“Earth Laughs Flowers”: David Lachapelle sino al 24 marzo a Milano
Sono dieci i quadri di fiori di David Lachapelle in mostra alla galleria inglese Robilant + Voena di via Fontana, zona Porta Vittoria a Milano, aperta con orario continuato dal 16 febbraio al 24 marzo.
L’esposizione, che non per nulla si chiama Earth Laughs Flowers(trad.ita “La Terra Ride nei Fiori”), riempie perfettamente gli sfarzosi spazi della galleria, che si estende su due piani e che ospita altre opere, per lo più rinascimentali, ma anche particolarità quali il teschio di un tricheco in una teca.
Le fotografie sono quasi tutte opulenti, fluo e colorate, perfettamente assonanti con l’arte maleducata dell’artista americano; solo pochi hanno i colori filtrati. Sempre però sono una meditazione sulla caducità delle cose. Fotografie che ricordano che siamo qui solo di passaggio e che la morte presto o tardi verrà a rapirci.
Come sempre, Lachapelle unisce i contrasti e in ogni quadro/fotografia c’è qualcosa di disturbante: Springtime Flower, ad esempio, rimanda all’adolescenza, con pezzi di bambole e immagini di divi dei ragazzini ritagliati dai giornalini ed addirittura una maschera di Kibiusa di Sailor Moon, mentre Late Summer Flower è carico di cibo, con l’attenzione che viene attirata da una jelly rosso squillante in primo piano. Early Fall Flower è ricco di immagini di decadenza, soprattutto mozziconi di sigaretta, e Flaccid Passion Flower di opulenza, di donne formose (e flaccide) e statue classiche e maschere affiancate a bambole nude senza testa.
Risk Flower rappresenta insetti che sembrano vivi, in particolare il ragno che troneggia in alto a sinistra. Accanto ad America Flower, il quadro di buona guarigione con una bandiera americana che brucia e quasi cola sui fiori sottostanti, impressiona Deathless Winter Flower, la natura morta con le flebo. Infine, tra tutti, il sensualissino The Lovers Flower, con il primo piano di una strana vagina che sembra una bocca.
Come si è compreso dai titoli appena elencati, i quadri sono una metafora del ciclo vitale, dalla nascita alla morte. Lo stile è opulento e barocco, le immagini ricche di teschi, insetti, oggetti, orologi, parti del corpo, giocattoli, animali, verdura, maschere (una addirittura di un personaggio di Sailor Moon), barbie e ken senza testa, carta igienica e palloncini, e candele, che rappresentano la fugacità della vita umana e l’assenza di valore della vita, che è sola vanità. I simboli sono tantissimi e si devono osservare i quadri a lungo per scovarli tutti, e cogliere la loro martellante ossessività. Insomma, la natura rappresentata è ammaliante, ma anche oscura ed inquietante.
Le nuove foto di David sembrano dei dipinti di secoli fa.
Sono nature morte contemporanee immerse tra i simboli della società moderna.
Come si sostiene sin dall’antichità, la bellezza appassisce. E ci resta un senso amarognolo in bocca.
Written by Silvia Tozzi
Info:
http://www.davidlachapelle.com
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