cancella la ferita che ha
trapassato il cuore.
accetto il regolamento
Eterno
Le tue parole
scavano nella memoria
un rigagnolo di pensieri buoni,
accendono filamenti di speranza
che si ostinano a non morire.
La tua polverosa presenza
sommerge l’anima mia.
Nulla di te tace
sebbene la tua voce
abbia smesso di cullarmi.
Le tue parole
continuano a straripare
da questo folle petto.
Dolce è pensarti
nel dolore della tua assenza.
Interminabile l’attesa
di un cuore che ancora spera.
Non ho che parole, parole, parole
eppure mi manchi
come se mi mancasse un dito, una mano, finanche un braccio…
Accetto il regolamento
Figlio
Una notte d’amore
e tu fosti in me.
Piccolo seme!
Ti coccolai e protessi nel grembo
e poi nel cuore.
Poi un giorno quel cordone
che ci teneva uniti
fu reciso.
Ma in me no!
Non accadde!
Ancora oggi
quel cordone mi trasmette
le tue emozioni.
Perché se sei felice,
gioisco con te,
se soffri, soffro con te.
Ogni volta che un dolore ti ha afflitto,
io ho sofferto di più!
E avrei voluto soffrire al tuo posto.
Oggi sei un uomo!
Non più solo mio.
Oggi tu sei del mondo!
Ma io no, io sono ancora tua!
La tua chioccia,
che non finirà mai
di proteggerti,
ogni volta che tu…
me lo consentirai!
Accetto il regolamento
Il tempo nel tempo
scorre senza intervalli
io ti cercherò
tra gli sguardi innocenti
cercherò il tuo
perchè è lì che ti ritroverò
Mi raggiungerai come un tempo
quando per mano mi seguivi
quando bastava un solo tuo sorriso
per gioirmi
Mi cercherai quando lo vorrai
ed io aspetterò, per te sempre..
Vita mia..
accetto il regolamento
ETERNITA’
Il tuo volto acceso
dal fuggir il mostro orrendo;
con la vista acutissima del falco
a ritrovar la strada per tornare.
Un frivolo aereo che parla da lontano,
case oramai con le luci della sera.
L’inverno ha mutato
il limite del tuo dolce sguardo;
ora, la tua quotidiana eternità.
BIASOLI MARIA CRISTINA
“Dichiaro di accettare il regolamento del concorso”
Le luci
Ci sono alcune luci
nelle nostre nottate
che di giorno son spente.
Alcune sono fisse,
altre pulsanti, fioche,
curiose spie dell’anima.
Stanno tutte attaccate
al soffitto come ragno su tela,
attrici illegali
nel cinema del mondo,
ci vedono all‘interno,
scrutandoci i misteri,
che a riccio si richiudono.
Son gli occhi dell’amata
su una mano levata,
al caldo del tuo petto.
C’è la luce di Sirio
che pulsa da vicino,
di Giove e di Saturno
dal sole illuminati,
un lampione riflesso
sui vetri congelati.
Il fuoco del camino
che a tratti via svanisce,
la luce della luna
che argentea ci colpisce.
E se guardi bene,
di notte a quel soffitto,
c’è una luce più ampia, diffusa
che, dai nostri pensieri,
si cosparge nell’ “io”
ci illumina, ci tinge,
ci spoglia agli altrui sguardi
e mostra, maestra d’arti,
la voglia che hai d’amarti.
Dichiaro di accettare il regolamento e che l’opera da me composta non ha mai partecipato ad altri concorsi ed è di mia totale originale composizione. Grazie
Questa sera
Questa sera le stelle
scendono
farfalle
o petali
di un canto lontano
che io sento
fari della terra
che la notte congiunge
se qui
tra questi riverberi
e’ il mio breve
io darò amore
con un puntello
di croce
mi fermo dentro
e precedo la cima
Accetto il regolamento
BRUNO SPORTELLI
LA SAGGEZZA CHE NON HO
Ho esplorato il mondo cercando di colmare la mia perenne insoddisfazione scavando nelle menti e nell’anima di chi ha affascinato il mio intelletto.
Mi sono fermato quando similitudine del mio vivere assecondavano il mio piacere concedendo parte del mio cuore in totale liberta’ per scoprire poi la prostituzione dell’egoismo.
Scoprendo poi il male che attanagliava la mia anima proseguivo verso una strada ancora inesplorata e di cui ancora non so qual’è la fine ma continuando ad esplorare.
Quando mi fermo per trovar ristoro la mente mia si allarga di pensieri antichi e futuri sempre cercando risposte che ancor non ho e non trovo.
Pensieri cosi voraci che saziar il mio piacere non sanno ,mentre la maliconia ,la dolce malinconia ,prende il sopravvento alimentando sogni irrealizzati e che mi lasciano ancora l’amaro in bocca che riviver vorrei .
Malinconia che mi porta ad un antico sogno solo sfiorato che si è esteso negando l’emozione alla mia anima.
Malinconia che accresce la rabbia mia in un futuro cosi assente di credenze che invece arricchiscono le mie voglie ,che scemando nel tempo vanno per mancanza di riscontro.
La malinconia ,che assale con delicatezza il mio quieto vivere ,si sta arricchendo di pazzia in cerca del tempo che rassicuri il mio sogno di trovar ancora la voglia di esplorazione per il mondo ,dove poter fermare il cuore sapendolo felice .
Quando la maliconia vissuta in totale solitudine ti ripropone scelte che hai gia fatto rammenti tutto e vorresti tornar indietro, tralasciando il percorso antico ,ma il tempo cambia ed io mi accorgo che ancora non ho trovato l’antico sogno : la saggezza che non ho.
Accetto il regolamento
Incanto
Ali di fantasia
come fogli di cartapesta,
sottile e impalpabile amore
roviglio di animi infuocati
passione incalzante sei tu…
attimi desiderati
roventi gli occhi tuoi
labbra assetate d’amore,
che impazzisce allo sguardo e
assapora miele di desiderio.
Sogno o realta?
Apri gli occhi all’amore
oggi siamo solo noi.
Annalisa Simonte.
accetto il regolamento
Filippo Salvatore GANCI
titolo: L’AMORE NASCOSTO
Sciorino sentimenti
è sbatto le parole
su pietre di fiume.
Pianto amaro
s’immischia
con acque fresche
e trasparenti
di un animo
oscurato
da nuvole prossime
ad un temporale.
Come uno scialle,
vento di tramontana
avvolge il mio cuore.
Gelide vette innevate
celano al cielo azzurro
l’amore nascosto.
p.s.
Accetto in ogni sua parte il regolamento.-
Autorizzo il trattamento dei dati inseriti.-
Con te
Se si potesse
Confonderei i miei pensieri ai tuoi
Insieme a possedere
Anche solo le speranze
Ma poi che noia quell’unisono cammino
Meglio incontrarci ogni istante
E ogni istante conoscerci
Accetto il regolamento
Schiuma di mare dei miei desideri
Sì!
Eri diventata normalità…
I tuoi baci mi inducevano stanchezza.
Baci che non cercavo più,
freddi, insapori, come inverni senza sole.
Il tuo corpo era
diventato triste per me,
non esaltava più il mio desiderio,
non era più rifugio
alla mia tristezza.
Tediati erano i miei occhi
nel vedere il tuo profilo,
i tuoi fianchi di donna,
che non facevano più esplodere
i miei desideri di virilità.
Le tue perle di sudore
non mi sembravano più emanare dolci effluvi.
Eri diventata ossessione di vita…
Non ti cercavo più,
eri un ricordo lontano,
come le estati della mia infanzia.
Gira il mondo come un girotondo,
gira la mente negli spazi del mondo,
girano i miei pensieri,
ma tu sei ritornata come un’estate
dopo un lungo e cupo inverno.
La tua lontananza,
mi ha riportato il desiderio di te…
E ora, tu sei vita nuova per me,
sei un onda che si infrange sul cuore,
che dona nuova freschezza ai miei occhi.
Tu, schiuma di mare dei miei desideri.
Lontano da te,
sono un gabbiano che si libra alto,
sopra grattacieli metropolitani,
sognando interminabili distese.
Voglio amarti di più,
sentirti soprattutto dentro me,
voglio essere vita nuova per te!
Schiuma di mare dei miei desideri Giuseppe Nicosia
Accetto il regolamento..Poesia inedita..
PIANETI
Guardare il cielo e rallegrarsi della sua luce;
ho pianeti per compagnia, solo mai non sono:
il sole mi illumina la mattina,
la luna mi accarezza la notte.
Questa luce non ha riverbero
senza il tuo luminoso viso:
è mistero, è libertà, è agonia;
debbo avere fiducia nel destino.
Perennemente
ho la tua immagine nella mente,
si fa largo nel mio cuore
trafitto dalla tua soave bellezza;
io, uomo innamorato:
rimugino in silenzio pensieri mai sopiti.
Rimango tenacemente in attesa
di tua positiva affermazione.
Antonio Da Campo 2012
Accetto il regolamento
VOCI
Vanno e vengono
Voci
Risa e pianti
alternano
Egli solingo
amore accoglie
Nessuno spazio
s’apre
Stretto il destino
di lai colmo
Restano laggiù
Voci
Nella magione
che l’alba incanta
Nell’ermo
che la sera racchiude
E
nel guardar
la sua schiena andar
Egli ascolta…
Accetto il regolamento.
Lenzuola di seta nera
E’ tardi quando torno,
cerco di non fare rumore
per non svegliarti,
stai dormendo, supina,
i capelli adagiati sul cuscino
coronano il tuo viso,
le lenzuola di seta nera
ti avvolgono dolcemente,
nuda come sempre,
la luce, anche se fioca,
basta a mostrare
ogni curva del tuo corpo
ed il desiderio sale,
mi accosto, le mie mani
ti accarezzano lentamente,
la seta disegna ogni particolare,
sempre più marcato,
capisco che gradisci,
apri gli occhi, sorridi,
allunghi le tue braccia,
l’invito che aspettavo,
scivolo in fretta sul tuo corpo,
sotto le lenzuola,
sono sopra di te,
mentre la seta scivola via,
accarezzando la mia schiena,
io accarezzo te, ti bacio,
ti amo, sei mia.
Accetto il regolamento
RIMEMBRANZE AL VESPRO
Io e te,
mio dolce ricordo,
il mare, sordo
nel suo inquieto fragore,
al rapito sussulto del cuore,
e i nostri sospiri struggenti
li accolsero i benigni venti,
di ciò insigne testimone fu il Cielo,
col suo nebuloso velo,
che rivelò, custode d’ogni mistero:
“Oh alme preziose il vostro amor fu vero”
poi soggiunse in un tono assai mesto:
“Ahimè! S’è fermato in ver troppo presto”
e svanì in un singulto,commosso,
l’avvolse il tramonto, nel suo drappo rosso.
Paolo Annibali
accetto il regolamento del concorso.
L’amica ebrea
(Tunisi, 1942)
Le pettinava i suoi lunghi
Riccioli ambrati dal tramonto
Di un altro giorno invecchiato tra
I denti di un pettine già, quando
Passavano i soldati tedeschi in
Una grave marcia che lasciava
Le misere strade gravide di un
Domani di piombo e morte, non
V’era tempo per sperare né per
Piangere, non v’erano sogni che
Potevano essere sognati dopo il
Tramonto, più non pregavano le
Solite voci che furono catturate e
Poi gettate oltre il vento chissà
Dove, come ceneri peccatrici
Per la genesi che custodivano nei
Loro grembi, i suoi stessi riccioli
Divennero straniere e distanti onde
Di una seta senza memoria né
Odore, l’amore che nutriva per
Lei si spezzò come un ramo d’albero
Assopitosi nella vermiglia deflorazione
Di ore nascoste sotto veli senza
Volti, i canti delle spose furono
Macchiati dai nemici inattesi con
Sangue vedovile, i tramonti si persero
Nelle brutali depilazioni di un presente
Che si ritrovò pudico e nudo in
Una pelle che non riconosceva, tra
Le mani sorelle di chi ebreo non era.
(Davide Rocco Colacrai)
(accetto il regolamento)
Attraversami
Attraversami con la bocca
prendi queste mie mani
che entrano nei muscoli del nostro vivere.
Sara’ la pelle sudata dei nostri corpi a colare
nel mare salato dei giorni.
Accetto il regolamento.
” LA VARIABILE… DI UN UOMO D’ACQUA”, poesia di VINCENZO CINANNI
” La mia dissopente sveglia ha impresso concetti che ora so.
Accompagno il mio silvereo calamo , che svisa su questi quadri, oniriche figure da appartamento.
Sfrego le mie pupille, infocandole come cerini già accesi.
SCELSI di far dei miei pensieri, poesia.
SPRAZZI”.
POESIA IN VERSO LIBERO, A CURA DELLO SCRIBAN-POETA, VINCENZO CINANNI.
accetto il regolamento
17057 giorni, 10 ore, 24 minuti.
La vita l’ho giocata in trasferta,
senza intrecci di vie dove nascondermi,
e pietre dure per darmi sostegno.
Ovvio il risultato: la mia anima vaga
per immense, deserte piazze,
mentre l’ombra che s’allunga sul terreno
traccia un raggio senza fine,
una misura d’amarezza.
accetto il regolamento
Mero Amor
Mere, mere sono state
le mie illusioni,
mere è sofferenti,
mere e dolorose,
ma tu dolce fanciulla
non soffrir per me,
poichè tu Santa sei per me,
e Santa Sarai per me
ora è per sempre.
Il Dolor, L’Amor
che provo per te
non ha eguali,
ma tu… non guardar
al mio Dolor,
non guardar al mio Amor,
amica sei per me,
ed amica resterai,
Vivi, Ama,
Soffri, Piangi,
ma non per me…,
io da lontano ti sosterrò
nel dover affrontar il tuo Dolor,
or non piange per questo…
poichè io sarò
ciò che tu vo sia,
e tu sarai per me,
colei che da musa mi fù.
Stefano Salaris
Accetto il regolamento.
