Intervista di Pietro De Bonis ad Emanuela Ruggeri ed al suo “La vendetta dei Pirati”
“Per Mila il futuro era già segnato: sarebbe diventata una donna colta e istruita, avrebbe avuto dei figli e mai avrebbe sposato un pirata. Così voleva la madre, che però non immaginava che un avvenimento significativo avrebbe cambiato la vita di sua figlia.”
Emanuela Ruggeri è nata il 7 Maggio del 1990 a Roma, dove vive tuttora. Diplomata al liceo classico, studia Letteratura e Linguistica italiana all’Università.
Le piace tantissimo leggere romanzi d’avventura, ama lo sport e, soprattutto, fare lunghe passeggiate o in montagna o per le vie della sua città.
“La vendetta dei Pirati”, edito da Albatros, è la sua prima pubblicazione.
Emanuela Ruggeri si è resa molto disponibile a rispondermi, inoltre ha cliccato sull’attash in basso allegando “passione” nelle risposte.
È una ragazza che mi da l’impressione di voler dare molto, a chi si interessi prima ancora che alla sua scrittura, alla sua persona.
Non per niente il suo libro ha voluto dedicarlo a tutte le persone che credono in lei, nel sogno suo svelato di diventare una grande scrittrice.
P. D. B.: Ciao Emanuela! Da dove nasce questa passione per i Pirati, per le avventure galleggianti?
Emanuela Ruggeri: La mia passione per i pirati è nata quando ero molto piccola, grazie alla favola di Peter Pan e al film ‘Hook, capitan Uncino’, che guardavo anche tre volte al giorno. Immaginavo di essere una bambina sperduta e di combattere contro i pirati. Per questo i miei genitori mi comprarono le spade giocattolo, le bussole e le pistole finte. Ho letto molti libri sui pirati, come L’isola del tesoro, e ne leggo tuttora. Quando ho cominciato a scrivere, ho pensato che dovevo assolutamente inventare una storia sui pirati. Non a caso l’autore a cui mi sono ispirata è proprio J.M. Barrie.
P. D. B.: Ah quindi una passione innata! Le bambole le usavi solo come merce di scambio o prigioniere tra pirati scommetto…
Emanuela Ruggeri: No, no, giocavo anche con le bambole, ma in questo caso mi immaginavo come una mamma. In particolare giocavo con le barbie. Le adoravo e avevo tutto: casa, macchine, vestiti… Tutto! Inventavo ogni giorno tantissime storie diverse. Si può dire che cominciavo ad esercitare la fantasia!
P. D. B.: Ecco, ma quand’è che hai iniziato a pensare alla comunicazione? A dire “ora mi metto a scrivere un libro d’avventura”?
Emanuela Ruggeri: Avevo dieci anni. Precedentemente avevo abbozzato qualche racconto, senza mai portarlo a termine. Alla fine della quinta elementare, invece, decisi che avrei scritto un romanzo vero e proprio. Così cominciai a scrivere i primi capitoli a mano, su un quaderno. È stato in quel momento che ho capito cosa mi piaceva realmente, cosa mi faceva stare bene. Non ho più smesso di scrivere da quel giorno.
P.D.B: (Questo libro già mi piace… solo la copertina profuma d’oceano e mistero!)
Quindi per te scrivere è un’evadere dalla realtà?
Emanuela Ruggeri: In parte sì, ma non è solo questo. Ho bisogno dei miei romanzi, dei miei personaggi. Senza una storia da raccontare, non sarei più la stessa. La scrittura è una caratteristica fondamentale di me.
P.D.B.: Quale sono le cose che hai cercato di far emergere maggiormente nel tuo romanzo? Lasci pagine ai sentimenti o a vincere è solo la durezza affascinante di quelle battaglie?
Emanuela Ruggeri: Romantica come sono, ho lasciato tantissime pagine ai sentimenti. La storia principalmente ruota attorno alle figure di Mila e Jack, due fratelli che vogliono vendicare la morte del padre. Non mancherà però la storia d’amore e non solo: nel libro emergono altri valori, come l’amicizia e la famiglia. Secondo me, i libri possono insegnarci qualcosa. Per questo ho cercato di trattare temi importanti come l’amore, il coraggio, l’onore. Mi piacerebbe lasciare qualcosa al lettore attraverso una storia, anche se fantastica.
P.D.B.: Presupposto nobile da parte tua. Dai anticipaci qualcosa sul tuo prossimo romanzo, lo stai già scrivendo? Magari sarà un sequel del primo??
Emanuela Ruggeri: La scorsa estate ho cominciato un nuovo romanzo, per ragazzi. È una storia che nasce più che altro da una richiesta di mia sorella. È ambientata in Scozia e, questa volta, tutto ruota attorno ad una storia d’amore. Sarò sincera: per me La vendetta dei pirati si conclude qui. Non penso che ci sarà un seguito.
P.D.B: Bene Emanuela! Dicci a questo punto dove si può reperire “La vendetta dei pirati”! Hai in vista nuove presentazioni del libro?
Emanuela Ruggeri: La vendetta dei pirati può essere ordinato in libreria, online o sul sito della casa editrice. Al momento non ho in programma nuove presentazioni, ma spero di organizzarle presto.
“Quando un’intervista vista l’ora è appena finita, una nuova intervista è appena iniziata. Un’intervista per amare, per sognare, per vivere…”
Pietro De Bonis, in Marzullo
Altre informazioni su Emanuela:
sito suo: http://www.emanuelaruggeri.altervista.org/
del libro: http://lavendettadeipirati.blogspot.com/
LINK:
sul sito Albatros: http://www.ilfiloonline.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=274455516&category_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=239&vmcchk=1
su ibs: http://www.ibs.it/code/9788856745344/ruggeri-emanuela/vendetta-dei-pirati.html
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