Intervista di Alessia Mocci ad Emiliano Colasanti ed al suo “Un mondo del tutto differente: la storia di WOW e dei Verdena”

Emiliano Colasanti è un giornalista musicale e conduttore radiofonico, collabora abitualmente con “Rolling Stone” e cura per «GQ.com» il blog musicale Stereogram. Inoltre, ha fondato e conduce l’etichetta discografica indipendente 42Records con il socio Giacomo Fiorenza, dalla quale escono nomi come Jacqueries, I Cani e Colapesce.

Emiliano Colasanti

Il 29 febbraio 2012 uscirà il suo libro Un mondo differente: la storia di WOW e dei Verdena”, edito da Arcana Edizioni nella collana “Musica”, non una biografia sul gruppo musicale ma un viaggio nel mondo dei Verdena con appunti scritti durante la lavorazione del disco, disegni del batterista, appunti dei componenti durante il tour.

Emiliano nelle sue riposte esplica chiaramente il risultato del suo lavoro: “Un mondo del tutto differente” è una via di mezzo tra un saggio sui Verdena, sul loro essere un’anomalia del panorama musicale italiano, su quello che rappresentano, ed il racconto di tutta la vicenda che ha portato alla nascita di “Wow”.

Ed ora vi lascio alle sue parole, buona lettura!

 

A.M.: Dovendo rispondere a queste domande con una colonna sonora, quale cd metteresti in play?

Emiliano Colasanti: C’è la mia ragazza, nell’altra stanza, che sta ascoltando ad un volume impressionante l’ultimo dei Band Of Horses. Per cui direi che la colonna sonora, passiva, è quella. Però ho lasciato in pausa, sul piatto, il vinile di “Michigan”, il disco di Sufjan Stevens. Ecco, facciamo così, un mash up tra Sufjan Stevens ed i Band Of Horses.

 

Emiliano Colasanti

A.M.: Giornalista musicale e conduttore radiofonico. È la tua prima pubblicazione per una casa editrice?

Emiliano Colasanti: Ho pubblicato altre cose, anche di narrativa, e anche per case editrici molto famose. Questo è il primo libro che firmo da solo.

 

A.M.: Come nasce l’idea di scrivere “Un mondo del tutto differente”?

Emiliano Colasanti: Nasce da Arcana. La proposta è arrivata da loro, a me non sarebbe mai venuto in mente di scrivere un libro sui Verdena. È capitata però in un momento davvero favorevole: “Wow” mi aveva fatto perdere la testa, non riuscivo ad ascoltare altro, e ho pensato fosse un segno. L’editore avrebbe voluto un altro genere di libro, ma ho declinato fin quando non ho trovato, anche grazie ai Verdena, l’idea giusta.

 

Emiliano Colasanti

A.M.: Il libro parte dal 2011, dall’ultimo album WOW per percorrere a ritroso i momenti salienti del gruppo. Perché la scelta della non linearità?

Emiliano Colasanti: Fin dai primi incontri con la band ci siamo trovati d’accordo su un punto: questa non sarebbe stata la loro biografia. Sono un gruppo ancora in divenire, non hanno molta voglia di celebrarsi, hanno ancora molto da dare. Sarebbe stato troppo presto. Parlando con Luca, il batterista, dopo un concerto al Bloom di Mezzago, è venuto fuori l’idea di un libro diverso dal solito con disegni (opera sua, tra l’altro), gli appunti di Alberto scritti durante la lavorazione del disco, ed altre parti – quelle sul tour – scritte proprio da loro. “Un mondo del tutto differente” è una via di mezzo tra un saggio sui Verdena, sul loro essere un’anomalia del panorama musicale italiano, su quello che rappresentano, ed il racconto di tutta la vicenda che ha portato alla nascita di “Wow”. Tutto filtrato attraverso il mio sguardo. Cioè quello di un tale che non aveva legami personali coi membri del gruppo, ma che li ha scoperti anche umanamente, pagina dopo pagina, lavorandoci a stretto contatto.