Sèsia (siccità)
Rantola la terra
Su fischi di cicale
Incollate a fili d’erba
Giordano luigi
accetto il regolamento in tutto e per tutto
“RIFLESSIONE CELESTE IN VIAGGIO”
Piccole chiese di pietra e di legno
testimoni di arte e di storia,
luoghi oggi di preci e silenzio
attestati in passato di ricchezza e di gloria.
Un lume arde in ciascuna di esse
sussurrante alla Madre del cielo stellato
“Proteggi,Signora, col tuo manto materno
il dono più bello che mi è stato dato”.
(ispirata dagli enclos bretoni e dedicata a mio figlio.)
Daniela Bagni
Accetto il regolamento.
LONTANO AMORE
pubblicata da Tiziano Fassan il giorno Domenica 22 gennaio 2012 alle ore 18.17 ·
Stringerti , tentarti ed essere tentato
Misurarti col cielo , con gli alberi , con le stagioni mutevoli
Provare gli infiniti brividi del contatto , della nostalgia
Scoprire la tua femminilità
Sentirti mia
Aprire un dialogo vero , tacere con te
Sognarti lontano , riaverti vicino , misurarmi col mio inconfessato desiderio di prenderti
Sfiorarti
Bruciare insieme questi attimi d ‘ amore
Mentre la notte scende colmando i nostri cuori di desideri confusi
Di ricordi trepidi e di tanta nostalgia……
Accetto il regolamento
Io sola
ti vidi
Srotolato
Rilucente
Disarmato
Tu ricordi il mio cuore:
quel segreto
galoppare. Io te quel giorno
a gambe nude,
come parlavi…
E l’improvvisa pace
di un abbraccio
tutto quiete e luce!
MIRIAM BRUNI, SEZIONE A, ACCETTO IL REGOLAMENTO
Viaggio Divino
Tu, vita additata, ribatter vorresti,
se di nero giocondo, mozioni dolesti?
Felicità intagliasti, da tormalina illustre,
nel principio prossimo a una fine che distrusse.
L’abbandono tuo vestì di corvino il successor,
perì l’Ingannatrice Speranza, addio mio fidato dolor.
Bussole e folate invernali, di Te fiateranno, Oh viaggio divino,
in comode illusioni risiederò, nel tuo calice vizioso sarò vino.
Autore: Raffaella Fiore
Io sottoscritta Fiore Raffaella, ho letto e accetto il regolamento del suddetto concorso.
PER UN SOFFIO DI SPERANZA
Ogni tuo sospiro è il canto del vento,
ogni tua parola è la melodia di una canzone,
il tuo sguardo è la purezza.
Guardo l’orizzonte in cerca del tuo mondo
Mondi opposti che si attraggono,
ma non si tratta di qualcosa di fugace
sono parole del cuore che cercano il tuo amore.
Un destino in fuga
In cerca di un unico respiro
Non sarà una cultura ad ostacolarci
Non sarà la paura di rischiare
Non sarà la crudeltà della distanza.
Se ancora hai coraggio afferra la mia mano
Voliamo insieme verso quei mondi che non ci appartengono
Uniamoli e costruiamo la nostra felicità.
Accetto il regolamento
PER UN SOFFIO DI SPERANZA
Ogni tuo sospiro è il canto del vento,
ogni tua parola è la melodia di una canzone,
il tuo sguardo è la purezza.
Guardo l’orizzonte in cerca del tuo mondo
Mondi opposti che si attraggono,
ma non si tratta di qualcosa di fugace
sono parole del cuore che cercano il tuo amore.
Un destino in fuga
In cerca di un unico respiro
Non sarà una cultura ad ostacolarci
Non sarà la paura di rischiare
Non sarà la crudeltà della distanza.
Se ancora hai coraggio afferra la mia mano
Voliamo insieme verso quei mondi che non ci appartengono
Uniamoli e costruiamo la nostra felicità.
Luana La Camera
Accetto il regolamento
STAI
Densa cera
rosa finita al sole
sciogliermi vorrei
diventare mallo di carne
lasciato il dove in altri mondi
seme rigonfio, tu
fame attesa, resta
a crescermi
dentro
Rita Stanzione ©2012
Dichiaro di accettare il regolamento e che l’opera da me composta non ha mai partecipato ad altri concorsi ed è di mia totale originale composizione.
Per le spergette di San Saba
Scendendo le spergette di San Saba
per ritornare verso Pertusella
dietro una siepe di cotrania in fiore
vidi un gorgetto scuro di colore
che stringeva tra i frangi una gersella.
Passai oltre, ma lui per darmi sapa
emise un brucchio come di merella
mi fermai, gentrisi e feci ossore
lui allungò il frangio e sporse la tondella
io mi accucciai restando nel pessore.
Guardai meglio e vidi che un’àlava
era impigliata e aveva una ferella
tra i frangi non stringeva la gersella
ma era quella che lo streccionava.
Il fiato mi mancò dal perronale
il cuore sgangò forte dentro il petto
dovevo dare aiuto a quel gorgetto
ma non potevo, temevo il volocale.
E’ una spingura che mi porto dietro
da quando ancora non perimenavo
se solo sento un volocale gravo
la pelle mi diventa granimetro.
Ma come asturiare lì il gorgetto
che m’implorava aiuto col fragòne?
decisi che strottare la ragione
fosse al momento l’unico progetto.
Presi coraggio, trufai dentro la siepe
quell’alava ferella gli sbrancai
al ramo di cotrania feci strepe
districai il frangio e lo liberai.
Appena sciolto cominciò a stentarmi
frentava intorno a me tutto felice
volò su un ramo e per ridingilarmi
in testa mi goffò la sua mintice.
Si dice porti bene, la mintice
non so perché si sponga questo detto
però in quella sperza fui felice
pulii il mio capo e ringraziai il gorgetto.
VESPINA FORTUNA, SEZIONE A, ACCETTO IL REGOLAMENTO
Dalle otto alle undici….
Nessun pensiero
nessun verso
a te “dalle otto alle undici”
dove anche il tempo
ti sfiora senza poesia
intento a tripudiar
un mezzodì
un’alba incantata
un tramonto vagabondo
o una notte di ricordi
tu “dalle otto alle undici”
un posto all’ombra
nel cuore degli altri
indifferente al gaudio delle menti
in bilico tra cotanta opulenza
eppur ci sei
“dalle otto alle undici”
ti sento, ti respiro, ti vivo
e la notte sono sveglia per te….(Alessandra Corsano)
Accetto il regolamento
Buonanotte amore mio
altro non posso dire
mio principe mio pettirosso
mia raggiante tenerezza
mio allegro mattino
mia rabbia e gelosia,
impossibile congedo
mentre te ne andavi
senza coscienza né voglia.
Buonanotte amore mio,
ma l’invenzione diserta
tu non stai dormendo
e tra poco su di me
attonita
nascerà il primo giorno
da vivere senza te.
Accetto il regolamento
Sezione A:
Walking in the Sand
Sulla sabbia
c’è un’impronta,
forse un uomo
si è fermato
a scrivere
lettere d’amore,
sotto un sole cocente
pensieri vagano
nell’orizzonte,
nel mare
piccole onde
sparpagliano alla rinfusa
tante parole colorate
trascinate lontano
da un vento innamorato
in una tempesta
infinita.
Daniela, 07. Agosto. 2012
Dichiaro di accettare il regolamento del concorso.
Il tuo ricordo
Regalero’ una zagara, una gardenia
un fior che sia alla tua portata
che potra’ ricordarti degli effimeri instanti
vissuti al baglior del sole con me
in un passato che oramai fugge anche al ricordo
appeso a uno strascico di filo,
invisibile a chi non l’ha vissuto.
Ignito stato d’animo sconvolge il mio io
calore si propaga nel cuor che fonde per te o mio amor.
Un eldorado non raggiungerebbe ciò che vorrei regalarti,
che vorrebbe regalarti la mia anima, solo per poter
anche per un’attimo risentir quella sensazione inebriante
di morbida ciliegia,che lasciavi sulle mie labbra
dopo avermi baciato,in quel maestoso momento di vita eterna.
BARTOLOMEO CAPUANO,SEZIONE A,ACCETTO IL REGOLAMENTO
SILENCE,IN SICILY
Silenzio,silenzio
di cosa è formato quel cuore
davanti alla casa del mare?
Azzurro colore del cielo,
ubriaco che ronza nel porto
carcasse di pesci essiccate
distese su tavole lente.
Poeta dai mille difetti
che porti nel ventre distratto
se non quei piatti frugali
mangiati insieme al tuo amore?
Vorresti per caso trovare
un angolo pieno di niente
bambino che inventi la vita
su un foglio di carta a quadretti?
Lo cerchi,lo scopri un domani
nell’intimo cuore degli avi
che furono i primi abitanti
di questa tua terra latente.
Non stare più in pena,
ascolta il rumore dell’onda
che sbatte su un sasso di roccia,
amico di granchi e molluschi
per te il futuro è già qui
in mezzo a molecole d’acqua
e sorsi di odiata viltà.
Accetto il regolamento
Gli anni sono passati,tanti..
non c’è giorno senza un pensiero per te,
il mio cuore è gonfio di tristezza,
le lacrime scivolano sulle mie guance
come goccie di pioggia sui vetri,
quanto vorrei tornare indietro nel tempo !
riaverti vicino a me,
felice di amarti ed essere amata.
il tempo non potrà mai lenire il mio dolore,
e nessuno, riuscirà
a colmare il vuoto che hai lasciato
nel mio cuore
elisa
accetto il regolamento
L’amore secondo la falena
La fiamma arde alta e avvolgente.
Essa stessa è luce
E del buio non sa niente:
pulsa e vive senza avere cuore,
per sé stessa affascina e cattura
e sfiorarla è un così insensato dolore.
Ma una falena non ne ha paura.
E’ giunta dall’oscurità silente,
dai pallidi raggi della luna:
voltate le spalle al debole chiarore
del freddo mondo che l’ha racchiusa
vola verso quel mortale splendore.
La fiamma l’acceca
E non vede che quella:
immensa, calda
e fatalmente bella.
Vede la fiamma, la vuole, la ama,
e ben presto la distanza
che la difende da ciò che brama
scompare:
ardono le ali ma ancora avanza!
Non aria respira, ma cenere ardente,
il suo corpo brucia, e lei non lo sente:
se una mano la salvasse si getterebbe ancora
nell’ineffabile, splendido bagliore,
finché tutto di lei incenerisce e muore.
Perché vita sei sacra, amabile e pura,
E ogni ferita il tempo ricuce:
ma chi tornerebbe a un’esistenza oscura
Dopo aver toccato la luce?
accetto il regolamento
Bruna Lupetti Battaglini
Mamma
Non c’è mai stata
tra noi una grande confidenza.
I miei timori, le mie speranze,
i miei dubbi, non ho mai
avuto il coraggio di raccontarteli.
Erano tempi diversi:
e anche se so quanto mi hai voluto bene,
pure i tuoi gesti d’amore erano misurati.
Ora ti racconto anche cose segrete
che non ho mai avuto il coraggio di dirti,
forse a compenso di quanto mi è mancato.
Non hai più memoria, mamma,
a volte neanche mi riconosci
e sapessi com’è duro da accettare…
Ma basta che una volta,
rientrando a casa,
mi guardi, mi “veda”
e mi faccia un sorriso
per ritrovarti anche solo un momento.
Accetto il regolamento
cuore in inverno
Non aver paura
non ti farò del male
ti sarò sempre accanto
nei giorni bui
e in quelli lucenti.
Non aver paura
non andrò via
sarò sempre per te
come una madre amorevole.
Non aver paura
lasciati accarezzare
la mia mano
sarà lieve sul tuo corpo
come la neve
che si scioglie dolcemente.
Non aver paura
lasciati baciare
ti sazierò
come un passerotto
che lascia cadere
nel becco aperto e affamato
del piccolo
cibo a volontà.
Non aver paura
lasciati guardare
ti avvolgerò
così che
il tuo cuore in inverno
si sciolga
e finalmente giunga
quell’estate mai arrivata
ma tanto agognata
non aver paura
accetto il regolamento
Io sono l’universo
Ciao, mi hai riconosciuto?
Io sono l’universo
Bello immenso ed incredibilmente
Egocentrico
Avrei una cosetta da dirti:
Non è niente di che
Ma solo per ricordarti
Che anche se vivo lontano
Dalla portata di ogni uomo
E sono quasi impossibile da afferrare
Sono proprio dentro di te.
Che ne pensi se ti parlo un po’ di me
Ti piace l’idea?
Anche io come ogni uomo mi illumino
Se ci sono stelle splendenti accanto a me
E mi sento solo
Se c’è un vuoto.
Come ogni uomo
Vorrei guardare alla fine di ogni strada
E a tutta questa distanza
E alla vita che mi aspetta
Ma non vedo al di là di quei pochi pianeti
Che vedi anche tu.
Io e te troppe volte abbiamo litigato
I nostri sguardi ciechi
Si sono incrociati molte volte
Ma tu mi rendi grazia solo quando sei felice
Quando c’è l’amore a stringerti la notte.
E a me chi ci pensa quando sei occupato?!
Vorrà dire che rimarrò nelle tue orbite
In eterno
In perpetua rivoluzione
Alla ricerca della prossima poesia…
Accetto il regolamento
-CHIAMO CON GLI OCCHI
Chiamo
con gli occhi
le labbra tue,
il tuo sorriso
malandrino,
che ricambi furtivo,
con il desiderio
di spogliare
la freschezza dei pensieri,
calda mi sale su
la tua mano amabile,
sotto la maglia
pesante,
e soave il bagliore
che dai tuoi occhi vividi,
arriva con fremito
fino al cuore
svelato.”
C.E. (scritta a Roma il 14/02/12)
SEZIONE A – ACCETTO IL REGOLAMENTO – CHIARA ELIA
IL MIO ANIMO RINATO.
La gente,languidamente
Scorre lungo la riva;
Il mare diamante cristallino
Gioca con la luce…il sole.