 

Emiliano Colasanti

A.M.: Federico Guglielmi, uno dei maggiori esperti italiani della scena punk rock, firma la prefazione de “Un mondo del tutto differente”.  Che cosa gli hai promesso in cambio?

Emiliano Colasanti: L’ho pagato in natura. Con una cassa di frutta. A lui piace così. Scherzi a parte: conosco Federico da quando ero un pischello che cominciava a scrivere le prime cose su riviste piccole e sconosciute. È stato lui a portarmi al Mucchio e sempre lui a cacciarmi, per un diverbio, qualche anno dopo. Col tempo il rapporto è stato ampiamente recuperato e, sorpresa delle sorprese, è stato lui a offrirsi per la prefazione. Ovviamente mi ha fatto molto piacere. Soprattutto perché l’ha fatto gratis.

 

A.M.: Qual è l’album dei Verdena che ti ha conquistato?

Verdena

Emiliano Colasanti: L’ho scritto anche nel libro: io non ero un fan terminale dei Verdena, tutt’altro. Per molti anni ho mantenuto l’atteggiamento snob del tizio che non poteva accettare che un gruppo di suoi coetanei se la cavasse così bene a fare quello che fa. Ma li ho sempre seguiti e sempre con grande curiosità, rispettando tantissimo la loro coerenza ed il percorso che li ha portati a diventare la band che sono ora. Lavorare al libro mi ha fatto riscoprire i loro vecchi dischi e ora trovo cose che mi piacciono in tutti i loro album, per non parlare degli EP. Trovo che “Wow” sia un disco incredibile, ma la “fissa del momento” è tutta per “Requiem”.

 

A.M.: Secondo te, come reagirà il pubblico dei Verdena?

Emiliano Colasanti

Emiliano Colasanti: Il pubblico dei Verdena è sempre molto attento e super esigente. Spero bene, quindi, sono sicuro che di una cosa saranno contenti: questo libro “somiglia” al loro gruppo preferito. Non cerca di spiegare i Verdena ma ne asseconda i tratti, al centro di tutto c’è sempre la musica. E credo saranno curiosi di scoprire cosa succede quando i “nostri eroi” si rinchiudono nel pollaio per cominciare a comporre nuova musica, i “trucchetti nascosti” dentro le canzoni (non tutti, solo quelli che Alberto aveva voglia di fare scoprire) e anche cose vuol dire fare parte di un gruppo del genere.

 

A.M.: Che cosa ne pensi della pubblicità mediante il booktrailer?

Emiliano Colasanti: È un mezzo interessante, ma non credo faccia al caso di questo libro.

 

Un mondo del tutto differente

A.M.: Come promuoverai il libro? Hai già fissato la data della presentazione ufficiale?

Emiliano Colasanti: Ci stiamo lavorando, sicuramente ne faremo qualcuna.

 

A.M.: Due parole sull’etichetta discografica indipendente 42 Records.

Emiliano Colasanti: È l’hobby che ho sempre sognato e che in realtà è ben più di un hobby, mi porta via un sacco di ore dedicate al sonno ed al resto. Siamo in due a lavorarci, io ed il mio socio Giacomo Fiorenza, anche se ogni tanto ci appoggiamo ad altre strutture. Pubblichiamo i dischi che ci piacciono, senza porci il problema di come verranno accolti dal pubblico. Ma siamo stracontenti quando le cose vanno bene. Ultimamente sta capitando spesso: i dischi di Jacqueries, I Cani e Colapesce sono andati e stanno andando alla grande. Meno male.

 

A.M.: Non farti una domanda ma dammi una risposta.

42 records

Emiliano Colasanti: “Elvis. Any period. The first thing I love is his face and then it’s voice.” (Ho pensato che la non domanda fosse in inglese e che a rispondere sarebbe dovuta essere Lana Del Rey).

 


A.M.:
Ringrazio Emiliano per la disponibilità e vi invito ad approfondire la conoscenza dell’autore in:

http://stereogram.gqitalia.it/

http://www.42records.it/

 

4 pensieri su “Intervista di Alessia Mocci ad Emiliano Colasanti ed al suo “Un mondo del tutto differente: la storia di WOW e dei Verdena”

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