Il rumore del tutt’intorno…si ovatta
Attimi di tranquillità respiro.
Una sinfonia di mani a spalmarsi creme
Madonne con occhiali ombrati ad osservare il niente.
Aquiloni mirano li…dove tacciono i miei pensieri
IO…drogato di una strana felicità
Come un bacio ritrovato
Il mio animo…rinato.
Antonello Di Leo
Accetto il regolamento del Concorso.
Sei fiorita…
Nuda in un campo di fiori d’ arancio,
senza respiro,
avvolta in una nube di ferro,
sognavi, impaurita volavi,
tra spine dorate
cercando la morte invocando la vita.
Ti ho vista,
e ho pianto lacrime di sogno.
Mi hai visto
e ti sei inginocchiata in un freddo
silenzio
aspettando un mio grido.
Invano hai aspettato
avvolgendoti in un panno di seta nera,
sei fiorita…
accetto il regolamento
HO PERSO TE
Mi hai lasciato un pomeriggio freddo,
hai lasciato che il tuo cuore si allontanasse dal mio,
che io non fossi più nei tuoi pensieri.
Hai scelto una vita diversa,
una vita senza di me….
Hai scelto una vita diversa anche per me,
una vita senza di te.
Forse la tua mano ha tremato
quando ha sfiorato il mio piccolo viso,
forse la tua voce ha avuto un attimo di emozione
quando hai detto…..la lascio quà.
Ed io……Avrò capito?…..Avrò pianto
allontanandomi per sempre da te?
Mamma…..una parola che racchiude Amore…..Sicurezza,
per me è diventata una parola negata,
nel momento che ho aperto per la prima volta
gli occhi al mondo,
ho perso la cosa più importante per un bambino,
ho perso te mamma….ti ho perso per sempre
accetto il regolamento
Io e Irene abbiamo comprato pennarelli e colori,
un tocco di originale materia che renda luminoso il giorno.
Non sappiamo usarli, non senza pasticci, non senza travaglio,
ma sentiamo dentro lo stesso fuoco che pareva mostrarsi ai grandi.
Ci giochiamo, cercando nel bianco della carta l’indaco e il resto
dell’arcobaleno, comparso ancora nei ricordi… lo vedi, lo vedi!
È un modo per viver soddisfatti, certi dell’occasione propizia.
Così soffriamo nel congiungere due sole linee.
Soffriamo molto e non per nulla.
Accetto il regolatomento.
Daniela Giorgini – Sezione A – Accetto il regolamento
“LA TUA ASSENZA”
La tua assenza
mi sorprende improvvisa
come una morsa
che afferra lo stomaco.
Sprofonda nelle viscere
e lì s’aggroviglia.
Finché con una spinta
torna al cuore, dove
– giorno dopo giorno –
la custodisco.
POLVERE
Un recital di canzoni dimenticate da tempo.
Antiche emozioni che tornano a mente.
Uomini dimenticati, donne desiderate!
Le tue illusioni di quando lei
aveva sedici anni e tu diciotto.
Una vita innanzi a te da realizzare.
Ricordi. La Capanna. L’Albero.
La Luna. L’Amore.
Ma fu vero amore?
Hai dimenticato quel volto
rigato di lacrime.
Hai sposato un’altra.
Hai dei figli, una famiglia.
L’auto al portone. La segretaria.
Villeggiatura e Scappatella.
Ma i tuoi ideali. Quando dicevi:
è tutto da rifare, lotterò … vedrai!
Polvere, solo polvere!
Note nel vento, partorite da una radio.
E la tua vita che se ne è andata,
ed ha lasciato solo, i tuoi capelli bianchi!
accetto il regolamento
E poi
restano sempre, rami divelti e scoscese ruvide ad ogni tramonto. Solstizi e generosità del tempo non placano le attese. Inutile pestare i piedi, annodare i fazzoletti, lei passeggia indisturbata e langue di promesse irrisolte.
Quale superbia possiede la natura, che lieto inganno passeggero, di prominenze e velluto che oso solo sfiorare. E dell’arcadico amore si riempiono i calici, per il “ends well” di mille anni.
E siedo, rechino sul mio gomito e penso, … tempo.
Accetto il regolamento
accetto il regolamento
VENTO DI GELOSIA
Donna-desiderio
sta in sottoveste,
tiene i piedi dentro le babbucce
ricoperte di velluto,
dolce dolce il viso pulito
e i capelli,prima sciolti
sono raccolti sulla nuca;
gira,suda per le stanze
con le mammelle a nudo.
Il reggiseno scola sullo stendino del balcone.
Per questa donna partorisco un venticello,
un respiro di desiderio
che timidamente arriva,
una fantasia
che traspira una carezza,
sul collo una carezza,
un soffietto sotto le ascelle,
un brivido lieve lungo la schiena,
un sussurro tra le gambe…
che amante ardito!
E lei stessa solleva il vestito
fino al punto da baciare,
dal vento amante si fa scuotere
come foglia libera d’andare
senza requiem,in modo perpetuo.
Rito di passione
amoroso,allucinante,
gelosa fantasia..
NELLA MENTE
Il cammino della vita
Non stare incollata a un mondo di sorrisi falsi
prendi il coraggio, apri la porta, azzera il passato
ed esci a vivere il futuro.
Questo è un altro giorno, nuovo, mai vissuto.
Anche se soffri e non sai quando finirà, vivilo,
non guardarlo come un evento da subire
non sciuparlo e osservalo come un dono,
come un fiore che ti sboccia fra le mani e curalo,
non farlo appassire sotto i tuoi occhi languidi.
Sfoglia i desideri, le promesse fatte e i desideri infranti,
i sogni perseguiti in silenzio e la voce della vita
che ti batte dentro.
Non sprecare il tempo dietro al ricordo di un sorriso,
non uccidere un desiderio annodato di parole
ascoltate vagando in sentieri oscuri.
Non sedere sul baratro del tempo e ricorda il coraggio che sei
senza aver paura di perderti.
Stringi la fede e l’amore fra le mani,
afferra le paure, i nodi che intralciano il viaggio e disperdili.
Solo così ricomincerà il cammino della vita.
Accetto il regolamento
ILLUSIONI
Veli leggeri
fantasie confuse
contagiosi soffi dell’anima
raccolti dentro a sprazzi di nuvole
Memorie lontane s’incamminano
dentro a voli reconditi
Sussurri del vento tra fragranze rapprese
scuotono la pelle
Arcani timori disegnano linee rette
mani intrecciate sul volto del giorno
oscurano gli occhi
In matasse di colori
corolle dipinte sui prati del cielo
conducono a sogni lontani
ondeggiano e si posano sul cuore
danzando si legano allo stesso filo di sempre
aggrappandosi all’ illusione
in un tempo
svuotato ormai dell’ore
Forse domani…
si
domani
voleremo ancora là
dove volano gli aironi..
dove i bagliori di sole si perdono all’orizzonte
mescolandosi con l’infinito
Accetto il regolamento
Non sono dolce
Dolce?
No, non sono dolce
Sono il sale grigio
dei labirinti di Bretagna
o quello delle saline
di Trapani e Sant’Antioco
Miele?
No, non sono miele
Sono mare. Il mare
dei porti quando rincasano
le navi, il mare dei sassi
che non feriscono i piedi
Sono il mare, sì, il mare
che cattura la riva e riflette
la luna quando la notte incendia,
che sussurra all’onda: ‘mostra la tua forza!’
Sono il sale, sì, il sale del mare
nutrimento per l’Artemia
sacrificata al rosa dei fenicotteri
in tramonti di piuma
Non sono dolce, non sono miele
se non mi sai vedere sono solo sale
quando evapora il mare fino allo scoglio
e poi su oltre il sapore.
/Non sai
quanto può essere dolce
il sale/
(Accetto il regolamento)
REQUIESCANT IN PACE
bambola
posata sui gradini
di un cimitero
bambola
di altri tempi
senza occhi
nè bocca.
fiocchi rosa
tra i capelli
sta seduta
sui gradini
in attesa
accetto il regolamento del concorso.
Poetare
Sentirle scendere,
lungo il corpo,
nei meandri della pelle,
bucare la coltre di sudore
che l’emozione produce,
e penetrare nel cuore,
e da lì,
riempire l’anima.
Sono le parole.
E nessun poeta,
o poeta più poeta,
può impedirlo.
E’ la poesia!
accetto il regolamento
Piccola luce che dal cielo sei scesa giù
Dimmi perché sei venuta a regalarmi un sorriso
per farlo durare così poco
Che ha fatto posto al pianto e alla disperazione.
Piccolo bimbo dalle dita paffutelle
Immagine sacra volato via con il vento di novembre
Dimmi perché sperare ancora,
quando anche un bocciolo può morire…
Non fare queste domande, amica mia,
ma sappi che quel sorriso è un dono
un dono grande
immenso
sappilo tenere dentro di te
custodiscilo
crescilo
accudiscilo
racconta la gioia che ha saputo donarti
per poterla regalare a tua volta
a chi, come te, non aveva più speranza
Accetto il regolamento. Elena Amato
accetto il regolamento –
TESTO :
“PERLE”
MENTRE
LACRIME
RACCOGLIEVA
NELLO SCRIGNO
DEL CUORE ,
E
PERLE
RIGAVANO
IL SUO VISO ,
GOCCE PURE ,
SALATE
PIU’ DEL MARE ,
NEL SUO VAGAR
CERCANDO
POESIA,
LO SGUARDO
SI POSO’
SU QUEL : TI AMO !
DOLORE
UGUAL SCORGESTI ..
CHI PARLA
COME LEI ?
A CHI ?
BALSAMO
E MIELE
RECIPROCAMENTE
OFFERTI ,
NELLA SIMILE
SOFFERENZA
DELL’AMORE ..
MANI UNITE
PER NON SMARRIR
LA MENTE
E
IL PASSO ;
UN BREVE ISTANTE
LI TRATTENNE
STANCHI-
ANCORA
QUELLE MANI
SONO STRETTE ,
PER SOSTENERLI
IN FATICOSO
ANDARE…
E
COME
CHI
CERCANDO META
VA ,
COSI’
IL LOR CAMMINO
ANCORA LI CONDUCE
VERSO
SPERANZA
DELL’AMOR SOGNATO!
Quel tempo che si consuma…
Quando i miei passi si inoltrano
tra quei sentieri intricati della mia mente
sento accrescere con ansia
il sentimento della paura,
si spingono all’interno di quella foresta
che silenziosa urla i lamenti del mio cuore
e l’animo mio viene mosso da opposte passioni
che si agitano dentro di me…
Come grovigli di affanni e di incertezze,
per colpa delle quali il tempo si consuma con me,
in quei sentieri fatti di riflessioni annullo me stessa,
rinnegandomi l’anima…
Sento passare la vita, scorre veloce, senza sosta,
portandosi via i miei pensieri,
quelli più nascosti del mio cuore,
che la sera, nel silenzio, mi fanno smuovere
aggirandomi con riflessioni
di nuvole e venti, lunghi e tempestosi,
lasciandomi sensazioni di quiete perduta
di notti agitate che dilatano l’immagine della vita
che passa, inesorabile in ogni stagione,
con ogni tempo…
Accetto il regolamento
RISACCA
Stanotte c’è una Luna da impazzire
mezza
solitaria
gialla come un melone maturo
profumato d’estate ,
ed Alassio sembra non vederci ,
tranne Lei
che ci infiamma le pelli mature
colorate dal Sole d’estate appena iniziata,
e tu sugli scogli
ancora caldi del giorno ed umidi della risacca
mi prendi
m’avvolgi
mi strazi
mi baci
d’amore
m’innaffi
mi empi le carni
mi coccoli tra le acque
mi strappi come l’onda
e la risacca musica è.
-fernanda besagno 27 giugno 2012 ore 0.50 alassio-
ACCETTO IL REGOLAMENTO
IL VOLO DELL’AIRONE
Dispiega le ali
sopra il lento fiume
scrutando il pasto
è ignaro un pesciolino.
Silente e maestoso
dai graziati lineamenti
l’arpiona con il becco
deglutendolo in un attimo.
E’ il volo dell’airone
un volo regale
un inno alla morte
per l’ignaro pesciolino.
(Vedi amore mio)
La tua anima
vola silenziosa
dentro al mio corpo
scivolandomi nel cuore.
Non chiedermi
se sono un pesciolino
o se sono l’airone
sicuramente percorro
quel fiume lento
ma non placido
ch’è l’amore.
Accetto il regolamento
Matteo Crosera
Seta
E’ seta,
questa carezza d’anima
sull’ignuda pelle,
l’inatteso guizzo
d’un sorriso,
l’eterno, le stelle.
Paolo Annibali
Accetto il regolamento
come mai non vedo la mia poesia Eutanasia di una passione postata ieri 31 agosto?
Grazie luana
Luana, se è stata accettate dovrebbe esserci. prova con il motore di ricerca.
Altrimenti ripostala, se pensi non ci sia, di sicuro non è stata cancellata
Ciò che perdo
(e mi dispero, nel buio
languido di questa mattina
d’estate)
lo conservi tu.
Passi risa occhi dita
abbracci voglia
ciò che perdo
non lo perdo davvero
Io credo che tutto finisca
in questo nulla
che è il tempo
in questa sabbia fine
dell’universo
o della mia stanza
slavato, mortale,
sciupato, finito,
disperso
come i grani di un rosario detto
i noccioli
del ciliegio che spolpammo
una sera di giugno
il secolo scorso
Non credo che dio
ci rifaccia il tempo
ci ridia il biglietto
e quindi
ciò che perdo, è perso
Ma non è così
Tu terrai tutto
nella tua borsetta
nelle tasche del vestito
che ti fascia, bella
tra i capelli
sulle labbra
e sopra i seni
tra le ciglia
tu terrai tutto
di me
a cominciare dal mio nome
che sola tu conosci
Io sarà un santo
nel calendario
che nessuno prega
senza carne
ma in te
sarò intatto, rosa
fremente, me stesso
radioso
in un breve
momento d’amore
per sempre
come adesso
che ti sento di là
che vivi
ed io ti sto scrivendo
Accetto il regolamento
UOMO SOLO
Indelebile profumo impresso nel candore del tuo corpo,
mi trasporta in terre lontane ove,
il distacco dal reale, annuncia un lieto vivere! Sordo fui quando le tue parole
eran note sublimi scoccate da strumenti invisibili. Cieco quando non seppi scorgere
i tratti sinuosi e precisi della strada che portava dritta al tuo cuore.
Ed ora? E’ l’ora, l’ora di morire…
Si morire senza più quell’armonia
che mi allietava i sensi.
Solo veleno nelle mie vene,
preoccupazioni viscerali nascono in me.
Non comprendo questo penoso frammento
che la vita mi porge,
il mio animo si inquieta al sol pensiero
che tu non sei più qui.
Dunque è questa la mia condanna?
Dunque ogni mio privilegio
è stato smontato dall’assurdità del fato?
Scavo buche nel terreno
per trovare risposte che non hanno colori.
Anche il bagliore del giorno si è smorzato fra le mie mani venose.
Uno specchio rivela la mia immagine,
una voce nella mente pronuncia
“Uomo solo”.
(Brano edito in “Lo Sguardo della Mente”, lulu.com)
ACCETTO IL REGOLAMENTO
Se riuscissi a dirti tutte le cose che ho nel cuore
Se riuscissi a parlarti senza
frenare le forti emozioni
Se avessi la capacita di poter mettere
da parte ogni dubbio
E svuotarmi…
e dirti tutto l’amore
e gridarlo ….
Se riuscissi a mettere da parte
il grigiore dei tuoi silenzi…
Non avrei più paure.
Ma forse non avrei te.
accetto il regolamento
Venticello
So ‘ ndato nel vento
sondato il piacere che provo
se detto che bello
son debole al piacere
che tira forte quello.
Di contro al fianco
poi fiacco lo incontro
so più potente io
che taglio lo spazio intorno
e giusto al gusto
rimango solo.
Cattiva è la brezza
che vien di tanto
in poco a farmi compagnia
la scia dagli alti cieli
ai bassi di mente mia.
Andrea Borrelli – Accetto il regolamento
IN QUESTO NOSTRO MARE…BLU
Basteranno due sorsi di vita al giorno,
bevuti con la schiuma nei piedi del nostro mare… si,
questo nostro mare blu,
questo nostro mare che è figlio di una rosa,
figlio di una spina,
di una goccia caduta dal cielo a testa in giù.
Basteranno due colpi di bastone sulla terra,
gli stessi colpi di quel vecchio saggio che ogni sera attende il manto del tramonto,
e si copre… ogni sera,
sotto il giallo, l’arancione,
sotto il viola, nell’azzurro e nel fratello blu….si ancora blu!
Lo stesso blu dell’immensità… degli oceani… lo stesso blu dei sogni senza confini.
E basteranno due note in testa,
le stesse note che mi hanno appena portato qui,
in questo luogo dove nessuno può raggiungermi,
in questo luogo dove al massimo puoi solo sorridermi,
immaginarmi,
riconoscerti o rivederti con la schiuma nei piedi,
in questo nostro mare… blu.
Di Alessio Carlini – regolamento letto ed accettato.
Ancora li indosso
per sentirti addosso
per esserti dentro
per mantenere lo sguardo
lungo esitante
innamorato che cadeva
lento e non finiva
miele che non lascia il cucchiaio.
Accetto il regolamento
Anna Mosca
Ti amo,
come si ama l’infinito,
nel quale perdersi
e
destreggiare tra colori,
infuocati e teneri,
di dolci campane
che suonano a festa,
per pochi eletti,
i cui cuori sono
ormai pieni
di densa
ed
elevata
mansuetudine
degna solo
di chi poggia i suoi piedi sul mondo.
Accetto il regolamento
Ti mando a dire
Amore mio
con queste parole affidate
al vento
ti mando a dire
del tempo che scorre
e di quando
avvolto dalla fragranza di te
m’abbandono in quel sorriso
d’aulentissima fresca rosa
scapicollandomi come fanciullo
che rincorre nel refolo
colorati aquiloni di piacere pago
Amore mio
ti mando a dire dell’aderenza
dell’anima mia
all’umbellato delle tue meraviglie
ove cupide dita scorrono
lungo eleganti caule contigue
giungendo all’ubertosa tua infiorescenza
fulgente di fresca rugiada
Amore mio
ti mando a dire del mio
vezzeggiare la venustà del tuo incedere
quando osservando nella stellante etra
l’elegiaca luna
vagheggio l’amorevolezza
del tuo sguardo di sole
e la sapidità del tuo bacio
Amore mio
con queste parole affidate
al vento
ti mando a dire
che non m’è dato a sapere se il seme
del nostro ambire darà frutto
ma per certo ti mando a dire
che sarà curato d’amore dato
Perché amare è gioia del dare
e stupore dell’avere
e il nostro seme così nutrito
manderà a dire al fato e alla ventura
che t’amo di fresca fonte
suggerendo al vento la melodia dell’imeneo
e alla fucina la durezza del gamelio
Amore mio ti mando a dire che t’amo
perché te amo e bramo
cercandoti
accetto il regolamento
AMANTI
Volevamo legare il tempo
a quell’albero vicino alla pagoda
con un filo di seta colorata
e poi gettare il futuro
nei cespugli delle rose di maggio.
Ebbri d’acqua di ruscello
pronunciavamo parole di purezza
e ascoltavamo il canto dei sassi
infuocati di illustre passato.
Quante gemme ho raccolto nel tuo cuore
quanti ragni hai scacciato
dalle tele della mia tristezza
allora non potevamo saperlo.
Potevamo solo intessere strisce di speranza
per tentare di legare il tempo
vicino alla pagoda.
Accetto il regolamento
All’ombra
Sulla panchina all’ombra
osservo
scruto
guardo in alto
all’improvviso un’aquilone
sospinto dal vento
sussurra
piange il salice
in ombra sulla mia panchina
mentre il sole scintilla negli ultimi bagliori estivi
l’aquilone piroetta nel cielo
in un secondo sparisce tra i raggi
lo vedo fuggire piano piano lontano nel blu
sembra far posto alle nuvole
lassù dove tutto sembra immenso
in frammenti azzurri che si dondolano nella luce
divorato troppo in fretta
nell’onda infinita di un’estate ormai finita.
di Cresy Crescenza Caradonna
Inedita@2012
accetto il regolamento
AMAMI di Antonella DADONE
Disse il tuo abbraccio
al mio cuore:
“ti stringo con la dolcezza
dei miei giorni più belli…
amami
e io sarò per sempre al tuo fianco”
Nacque un grande amore,
ricolmo di tenerezze
e di mille baci.
Tigre che stria
la pelle di dolci tatuaggi,
narici dilatate
dal profumo della tua pelle.
Disordine di sospiri
nel mattino di luce,
letto che accoglie
in magia
le nostre anime,
alla scoperta dell’eternità.
Giochi innocenti
di bimbi mai cresciuti,
palesano le nostre anime
serenamente avvolte
dall’armonia delle dolci scoperte.
Si rincorrono i brividi,
pelle calda che brucia
di ambra e velluto,
fiore che sboccia
alla sua rugiada.
Stelle cadenti illiminano
di scie e luce
il nostro passeggiare
al chiaror della luna.
Milioni di uomini e donne
alle nostre spalle
come testimoni
del vecchio e sempre nuovo
girotondo del cuore
che si spande e grida:
amami.
Accetto il regolamento
Antonella DADONE
Alba Saiu
Dichiaro di accettare il Regolamento
Smile
Lui: sorridi…
Lei: no
Lui: dai sorridi…
Lei: non ho nulla per cui sorridere…
Lui: si che ce l’hai… Tutte le volte che al mattino ti sveglio con un bacio sulla fronte così, come si fa con i bambini, quando ti guardo raggomitolata tra le lenzuola e il tuo viso risplende di una tangibile dolcezza…
Ogni volta che alla sera ti accarezzo i capelli per farti addormentare…
Ogni volta che ti osservo e sorrido mentre canti a squarcia gola una canzone e sei così naturalmente bella che ogni stonatura diventa una melodia…
Tutte le volte che ti vedo piangere e facendo finta di niente, dico una battuta anche sciocca pur di farti ridere…
Quando sei assorta nei tuoi pensieri e io mi costringo in un angolo per lasciare a te la possibilità di perderti nelle tue fantasia e fragilità…
Ogni volta che ti mando un messaggio anche il più stupido solo per farti capire che ti penso e che vorrei essere in quel momento vicino a te…
Tutte le volte che litighiamo e la rabbia prende il sopravvento lasciandoci inermi e impotenti davanti al sordo volere di un abbraccio che arriva irrefrenabile cancellando ogni rancore e risentimento…
Sorridi piccola,
… perché per me vederti sorridere è vita, mi fa stare bene, mi rende felice…
… amore sorridi perché in questo momento ti guardo negli occhi e senza sospirare parola ascolto i nostri battiti e le nostre emozioni che hanno il profumo dell’infinito e del “per sempre”…
Maurizio Spreghini — Accetto le norme del concorso —
FOLLIA
Impazzivo,
ogni qualvolta la sua voce lieve
si incuneava tra i miei capelli ,
lasciando vibrare i suoi sussurri …
La follia di quell’attimo,
in balia di onde lievi
che si infrangevano sulla battigia dell’anima,
riecheggiavano senza proferir parola …
Rammento solo ora chi ero,
naufrago dei pensieri
che la mente generava a stento ,
soffocati dalle tue labbra sulle mie …
L’amavo … Del resto non ne ricordo cosa sia …
QUANDO VADO VIA
(A mia madre)
Quando
vado via
e’
come
un’onda feroce
e selvaggia
che
cerca una meta
che mi lacera
l’anima.
Quando
vado via
e’ l’insostenibile
silenzio
che
non vorrei
mai
ascoltare,
e’ l’attimo
un giorno
un’anno
e i mille
anni
che sembrano
passarti davanti.
Quando
vado via
sono
i tuoi capelli
che
segnano
il tempo
come
steli
di rose
un giorno
rigogliose.
Quando
vado via
sono
le tue mani
che
parlano a fatica
perche’tu
stai gia’ dormendo
magari
sorridendo
magari
per un breve
attimo
mentre
vado via.
accetto il regolamento
IN CONTROLUCE
I
Tracciano mani
Arabeschi nell’aria
Impastata d’umido
Un embrione d’estate
Respira
Siccità paventa
Future.
Tu stai rinserrata
Nella tua inaccessibile
Magione
Fossati di anni
Ci separano
Estati defunte.
II
Scavalco
A ritroso
Mura di tempo
T’inseguo fin dentro
Quel primigenio mondo
In cui intarsi di fiori
Coloravano giorni acerbi
Nella carne giovane
Dimoravano voglie
Peccati.
III
Trasuda malinconie
Talora la vita.
Rantolano
Agonizzanti ricordi
Trovano vie di fuga
Dai labirinti d’oblio.
IV
Hai dimenticato
Le parole
I miei timpani
Hanno scordato la tua voce.
V
Lave di tempo
Sono scese
Lungo la schiena
Nelle nari
Lo zolfo dell’assenza
Irrevocabile.
VI
Capiterà
Di rivederti
In controluce
Dentro un campo
Di girasoli.
Lorenzo Carmine Curti
ACCETTO IL REGOLAMENTO
Lasciarmi trasportare dal mare
Lasciarmi scaldare dal sole
Il mio corpo sospeso si lascia andare
Tutto e’ ovattato intorno a me
Tranne il battito del mio cuore
Che rimbomba sovrano in questo mare.
Mi lascio andare senza opporre resistenza
Alla deriva di questo momento
Che mi vince, mi trascina, mi seduce.
Nei miei occhi ancora i tuoi
Sulle mie labbra ancora le tue
Sotto le mie mani ancora tu
Sospesa tra due mondi
Il mio cuore si lascia andare
Dichiaro di accettare il regolamento
Daniela Taliana
Sulla riva dei sogni
Lasciando che il tempo passasse
Ho contato le onde
Fra gli occhi dei nostri giorni di sole:
dove l’alba ancora sa d’aurora,
e il bacio è un altrove
tra i sensi eterni di un miraggio.
Colorando del grigio degli anni
Le ciglia della luna,
ho aspettato di rapire il tuo respiro
per conservarlo in eterno
nel ritorno della primavera.
Volteggiando tra i fiocchi
di una neve mai scesa,
ho inventato le carezze
per colorare di vita le tue guance.
Non posso far altro che pregare
Per dire al cielo
Quanta nebbia ancora esiste
Fra la realtà e la fantasia.
Ecco, è proprio lì
Che una farfalla bianca
Spesso viene a trovarmi…
…Per posarsi
Sulla riva dei sogni.
E’lì che ti ho conosciuto,
e nessuno potrà rubare
le conchiglie che vi ho lasciato.
Lo potrà fare solo il mare,
quando saprà
che le avrai raccolte una ad una:
in quel momento allora
potrò finalmente smettere di sognare.
Tu, sarai la mia riva
Ed io il tuo mare.
Francesca Ghiribelli.
accetto il regolamento
Dora Luiso, 11 settembre 2012
CALENDARIO
Ho imparato con rude fatica
a portarti con me ben nascosto
perché il ricordo di te mi dilania
e mi distrugge il peso che m’hai lasciato
in memoria del mio tempo più felice
L’unico tempo felice
Ma ogni volta che il calendario
segna lo stesso giorno ed il mese
tutto ritorna
alla luce del caldo d’estate
a stendere un pallido velo
sul freddo del cuore
e sull’asfissia dei giorni
senza più il solo ossigeno
che strappa alla morte
mia compagna per tutta la vita
Non avrei dovuto essere felice
Mi sforzo di amare il mondo e me stessa
per non soccombere quando la musica
mi riporta le tue vibrazioni
Provo a persuadermi che l’amore non c’era
perché questa menzogna mi consoli
e aspetto un tempo fuori del nostro cielo
dove vivere senza condizioni.
Intanto il corpo è disteso
a dondolarsi in questa bolla di vuoto
L’amore saccheggiato continua a riempire
il silenzio dei giorni mancanti di te
e altalena tra l’augurio che almeno tu sia felice davvero
e la paura che nemmeno tu sappia più cosa è
immergersi totalmente in questa vita
accanto a chi ha manovrato la tua debolezza
e giocato con la mia disperazione.
I sogni soltanto gridano ancora
ed ancora mi ami nel sonno
– Accetto il regolamento –
TEMPORALE
Si arrotola il mare
Cattura la notte
Sbuffa nei suoi strali di pece.
Violento sconvolge la riva
Tutto muove.
Grida alla luna immobile e tonda
In un richiamo d’amore.
Le ultime luci
Tagliano il cielo
Con giochi di stelle.
Sfidano il vento
Imprigionano i volti
Belli di sole.
Fa freddo quaggiù.
E stringi le mani al petto
A catturare il calore
Che fugge.
Gli ultimi fuochi.
E l’estate vola via
Struggendosi di passione
Lasciando le lacrime
A confondersi con la pioggia.
E tu, libero di respirare
La bellezza,
Vola lontano e non ti voltare.”
accetto il regolamento
RUGHE DI SABBIA
Sono le spire del vento
a disegnare armonie
di parole sospirate
e raccontano
storie lontane
dove l’onda scivola
e arretrando
leviga la sabbia
mostrandone le crude rughe
pronte a nascondersi
al successivo flutto
Cosimo Rotolo
Accetto il regolamento del Concorso.
Ti amo
Ed è il mare
Che si gonfia spumeggiante,
l’inebriante profumo
passeggiando sotto i tigli
l’abbandono solitario
di una lucertola al sole,
il fremito delle foglie
nell’aurora
che mi sorprende sveglia,
il crepitio del fuoco,
impetuose lingue gialle, rosse
a far pulsare il sangue
nelle vene
prima,
dolce nenia
proveniente
dai tizzoni ardenti,
a finire,
poi.
DICHIARO DI ACCETTARE IL REGOLAMENTO DELLA GARA POETICA “STORIA D’AMORE”
OGNI VOLTA CHE TORNO
In piena notte
mi svegliò un pianto in pericolo
sopra i rumori della guerra
che rimbalzò da lontano
tra colonne di fumo
che salivano dalla sabbia nera.
Lasciai le gambe nella terra
dove dormivo
per correre più veloce
come dovrebbe fare
l’umanità intera
per salvare un bambino.
Ma dormivate tutti
e qualcuno si lamentava
di lenzuola non stirate
come chi scambia
donne per cameriere.
Non servirà a salvarvi
l’avere inventato un Dio
che alla fine
vi perdonerà tutto.
Le crisi di qualsiasi tipo
vengono sempre da lontano
non avete più
la saggezza dei calli sulle mani
e i chicchi di grano
sono pieni
se vengono da due terre fertili.
Ogni volta che torno
sento tristezza
leggendo i giornali
di questo piccolo villaggio medioevale
mascherato di libertà.
accetto il regolsmento del concorso
Andrea POLO
Ricordo di un bacio
Tu mi chiedesti se ricordo ancora
il primo bacio dato alla mia amata,
ma il tempo ha mescolato quella data,
tra polvere di stelle e nubi bianche.
Fu un bacio, un solo bacio, teso,
ma intorno la sua pelle mi sfiorava
ed i suoi occhi, tra quei capelli neri,
s’aprivano ogni tanto, come lune.
Sopra di noi, il sole ci accecava
più piccolo, con gli anni, diventava.
Quel solo bacio ormai ho dimenticato,
ma quelle ciglia le ricordo ancora.
Forse quei suoi capelli oggi son tinti
e la sua pelle a rughe è diventata.
Guardo tra queste nuvole imbiancate
per scorgere il ricordo di quel tempo,
ma il cielo, tutto terso, è diventato,
pieno di tanti baci colorati,
senza più quello, grande come i prati.
Accetto il regolamento
Accetto il regolamento
38 – Nel mio giardino
Un tempo anch’io coglievo le rose,
il mio giardino ne era pieno. Ce n’era una,
la migliore di tutte, si staccava dalle altre
e risplendeva nella sera dormiente, attorniata
da ogni cosa, che le dava splendore.
Eri tu che un tempo mi chiamavi e ti sedevi vicino,
avevi il volto bello. Venivi, guardando i miei occhi,
ridente e persuasiva in quel tuo rubicondo aspetto,
cantavi lenta e docile come un sussurro
nella stanza chiusa e opaca della nostra casa.
Ora il tuo silenzio mi giunge e la pace vibra
in questa quiete. Nella tranquillità delle mie notti
non sento il tuo rumore e il respiro del tuo cuore
è ormai lontano. In questa mia età, stremata
dagli anni tardi e dalle insidie atroci,
ciò che mi viene davanti mi coglie sprovvisto
ed acerbo. Ora conosco il mio passo e la breve entità
della mia esistenza mi porta ancora a non pensare
a tutto, ma ho il cuore spento, il tuo ricordo
mi porta via il tempo migliore e mi nasconde
i miei giorni, quando la tua età si incontrava
con la mia e tu, lieta, ti offrivi. Ma ora dov’è
il tuo ardore? Dove posi i tuoi piedi e dove volgono
i tuoi occhi? Dov’è l’amore della mia donna?
Il sentimento che ci univa ora si è placato
e qui, non mi è rimasto nemmeno il soffio
di un sospiro. In questa parte di casa dove vivevi
si è sciolto il tuo calore e l’ombra della tua figura
vaga, come sempre, nell’aria impalpabile di questa notte.
Titolo: Cara Giulietta ti scrive il tuo Romeo.
Autore: Paolo Franzini (pieffe)
dichiaro i diritti dell’opera e accetto le condizioni del concorso. La poesia è stata pubblicata on-line su più siti di poesia il Martedì 21 Ago 2012 16:03
Cara Giulietta ti scrive il tuo Romeo:
da molto tempo non è mai notte
quando penso a te.
Ti osservo, mentre scivoli
nel buio come una farfalla
che scivola su un fiore. Mi piaci,
ti penso , mi piaci da morire,
mi fai impazzire.
Mi piaci
quando infrangi l’oscurità
dei miei sogni e vieni
a prendermi per portarmi via,
lontano da tutto questo dolore.
Non è mai San Valentino
quando racconto di noi.
Due nobili famiglie,
due nobili cuori,
due ignobili morti.
Non respirare,
questo momento non ha età.
Ti prego,
lasciami solo con la mia malinconia
prima che faccio la tua stessa fine.
Non sono mai abbastanza
le nostre due gradazioni d’alcool
e di amore, mi manca qualche cosa,
forse mi manca la vista,
ti prego avvolgimi da tutta questa follia.
Ora che non sei più vicina a me
siamo come due fiamme
nel freddo cielo d’inverno.
Siamo due cuori selvatici,
due notti, due lampi,
due amanti ed un fiore.
Cara Giulietta ti scrive il tuo Romeo:
la gelosia
è un mostro a tre teste con
un paio di occhi rossi
come il sangue, impregnati
delle nostre lacrime. Ora so chi sei
e non posso più tornare.
Bando ai complimenti,
mi ami davvero?
Bellissima, complimenti!!!!!
Funerale
Le ore nefaste in cui le cose
le cose e non le persone
vorticosamente ti trascinano via
come in un mulinello d’ombre
dentro correnti d’arie al tramonto
e mani stanche
Sulla rena nera delle note al crepuscolo
dilaniato da lacerti di strofe spezzate
lasciate a metà
mai cantate, mai completate
Pare quasi di sentire
in certe truci occasioni
il rumore dei pezzi in frantumi
quando si crepa in milioni di lampi
il più dolce dei ritornelli
E ti disperi così
nell’assurdità di un silenzio
morto come il morto di un funerale
a pensare che la musica sia finita per sempre
piangendo per l’assenza annunciata
della marcia funebre in do minore.
Accetto il regolamento
Vincenzina Cicatelli
Pelle
La mia pelle è neve,
si scioglie quando la tocchi.
Con dita leggere diventa seta da dipingere,
una pergamena da incidere,
un pentagramma da riempire.
La mia pelle è marmo,
si sgretola quando la sfiori.
Con labbra leggere diventa un granello da soffiare,
un petalo da staccare,
una goccia da afferrare.
La mia pelle è luce,
si spegne quando la guardi.
Con ciglia leggere diventa un futuro da sognare,
un filo da intrecciare,
un francobollo da incollare.
La mia pelle è la tua pelle,
un riflesso in uno specchio d’acqua,
una trapunta di stelle,
una promessa d’amore.
Dichiaro di accettare il regolamento del suddetto concorso
EUGENIO MONTALE
Si estende lungo
non ha secca il Po.
Ai margini
stantii nelle mente
i Pioppi
al mattino
guardano oltre la radura
come pensieri al suolo
nel cercare quel che siamo
tra l’argine del fiume
ciò che dovremmo essere.
Troppi pensieri.
Troppe domande
immonde ci assillano.
Non chiedermi.
Non so.
Accetto il regolamento
E TI PENSO
Immobile in questo posto così solo
spettatore osservo scivolare la mia vita,
sabbia tra le dita
che il vento disperde su nuove gemme
nell’aria che sa di primavera.
Ho provato a dimenticare…
a dimenticarti…
ma troppo è il vuoto che ho nel cuore
ci sono solo i ricordi a rimbalzare dentro
e fanno male.
Mi manca donarti una carezza.
Sai a volte provo a spiccare il volo
con l’insana speranza di cancellare
il passato e il tuo bel sorriso
ogni volta ricado ed è un dolore forte
una ferita che si riapre ancora.
Un tiepido sole scalda la pelle
mi lascio accarezzare
mi guardo intorno
in questo silenzio ma dove tutto è rinascita
ancora penso…
manchi solo tu.
accetto il regolamento
Anna Pinzuti
Giovani Promesse
–
Giovani,
ed irte furono le convinzioni,
che splendenti di forme ancora ignote
lasciavan spazio a valichi di meraviglia
lontani son ora,
quei lamenti dolci
tra le urla gloriose,
festose nei campi
d’erba fresca
E primi baci, tra tenera
purezza delicata
e sorrisi veri
d’abbracci sereni
– fiori senza malizia –
Quale sonora sconfitta
ricevetti in seguito
da me stesso
di tutto quel colore,
mi rimase il grigio sciabordio
di pendule lacrime in creta
e di quei sorrisi,
poco più di qualche saluto
nella più completa
asintomatica lontananza…
Redent Enzo Lomanno
Accetto il regolamento
Il melo
Una memoria rugginosa veste il mio sonno
e mani tremanti, fredde come l’aria, ti scoprono.
Il tuo corpo bianco di porcellana, fresco di primavera
è il fiume del mio nuoto d’amore
e libero come i pesci in dicembre
m’insinuo nel tuo respiro, rete dove vorrei morire.
Ti amo negli occhi chiusi di dolore
e nella nebbia verde che circonda la mia vita
ti graffio via il sorriso, sale nella ferita.
Ho ancora i piedi sporchi di terra ascolana
che profumano di giochi maliziosi
di corse tra vigne d’uva notturna
di occhi pieni di stelle e di eterno
di foglie come smeraldi, amanti di rugiada.
Ti ho dentro come il cielo e l’infinito.
Con te nasce il dubbio di un dio assente,
nasce la realtà del nulla e la speranza del tutto.
D’ansia son morto per te
e muoio ogni giorno, in ogni sogno
e il male oscuro ha fatto della mia mente
l’adagio continuo, la casa perenne.
Ma ancora bacio i ricordi, annaffiati di vino.
Se non ti avessi amata, chi l’avrebbe fatto in eterno?
Chi avrebbe per sempre gridato il tuo nome?
Muto nel buio sospeso tra ieri e domani
ti abbraccio nell’assenza che uccide
e ti bacio sotto il melo di tuo padre
in quel colle che fu per me, la culla e la tomba.
Accetto il regolamento
Dolci segreti
mille pensieri avvertiti
fremono
spiegano le ali
si librano
Orizzonti luminosi
affascinanti atmosfere
procurano
acuminati piaceri
Appagano in sé
tutte le estasi
perse nella memoria
come cogliere quel fiore
di uno squisito ricordo.
Raffaele Di Palma
Accetto il regolamento
Come una Ragazzina…come una Donna..
Voglia pazza
di ascoltare
la tua voce,
come un brivido
freddo,
nel mio
corpo
caldo.
E mi ristupisce,
udire
il mio battito
irregolare,
come un
un tamburo battente
impazzito
l’eco,
che risuona
in tutta la mia anima
il mio cuore
che pare
voglia espodermi
dentro.
Come una ragazzina,
alla prese
con la sua
prima infatuazione
Come una donna
che crede ancora
nell’amore.
accetto il regolamento
Le più grandi tragedie
E’ quando non ci sei che si consumano le più grandi tragedie
Scoppiano lampadine, s’infrangono i vetri delle finestre
E’ nella tua assenza che viene il mal di pancia
lo stomaco si contorce come quando ha fame
Senza il tuo sorriso si annientano le emozioni
senza le tue lacrime il dolore è leggero e inutile
Non ha più senso respirare
se nell’aria non aleggia la scia del tuo profumo dolce
Appassiscono i fiori che stringo tra le mani
Si scoglie il ghiaccio sulla mia lingua calda
così come si sono sciolti i tuoi baci
Non nevica più
Non piove più
Nessun lampo, nessun tuono
Solo una fastidiosa nebbia che mi nasconde
dalla luce che potente emani su gli altri.
Accetto il regolamento
C’ERA E NON C’E’ PIU’
C’era una volta
un amore piccolino
più piccolo di un amoruccio
o di un amorino.
Invisibile a occhio nudo,
non lo avresti trovato neanche
scrutando il cielo
con un telescopio
o la terra
con un microscopio.
Avresti potuto cercarlo
in un fiocco di neve
o in un granello di sabbia;
in una goccia di pioggia
o in una di rugiada,
senza scorgerlo mai.
Un amore così piccolo
non lo vedresti
nella brezza marina
o nel vento della sera,
nel pulviscolo dell’aria del mattino,
o nei colori dell’arcobaleno.
Tanto era piccolo,
questo piccolo amore,
che non viveva
nel polline di un fiore,
nel calore di un raggio di sole,
né in un algido bagliore di luna.
Così fragile e minuto,
invano lo avresti cercato
nel tepore di una candela,
nella scintilla di un falò,
nel lampo di una luce fugace.
Nessuno lo avrebbe scovato
questo amore minuscolo
perché viveva
nel profondo del cuore
di un’animuccia piccina.
Con poco sarebbe cresciuto:
questo amore così piccolo
voleva diventare grande,
proprio un amorone gigante!
Questa è la storia
di un amore piccolino
che c’era e non c’è più:
fu ucciso
con noncurante indifferenza
perché restasse
invisibile schiavitù.
Eliana Stendardo, accetto il regolamento
Ho corso per cercare di raggiungerti
Ho corso per cercare di raggiungerti
Sogno sigillato in custodia dorata
Portata via dal vento del nord
Ho preteso d’afferrarti ingannando
Me stessa e credendo
Ogni volta d’esserci riuscita
Saltuarie e false speranze
Alla quasi rassegnata esistenza
Opacizzata da mere illusioni
Ho versato stille copiose
Regalato sorrisi nascosti dal pianto
E pianto coperto da sorrisi
Mi hanno considerata per questo
Favorita dalla sorte
Perché il sole mi baciava la pelle
Non sapevano ignavi e saccenti
Che l’anima mia vagava
Negli spazi siderali sola e bisognosa
D’essere considerata per la sua essenza
Per una sola volta desiderosa di ricevere
Ha raggiunto quella custodia dorata
Ha scoperto aprendola
Che l’essenza della sua sussistenza
Era tutta lì nascosta e conservata
In attesa di essere liberata.
Accetto il regolamento.
Farfalla Farfallina
Quanto sei carina, hai disegni colorati che sovrastano la vista,sei piccolina,sei un anima divina.
Le tue ali sono sottili,si dischiudono al sole,all’aria,al cielo e al mare.
Farfalla farfallina che nasci ogni mattina, che assapori questo mondo in un attimo profondo.
E’ finito ormai il giorno e finisce anche il tuo mondo.
Sono triste al pensiero che sei vissuta un giorno intero.
Forse Marta piccolina è vissuta come una farfallina, come un battito d’ali è passata tra noi mortali.
Ti prometto farfallina(se mi starai vicina); di dischiudermi anch’io al sole,al cielo ,al mare e di apprezzare il mondo intero.
Questo te lo devo…..vivendo io,piu’ di un giorno intero
Accetto il regolamento
Aria Acqua Amore
Camminare insieme, essere un’ombra sola.
Ti vorrei
nella mia mente,
nel mio cuore.
Stringerti finché il respiro non mi manchi.
Amarti come non ho mai amato,
essere per te come l’aria
che ti fa vivere,
tu per me come l’acqua di fonte,
fresca e limpida, essenziale alla vita.
robbi
dichiaro che la poesia e mia sotto la responsabilità Roberta Vedovato acetto il regolamento
Un altro finale
Abbiamo bisogno di un altro finale.
Un finale semplice,
che non faccia male.
Un finale di more e aria di mare,
che cancelli l’odore di mandorle amare.
Un finale. In cui tu non te ne debba andare.
Un finale. Un tramonto da recuperare
una cornice da riempire
soffitte da ripulire
giocattoli di legno da restaurare.
Un finale in cui non debba sentire
che nessuno può cambiare
perché tu non puoi cambiare.
Un finale. Di lucciole e profumo autunnale.
Un finale semplice, che non faccia male.
Un finale da reinventare,
un altro tramonto vuoto da dimenticare,
un’altra vita per poterti aspettare
un’intera vita perché tu possa tornare
da un sole di scorpioni e mandorle amare.
Un finale in cui riposare
senza incubi da paventare,
tu che mi guardi da un’immagine senza tempo.
Un finale di rumore e di vento.
Un finale da ereditare,
un finale che si possa alienare.
Un finale semplice,
che non faccia male.
E il gallo canta, e tu non vuoi tornare.
Un altro finale. Una vita,
mille vite per poterti aspettare.
Un finale di parole semplici,
per dirti quello che non ho mai saputo dire,
per guardarti negli occhi e non lasciarti andare,
per potermi perdonare. Per poterti guardare
per potermi vedere
per poter sognare
libera
lontana dall’odore di mandorle amare.
Che mi aiuti a sentire.
Che mi aiuti a capire.
Un finale che mi possa spiegare
perché te ne sei dovuto andare.
Un finale. Balsamo per lenire
le tempie rose dal sole di scorpioni
di chi si è bruciato per non saper aspettare.
Datemi un altro finale.
Così semplice così essenziale.
Alfa ed omega per ricominciare.
Semplice, che non faccia male.
Per poterti guardare.
Datemi un altro finale.
Per poterci guardare.
Abbiamo bisogno di un altro finale.
Accetto il regolamento
La danza delle anime
Concedimi
stanotte
la danza delle anime.
Concedimi il tuo corpo.
Lascia che diventi creta
nelle mie mani.
Che gli orchestrali dettino il tempo
di questa casta scena d’ erotismo.
Concedimi
stanotte
la danza delle anime.
Possa la musica
affondare nella tua anima.
Possa il calore del mio corpo
provvedere al resto.
Che la lussuria
diventi l’ unico viatico
per quel paradiso
che nasce e finisce
in un abbraccio.
Concedimi
Stanotte
la danza delle anime.
Ritmo di passi
che conduce verso l’ oblio.
Passione
che diviene sostanza.
Peccato
che purifica l’ anima.
Domattina
non sarà che un sogno.
Ma
stanotte
concedimi l’ anima tua.
Appena il tempo d’ una danza.
Pasquale Catanzaro – Accetto il regolamento
Rosario Lupo
DICHIARO DI ACCETTARE IL REGOLAMENTO
Poesia sezione A concorso “Storia d’Amore”
TITOLO
CHE
Che il dono che la vita
con sorpresa
ci ha voluto riservare
possa colmarci il cuore
e riempire i vuoti
che accompagnano
ciascuno di noi
e regalarci
vero e sincero
Amore.
Che le nostre anime
possano intraprendere
un cammino di speranza
unite
gioiosamente
e con fiducia.
Che i nostri corpi
possano fondersi
in maniera profonda
e ritrovarsi
anche in fondo agli abissi.
Che le nostre mani
possano intrecciarsi all’infinito
e i nostri occhi guardarsi
con fiducia in un futuro pieno
di cose e sensazioni
Zelotipia
Baugarden
è zelatore
mendace ?
Vicendevole amor
non si compara
amor che vive,
non si misura.
Le nostre ali d’amanti
ascendano i cieli
dell’estremo piacere
senza meditar futuro:
felicità presente,
nota sincopata
non replicata
o forse clonata
per resistere a vita
o ad un sol attimo
fuggente, senza ferita.
Non domandarmi
cosa di noi sarà,
quale cammino avrà
la nostra esistenza
o se ad altri doneremo
le nostre gioie,
la nostra concupiscenza.
Ora amiamoci
smarriti in noi stessi
persi nel piacere
più intimo
dei nostri corpi
trepidanti,
paghi e pur desiderosi
di rinnovato convegno
che forse più non ci sarà
o uniti più non ci vedrà.
Ombre s’addensano
nella notte di futuri rimpianti
che l’amore rischiara
e restituisce a nuovo giorno
luminoso e ridente.
Baumgarten
è zelatore mendace:
L’amore non vuole
che all’amore
dell’altro sia uguale;
in amore si deve donare
quel che di sè si può dare
Accetto il regolamento
Gianfranco Pasanisi
I SILENZI DEL CUORE
TI HO RIVEDUTA IERI
ARRAMPICATA AD UN RICORDO
CERCAVI CON LE MANI
DI AFFERRARE UN MIO RITARDO
RITARDO DI UN APRILE
CHE AMORE PIU’ NON SENTO
CERCHERO’ UN NUOVO CUORE
E ASCOLTERO’ I TUOI SILENZI
TU PIU’ ATTENTA AI MIEI
GUARDANDOTI NEGLI OCCHI
SCOPRIRO’ CHE NON CI SEI
SCOPRIRAI CHE NON CI SONO
CHE NON CI SONO SCUSE
TI RIVEDRO’ DOMANI
COME UN RICORDO GIA’ USATO
CERCHERAI QUELLE MANI
CON LE QUALI TI SPIAVO
IN UN APRILE DIVERSO
CHE TI AMAVO ANCORA
CERCHEREMO QUEL CUORE
CHE NON CI AMA NIENTE
E ASCOLTEREMO I SILENZI
CHE LA GENTE NON SENTE…
accetto il regolamento
SOLITARIO UN CIP
Fredda la panchina
E umida
Immersa nella nebbia
Fra gli alberi d’un giardino.
Non voce umana
In quel deserto immacolato,
Ma il rumor
D’una cascata d’acqua
Nel suo invaso traboccante,
Il tenue cip
D’un solitario uccello
Nascosto fra le foglie
D’uno di quegli alberi.
Quand’ecco all’improvviso
Di sole un caldo raggio
Colpir pupille smorte.
Palpebre che si abbassano
Al chiaror di quella luce.
Svanire nell’inconscio.
Sentire allora
Il vellutato tocco
D’una mano tanto amata.
Uno stormo di altri uccelli
Unirsi a quello
Che solitario cinguettava.
Percepire in quel deserto
Un brulicar di vita.
Dolcezza infinita
Invadere la mente.
Sparire il Limbo,
Trovarsi in Paradiso,
E di tempo
Non saper
Quanto n’è passato.
Riaprire infine gli occhi.
Vedersi fra la nebbia,
Seduto
Sull’umida panchina.
Ascoltar il cip
Del solitario uccello
Nascosto fra le fronde
Di un albero fra tanti.
Accetto il regolamento
L’amore
Siamo un po’ come quelle anime
Che non trovano posto sulla terra
Allora aspettano nel cielo,
e per passare l’attesa
A volte si siedono accanto a noi.
Sono quelle anime che hanno perso
L’amore
e così cercano un corpo
Da abbracciare
Giordano luigi
Dichiaro di accettare il regolamento
MAMMA
Quando dico amore, vedo te mamma,
quando dico sacrificio, vedo te mamma,
quando dico onnipresenza, vedo te mamma,
quando dico altruismo, vedo te mamma.
Quando sono felice, voglio te mamma,
quando sono triste, voglio te mamma,
quando sono timoroso, voglio te mamma,
quando sono insicuro, voglio te mamma .
Non sei mai assente, mamma,
sei sempre a me vicino, mamma,
ho sempre bisogno di te, mamma.
Il mondo sarebbe niente senza te, mamma,
l’universo sarebbe un microbo senza te, mamma,
io sarei una nullità senza te, mamma.
Liomax D’ARRIGO
Dichiaro di accettare il regolamento
L’AMORE E’…
pubblicata da Marizia Marianunzia Panico Borrelli il giorno Giovedì 6 settembre 2012 alle ore 8.37 ·
Ll’amore è nell’aria…
respiralo sempre…
e mi troverai al tuo fianco!
L’amore è nel cuore…
rispettalo sempre
e riceverai il mio onore!
L’amore è indecenza…
tu prendilo cosi’…
e ti daro’ coscienza!
L’amore è amore…
scrivilo all’infinito
e ti daro’ passione!
L’amore è rispetto
senza esso…
non sara’ mai perfetto!
ACCETTO IL REGOLAMENTO
Senza titolo-
“Immobile elisir di somiglianti fuochi
Vaste intreccia
Sonore cascate d’ansimanti altezze
Nel disteso intervallo D’impal pabile desiderio
Che cuori d’abisso Di divampante illusione afferra
E involontaria trafigge Di saggia misura di tempo errante
Trame di volteggianti sillabe carnali
Silenti sconfiggono
La fragorosa solitudine
Di specchiati sensi contusi
Rotondamente inebriati
D’improvviso inondati Da arroganti aromi degli specchi
Cedevoli forme Di regali chiaroscuri
In turbinante scorrere
Di venate fibre degli ardori
Precipitano soffuse
Nell’infantile lacerarsi D’incontri del sangue
E addii di spazio e tempo liquidi
Da frontiere di fiduciosi vapori sognanti
Strade di madidi respiri d’ametista
E turbate foglie d’universi consapevoli
River sano su confini d’aria vicendevolmente annegati
Accese cuspidi d’un cielo d’acquamarina
Nel morbido turgore di fedele diamante
Promesso all’ eternita’ della fiamma.”
Accetto il regolamento
SOGNO D’ESTATE
Corro, al di là del sogno…….
dove la luce incontra il giorno,
ove il cielo ospita le stelle
e le ombre acquistano movenze.
Trafitta dalla bellezza
m’inebrio
dei suoi fuggili sguardi ……
Un vanitoso battito d’ali
come abile timoniere
scruta l’orizzonte.
Nell’aria un suono
d’ingannevole sorriso
va incontro al tramonto
lasciandomi nell’oblio
un sogno infranto.
Accetto il regolamento. Simona Scola
Buona notte
tesoro mio.
Buona notte.
Fai in modo che,
nulla di ogni mio respiro e azione,
vicinanza ed accoglienza,
e tanto altro valore aggiunto,
perseverato, ricercato,
sentito e conquistato,
venga dissolto come sabbia al vento.
Che venga tenuto,
stretto,
all’interno della tua mano,
portato al cuore,
fatto entrare.
E che tutto questo sentimento,
non sia fattore di amarezza ed ostilità,
ma di morbidezza che,
ora,
solo,
dovrai sforzarti di trovare e vivere,
perché tu puoi.
© Annalisa Civitelli 2012
Annalisa Civitelli – Accetto il regolamento
MANO D’AMORE
Nel gioco della vita…
Trasportata..da una folata
di vento del Bene…sono!
Con te..dall’alba al tramonto…
Pura dai svariati colori
d’una sposa d’amore
dolcemente mi abbandono…
Qualcosa di magico..forte…
solo e vero
Qualcosa di eterno..
Una mano d’amore…
La tua…la mia…
Insieme sempre…per camminare
In un abbraccio…infinito!!
Accetto il regolamento
Sonia Fortuna
Vorrei aprire un varco nel muro fragile dei tuoi silenzi
e squarciare il velo pesante delle nostre incomprensioni
vorrei dirti cose che non ti ho mai detto per l’indecenza del mio orgoglio
e troppe cose che ti ho detto per l’insolenza del mio cinismo
vorrei darti tutto quello che non sono riuscito a darti per l’avarizia
di un cuore che ha paura di perdere un’altra goccia sangue
vorrei sublimare l’impulsività e il corrosivo acido del dubbio
e scacciare via da noi l’insicurezza delle equivoche coincidenze
vorrei trovare una strada meno impervia che ti conduca a me
e lastricare il tuo cammino di robuste certezze e solide verità
vorrei attraversare il buio dei tuoi ricordi con una torcia accesa
e illuminarli con la splendente e inestinguibile fiamma del perdono
vorrei semplicemente aiutarti ad aiutarmi ad amarti…
Claudio Tedeschi Accetto il regolamento
L’Amore
Momenti unici fatti di gioie e dolori, incertezze e certezze, continui dubbi, sogni ad occhi aperti, paure, rabbia, angoscia, in un continuo rivoltarsi su altalene come giostre senza controllo…
accetto il regolamento
Rita Cottone
Ascoltami ancora..io ti amo..
Sospiro il tuo nome sottovoce,
un soffio lieve
aspetto ma non mi guardi più negli occhi..
li chiudo,
e ti avvicini..
Ti chiamo e mi sfiori di parole
le sento mentre premono il mio cuore,
però tu ascoltami …prima di andare..
io ti amo,
dopo non avrò più lacrime da
dimenticare..
Accetto regolamento
HO PARTORITO L’AMORE
Sei l’antidoto
alle mie inquietudini
l’astro nascente
della mia perdizione
mi hai stregato
con gli occhi lucenti
di visione antiche
hai partorito l’amore
donandomi il figlio
nell’essenza del bene prezioso
vorrei che tu fossi
accanto a me
e guardarti mentre Dio
mi toglierà il respiro
il cuore non riuscirà
a fermarlo
perché è già
nelle tue mani amorose
nell’infinito delle passioni eterne
hai partorito l’amore
massimoturbi31
Accetto il regolamento.
ascolto la notte
Ascolto la notte;
racchiudo in me i pensieri
e le parole prodotte,
dai suoi silenzi
dai suoi rumori.
Affido alla notte i miei pensieri
quelli più profondi,
quelli più veri,
quelli più sinceri.
Ascolto i vissuti momenti,
del giorno ormai morto.
Rivivo facce,
risento umori.
Gioisco per quel che sarà,
per tutte le aspettative
e le novità
del giorno risorto;
che incomincia a mostrar
il suo splendore
nel pallido albeggiare.
Come dolce in questo attimo sostare.
pieffe2012
accetto il regolamento
SCIA DI PIACERE
Defluì tra anse strette e sinuose
tra onde di respiri ansimanti
nella dolcezza di un mare sussultante…
Corse via,
lenta e rapida,
fra le intime ondulazioni
di acque colme di tesori…
E svanì nell’esistenza
di sorsi di sesso e d’amore
lasciando la scia di un piacere mai dimenticato….
Di Sirena Megaride (Antonella Cacace) @tutti i diritti riservati
(accetto il regolamento)
Momento freddo
Ti fermi. Non parli e butti via
parole non dette, trattenute,
dalla scusa d’una caramella
da guancia a guancia
palleggiata,
dolcezza la cui cartina
appallottolata
tieni tra le dita.
Non parli e non la butti via.
Distante ti sento da me,
e lo è pure la tua mano dalla mia.
Accetto regolamento
consento utilizzo dati
antonella chinaglia
PASSIONE
Tu che vieni dal mare,
sei il profumo delle rose di maggio.
Appari repentina
come l’improvvisa primavera.
Tutto si cheta
nell’ambrato desiderio di te.
Nel mare vengo a te,
spuma che porta passione,
la tua sensualità nel muoverti libera
accarezzata dall’onda vestita di cielo,
mentre le stelle adornano i seni
con le conchiglie del mare.
Rapiti, sono gli occhi miei
mentre il desiderio
arde come fuoco antico,
si doma l’impeto dell’inquietudine
mentre il pensiero intreccia
le corde dell’arpa del silenzio.
Note magiche
scivolano sui sussurri del mare.
Sarà un attimo Sarà l’eterno
MASSIMO GRILLI
ACCETTO IL REGOLAMENTO
IL MIO ANGELO
Sara rota
IL MIO ANGELO
Un angelo spiega le sue grandi ali
e scende a cogliere
fra le braccia sue
il mio angioletto mai nato.
Non vorrei lasciarlo andare,
ma il mio bimbo mi dice
che da lassù
non passerà giorno
senza che lui mi pensi
e mi sorrida.
Lo dono al bianco, luminoso angelo
e mentre il cielo si apre
per cogliere questa mia piccola anima
una lieve lacrima scintilla sul mio viso.
Ogni giorno guardo il cielo
e da quaggiù
mando un bacino al mio angioletto lassù.
Sara Rota
Accetto il regolamento
PEPPINA
Canta tenore canta,
l’ amore giovane lasciato,
il rio ove tersa acqua scorrea,
i felici voli di rondini,
l’ intenso profumo di campagna,
il sognato volto di Peppina,
Le vostre note intrigano il ricordo,
di feste paesane, di voci liete e di gioiosi cuori,
di domani puliti e d’ amore,
Canta tenore canta,
di carne arrosto e pane profumato,
di Corpus Domini e verdi fronde ai muri,
di vita pulsante e di speranza.
Canta tenore canta.
Sandro Medas
18 giugno 2012
NB Il tenore fa parte dei tenores che cantano in dialetto sardo con le voci particolari, che sono state dichiarate patrimonio artistico dell’ umanita dall’ UNESCO. Peppina è la donna dei miei sogni giovanili, che ho sempre amato e amo.
Accetto il regolamento del vostro concorso sulla poesia d’ amore
Acqua……..
Le mani chiuse a conchiglia
e l’acqua di fonte che lieve scorre
tra le dita senza fermarsi;
rinfresca il pulsare delle vene e segue
del mio sangue il lento flusso.
Racchiudo nel pugno il suo fresco scivolare
è acqua incolore, veloce scivola via
è come un rapido rincorrersi di pensieri,
ciarla veloce su ciottoli umidi e scivolosi,
si nasconde e ristagna in piccole pozze……
frammenti di fantasia, specchi di cielo
caduti…….e l’acqua risplende
baciata dai reggi del sole
e sale in volute leggere
continua l’immaginario cammino…..
è compagna fedele del tempo non è mai
uguale il suo cammino,
si compone e si scompone
e lieve nell’aria si perde impalpabile nube
cullata dal vento sale…..
e ritorna trasparente tra le mie mani
goccia su goccia spuma leggera di pioggia.
Lava dolcemente l’ansia del mio cuore
e sarò pronta a veder rinascere
nuove lacrime d’amore.
Nicoletta Di Cecio – 14/09/2012
Accetto il regolamento
CHE SE FOSSE NOTTE FONDA
di Rosetta Savelli
Che se fosse notte fonda
si potrebbe trovare la via
per uscire
da un mondo in agonia.
Che se fosse notte fonda
si potrebbe andare
a cercare
qualche sonorità
in mezzo
a rumori
privi di silenziosità.
Che se fosse notte fonda
si potrebbe pensare
ad amare
in mezzo a tanta avidità,
cullando l’illusione
che forse
questo amore
a qualcosa servirà.
Che se fosse notte fonda
potremmo ritrovare
ciascuno
la propria identità,
ricca come un tempo
di mille sonorità.
accetto il regolamento
STESSO FILO, DOPPIO NODO
Legato stretto stretto
stesso filo
doppio nodo
cinto intorno alla vita
la nostra
ancor più stretto
toglie l’aria
il respiro
come una corsa forte
come nuotar contro onde
stretto sulle nostre mani
sulla vita
sui fianchi
stretto per mai perderti
questo filo
lungo un amore
Accetto il regolamento
Francesco Cocco
Amarti
Ho regalato le lacrime al vento,
ché le portasse fin dove si perde,
la percezione di un male cruento,
con l’illusione di mostrarsi inerte.
Ho seppellito più volte il dolore,
sotto uno strato di terra profondo,
ma è riemerso dentro il mio cuore,
fiacco si finge come un moribondo.
Ho deterso con l’acqua gli affanni,
raggio maturo che fendeva le pene,
appena comparsi fuori gli inganni,
si è affusolato in pericolose catene.
Ho bruciato i tormenti nel fuoco,
tra le mani grigia cenere amara,
a spegnersi indugia unico fioco,
come speme per una luce sì rara.
Se solo la colpa è quella di amarti,
morendo ogni giorno dentro ricordi,
se l’anima mia non riesce a lasciarti,
fa che i miei chiami non restino sordi.
accetto il regolamento
TESTIMONIANZE
Nacqui
nella fragilità
di tenere emozioni,
quando
congiunzioni di vita
vestivano
umani incanti
nella dolcezza della sera.
Un angelo
poi mi prese per mano
e mi ha portato
nel tempio delle Muse,
laddove
i rami dello spirito
non son altro
che baci dell’eternità.
VINCENZO MONFREGOLA – Accetto il regolamento
QUANDO MI AMAVI
Quando mi amavi
udivo il dolce
suono delle campane,
avvertivo la levità
del mio esser donna.
Quando mi amavi
godevo della tua
soggezione,
del vigoroso ardore
col quale mi tenevi
avviticchiata
nella passione.
Quando mi amavi
la notte non
seguiva il giorno,
la luce era
padrona del buio.
Quando mi amavi
io ero.
M.P.
accetto il regolamento
CERCHI
Se mi spaccassi il cuore conteresti
Come in un tronco d’albero i miei cerchi
Degli anni che crescendo ti ho donato
E i frutti ed il sostegno ed il riparo
Di questo amore che perde le foglie
Non per autunno ma per noncuranza
E muto, rami al cielo, in piedi muore.
accetto il regolamento
Essere edera
Sarò edera su di te.
Come edera m’avvolgerò
sul tuo corpo
che accarezzerò, bacerò.
Per amalgamarmi in te
e stringerti.
Tu sarai in me io sarò in tè.
Conoscerti,
quanto tempo dovrà passare…
Forse il soffio del vento
porterà una foglia
dove ci sarà scritto
il tuo nome dolce amore.
robbi
dichiaro che la poesia e mia e accetto le vostre regole
Vedovato Roberta
strada del Pasubio N°15 36100 Vicenza
La ùltima ves
Le soleil couchait les arbres
dentro gli occhi vitrei partiva
una sposa d’antan si volse alla voce rimasta
e disse
mi si è sciolto il velo
se lo ricompose
(con la macchina che l’aspettava)
intenta all’aria che scendeva
liquida giù per le gote
con le figliolanze
e gli affetti per la mente
la legna incenerita e…
le soleil voyait les arbres
la última ves a Madrid era piovuto
avevano portato fuori il toro per la polvere striata
e l’aria umida
s’era chiusa
l’arena
poi solo un ragazzo
andava per le ombre una canzone
tra le labbra
si voltò a cogliere qualcosa
stupendosi dell’arcobaleno dentro
la pozzanghera
lei disse ci vogliono
ragazzi così andando verso il bar dell’angolo
e c’era lui e…
le soleil tremblait dehors
fuori cioè della sera che nome
disse
subito dentro il letto
che nome
disse lui perché andava senza nome
non c’era io che lo portasse
come una bolla di sapone
per il mondo tutto si spegneva in acqua fredda
andava tutto in pezzi
ogni volta
uno lo doveva ricomporre
mettervi una parola dentro, che so, lei disse
ch’era unita al vuoto
a una caduta attesa e…
le soleil ne voyait que rochers
maintenant che avevano dimenticato
piogge
e tutto il dimenticare
uno spoglio pensiero sentiva
accanto alle parole morte
uno disse e lei non seppe che dire
delle cose morte, delle case ammainate giù
nel selciato divelto
quando il sole l’accecò
e lei non c’era. Sparita. Un niente. E…
Accetto il regolamento.
Domenico Alvino
Roma, 4 novembre 19961.
UN REGALO PER TE
Vorrei regalarti un arcobaleno
di colori intensi
per riempirti le giornate d’allegria.
Vorrei regalarti il sole caldo
che splende lassù nel cielo
e riscalda i nostri cuori.
Vorrei regalarti l’acqua trasparente
che dalle nuvole scende,
si posa sui fiumi e scorre verso il mare.
Vorrrei regalarti il vento
che soffia lontano
e tutto trasporta con sé.
Vorrei regalarti la bianca luna
che, avvolta nel suo scuro manto,
ci guarda tacita e,
con il suo immenso candore,
illumina i nostri sogni.
Vorrei regalarti le stelle
che, di notte, rischiarano il cielo blu
e ci guidano verso mete lontane.
Vorrei regalarti la terra,
dove piante millenarie
hanno esteso le loro radici
e trovato sicura dimora.
Vorrei regalarti qualcosa
che sia più prezioso di tutto questo.
Ti regalo perciò il mio profondo amore che è
colorato come un arcobaleno,
caldo come il sole,
trasparente come l’acqua,
leggero come il vento,
tacito come la luna,
luminoso come le stelle
e compatto come la terra.
Fiorella Fiorenzoni – Accetto il regolamento
Ti amo
perché profumi
di zagare e di mare
e non hai parole,
ma sussurri
come di vento
nel folto dei canneti.
Ti amo
perché mi forzi
per il mondo
e mi cavi dal cuore
questa tristezza antica
di poeta.
Ti amo perché
sei scoglio e onda
albero e giunchiglia
zingara e regina.
Ti amavo già
e non ti conoscevo;
ora ti so vicina
e più ti amo
e canto la tua dolcezza
a voce piena.
Accetto il regolamento
ISTANTANEA
Giselle
anima rosso sangue
d’agosto sento freddo.
Ti chiamo senza sosta
e mi confondo
tra i passi tumultuosi
di mille anime sole.
Ma tu sei
disperatamente
altrove.
accetto il regolamento
MALINCONIA DI TE
E io sono qui…
in trappola dalla mia stessa casa,
seduto in una stanza buia
e tu sei lontana…
Non così lontano è invece il pensiero di te,
che è seduto qui al mio fianco.
Mi osserva,
ascolta il mio lamento
e la mia voglia di evadere.
Evadere da queste mura
così cupe e silenziose.
Ho bisogno di rumore,
per nascondere i pensieri.
Quei pensieri che silenziosi
prendono vita nella mia mente
e frastornano il mio domani.
Ascolto della musica…
ma nemmeno lei stasera è in grado di aiutarmi.
Sfoglio delle pagine web…
ma nemmeno nelle mie frasi trovo più pace.
Scrivo.
Ecco! Adesso è tutto migliore,
nero su bianco
i miei pensieri stampo,
e rimangono li, su quel foglio.
Non mi tormentano più.
Sono finalmente libero.
Queste mura sono più ampie e chiare adesso.
Adesso che di pensiero ne è rimasto solo uno
e silenzioso scorre in me,
il più dolce…Il Tuo!
[Leonardo Cantoro] ACCETTO IL REGOLAMENTO
“DOMANDA CRETINA”
E tu mi chiedi cos’e` l’amore…
“Domanda cretina”
lo hai chiesto da sempre e in lingue diverse
lo hai chiesto anche a Renzo che nell’amore si perse
lo hai chiesto alle suore lo hai chiesto anche ai preti
mi pare lo hai chiesto perfino ai poeti
fu proprio un poeta a inventare l’amore
ma solo cercava la rima per cuore.
Luigi De Leonardis
accetto il regolamento
E, QUANDO LO VIDI …
E, quando lo vidi, per la prima volta,
il cuore mi disse subito:
è lui, non avere dubbi.
Non so di certo cosa mi accaddde,
in quel preciso momento.
La sua voce era calda, mentre parlava
ad un convegno di pittura.
Mi piacquero le parole che usava,
la dolce tonalità.
La sua semplicità quasi magnetica
mi raggiunse senza fine.
Tu aspetti tutta una vita e poi
ti ritrovi dinanzi all’amore.
Alla fine del convegno,
mi raggiunse lungo le scale,
mentre frettosolsa andavo via.
Lui era un uomo molto posato,
io ancora una ragazza
che si affacciava, appena, alla vita.
Il nostro idillio sembrava
destinato a durare per sempre
anche nelle mani crudeli del tempo,
così duro e incompreso.
La nostra favola d’amore
durò parecchio, davvero tanto,
ancora oggi ricordarla mi fa stare bene,
dentro il cuore e l’anima.
Anna Scarpetta
Accetto il regolamento
Così è la vita
Hai visto un fiume
fermare il percorso
di discesa fra
levigati sassi ?
La diga ha trattenuto
la sua forza e il suo
cammino.
L’acqua sembra ferma
ma cresce di livello
diventa minacciosa.
Tracima riprende
la strada che mano
di uomo aveva
intralciato.
Così è la vita
se ci fai caso.
Giovanni Rosa (Accetto il regolamento)
ECCOLO…
Eccolo…
questo sole atteso
che appena appena s’intravede
nel suo sorgere!
S’attarda arrampicandosi
ancora sonnolento
dietro un costone scosceso…
si sveglia alle sue prime luci
con i colori della natura
che si riordinano
dopo il riposo della notte!
Eccolo…
si stropiccia il viso
con le nuvole sorelle
che bianchissime
si rincorrono in un cielo
che diventa tavolozza
mentre il mare attende
il suo benefico calore!
Eccolo…
tutto è armonia
nel suo nascere…
e l’animo si ricompone
nella gioiosità della vita!
Franco Maccioni – Accetto il regolamento
Pugni stretti, sorriso ferito,
agguerrito il viso ma avvinto …
Triste,come in un viaggio verso l’infinito.
E lo noti in quel pianto vero, o in quel sorriso sfinito …
Viene a mancare quella forza che mi faceva dire :
“Con te vicino,non temo destino “…
Ora ho paura, ma quegli occhi non sanno mentire,
li scruto; voglio la tua bocca qui vicino
la mia, a ricordarmi che si può sospirare,
a dirmi che c’è mare, oceano … o una tua lacrima,
così pura, indifesa, da preservare.
Manchi …voglio che tu lo sappia… in rima …
Accetto il regolamento
T’AMO
T’amo
di rinnovate promesse
della gioia antica
cullata di tenere speranze
tra i banchi di scuola
T’amo
per le morbide antiche carezze
per le lacrime asciugate di ieri
T’amo
per il dolce tepore dei tuoi abbracci
per il complice verde brunito dei tuoi occhi
T’amo
quando sei dolce tenero arrabbiato
quando sei forte debole bambino
T’amo
se muto mi guardi con parole
che dicono amorevoli silenzi
T’amo
se filtra appena la mia voce
tra le note altovolume di Beethoven
T’amo…
T’amo
perché ho bisogno di te
perché la mia vita sei tu
perché sei centro e limite
della mia esistenza
T’amo
per la paura di perderti,
per gioia di riaverti
T’ amo
perché sei promessa d’eternità,
perché sei tempo presente
passato e futuro annodati
in indissolubile abbraccio
T’ amo per il sogno celeste
di incontrarti negli eterni sentieri.
Adriana Pedicini (accetto il regolamento)
Hera Lacinia
Il silente passato
sgorga tra i pensieri,
con l’immagine d’antichi vessilli,
mentre quel bimbo
guarda alla finestra.
Nella penombra della fantasia,
riecheggia il suono di quei passi,
tra vecchie scrivanie,
mentre la nebbia in quell’antica stanza
cela allo sguardo
ciò che si confonde
nel gioco degli specchi.
Poi, tornare accarezzando,
di là dal tempo,
medesime emozioni,
donando immensa gioia,
all’immagine di un passato
che nel presente coglie
il centro della vita.
Rivedere l’unica colonna
dell’antico tempio,
effluvi di danze e di preghiere
sotto i sensuali veli
di innocenti fanciulle,
sul Capo di Colonna.
Per te immortale Dea,
riprendono vita
i colori ed i profumi,
il magico suono dei tamburi
nei rituali sacri del desìo.
L’azzurro mare
contempla archetipi e visioni,
che ancor oggi
nel silenzio del mistero
muovono i fili
dei mortali ignari.
Nell’anfiteatro della vita,
dell’istinto e della morte,
immutabile dal Tao,
l’eterna legge,
scandisce l’alternar
dei lumi e della notte.
Tor San Lorenzo, lì 21/03/2011
GIAN FRANCO GALASSO (ACCETTO IL REGOLAMENTO)
Mattia Lo Presti
“Amo in te tutti i modi e tempi del verbo”
Ho sentito dell’infinitesima
vita d’un elettrone, e dirai
sorridendo come ad un bambino
– Quante cose di me non sai. –
Ci son parole vuote più che mai
nella scia delle frasi corpose
che stringono la gola delle mie,
attratte dalle tue linee sinuose.
Ho parlato coi tuoi occhi
fino a mezzanotte, con la dolcezza
felina del tuo sguardo sensuale
accarezzando il tuo profumo.
Ciò che di te profondamente amo
non può esser scritto,
né raccontato come una storia
qualunque; è il tuo sorriso
specchio di tante fiabe incantate,
una cornice d’amore falbe
sulle nostre mani unite.
Quanti battiti ho perso tra albe
e tramonti che schiudevano
la nostra storia che non è
quello in cui molti speravano.
Nei mattini di brina e terra
abbiamo imparato a vivere
da amanti, grovigli e lacci
sospesi nel vuoto del domani
coi suoi buchi di memorie.
Amo te in tutte le sfumature,
non giacchè evanescente fuggi,
Ma per i bagliori di luce
ch’aleggiano anche in tua assenza.
Accetto il regolamento
Accettando il Regolamento Vi trasmetto una mia lirica.
SORRISI D’ALLORA
Quando gli anni s’adagiavan sulle dita
ordiva alla rete dell’orto
arazzi di promesse la pervinca.
A due passi l’assolata Mesa
col mausoleo del “libero” Clesippo.
Fra la vetusta siepe di rosmarino
filtrava la luce calda del levante.
Sotto i filari dei pampini
viaggiavo col bruco e le formiche
si schivavano nelle interminabili maratone.
Forse c’è ancora la volpe dal fulvo mantello
che sbuca dal trifoglio… e lesta
di soppiatto si riacquatta nel canneto.
Lungo il canale corteggiava l’ape
le more dei gelsi.
Di tanto in tanto picchiettava l’aria il fringuello.
Lo scarabeo
in faticosi amplessi
confezionava palline d’oro
dallo sterco che qua e là la vacca seminava.
Dai tronchi marmorei dei pioppi
giungea all’orecchio
la doppia nota del frinire.
Innocente sadismo e uno stelo
accalappiavano la lucertolina.
Quant’era bello liberarla poi!
E tu
fiera di sogni e giochi
dimenticata compagna d’avventure…
Tu rinata stasera sorridi ancora.
Dolce carezza a soffusa malinconia!
NERI DIAMANTI
Nell’ombra sua avevo riposto la mia attesa,
lui era come la notte
e la buia tempesta.
Se mi fossi concessa d’intravedere la luce,
tra le venature dei suoi occhi,
avrei potuto cedere al suo abbraccio,
e cogliere la bellezza
dei suoi neri diamanti,
di quel mare inquieto,
dei suoi spruzzi vermiglio,
quando il sole muore
dietro a un rosso tramonto.
Avrei potuto annegare,
in quell’aroma sospeso,
e fare di questo proibito sogno
il piacere misto a un sottile dolore…
Ma conoscevo l’amore,
quello che ogni giorno fa cantare le foglie,
e ti libera nel suo soffio
d’ogni tuo peccato.
Sino a far credere tuo…
ogni orizzonte.
Piazza Elvira – Accetto il regolamento.
Tu non sei
Con quale passo
hai respirato questa luce
che aveva fame
e si e’ seduta
aspettandoti?
forse un sogno
che ha fatto l’amore
dentro la pancia
della mia anima
o un’illusione?
Rifugio
del tuo navigare
per una donna promessa
o ancora una risposta
che ha appagato
la carestia del tuo cuore
con la bocca del desiderio
dentro e’ brace
fuori e’ pioggia
tu non sei
non eri
e non ti sei mai fermato
Accetto il regolamento
Nei secchi greti
Nei secchi greti oscuri,
nelle ombre pesanti della sera
correndo tra i sassi
illuminati dalla falce della luna,
tra le terre sanguigne
ferite dalle piste pietrose,
ecco la terra sporcare selene,
rossa di sabbie africane
soffocata dalla nube di fuoco
delle polveri antiche
che salgono in cielo
a lambire nel vuoto
quel pianeta lontano
a noi ignoto,
ma che si specchia
nei nostri colori
e afferra le nostre vite
le polveri, gli umori,
i nostri paesaggi, i nostri odori.
accetto il regolamento
Fuochi nel sangue
Da un angolo del cuore
dove s’addensano profumi
sedimenti di carezze e sguardi
pulsioni, gocce di poesia;
dove so nascondere
come un sole nella nebbia
ciò che il cuore grida,
mia rosa e diamante
Da qui ti scrivo
che ho ancora fuochi nel sangue
sogni incompiuti e parole
da sussurrarti sulla pelle;
che ancora mi acceca
la fiamma di quell’incendio
nutrimento e bussola
che m’illumina il passo.
accetto il regolamento
A TE ANGELO MIO
Ho inventato il mio angelo,
l’ho descritto con certosina perfezione
gli ho dato un carattere
delle sembianze umane
l’ho aspettato
e quando l’ho guardato
negli occhi,
per la prima volta
ho visto la bellezza del mare
la maestosità della terra
la magnificenza dell’universo
nei suoi occhi ho guardato risplendere
la luce dell’alba
nei suoi occhi mi son persa
sono entrata nella nudità dell’anima
e ho trovato l’amor
Di Susanna Musetti
accetto il regolamento
TI CHIAMERO’
Ti chiamerò col nome di una volta
Poi fra le labbra stringerò il silenzio.
Profilo di mirtillo e di rosa
Ti chiamerò ruvidamente amore.
Aspetterò che ti trapassi un ago
Poi cucirò cantando.
Su te sparpaglierò del vento
Mio Dio se cucirò amore.
Rotolerò fra immense e antiche terre
Poi mi farò profumo di ginestra.
Dente di lupo in carne di scagliola
Lingua dai mille accordi, amore.
(accetto il regolamento)
per Melissa Bassi
se una poesia
nasce stanca
è la vita che ci uccide
in corso d’opera.
costruiamo sogni
ma certi giorni
senza pioggia
per te che muori
senza una ragione
a lutto
si dovrà vestire
la parola.
Sibari 20 maggio 2012
Alfredo Bruni
Accetto il regolamento
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I risultati escono oggi. Per favore, date il tempo alla giuria di valutare e decidere i vincitori. Gianni, più volte ti abbiamo scritto di non inserire commenti sotto le poesie partecipanti ai concorsi. Ti abbiamo risposto via email per ogni tua domanda.