"Dodici passi + due" di Kristalia – recensione a cura di Marzia Carocci
Recensione a “Dodici passi + due”
di Kristalia
A cura di Marzia Carocci
Finalmente una voce nuova, suadente, accattivante, una voce che diventa suono percettibile in un incessante sussurro sensuale e allo stesso tempo diretto e impulsivo.
E’ la voce di Kristalia: un’autrice che indubbiamente ha una grandissima facoltà interpretativa- letteraria, una donna che attraverso la parola, riesce ad esprimere quei concetti che spesso sono difficili e insormontabili , quelle astrazioni complicate sul significato dell’amore , sulla complessività che questo sentimento implica attraverso quel cammino fra l’irrazionalità , l’incertezza, il dubbio e le poche verità.
Durante la lettura del libro, si ha la sensazione di vivere l’emozione e la condizione della protagonista, una donna che attraverso un rapporto sentimentale, arriva ad accettare ciò che non è coerente al suo modo di pensare e di essere, eppure ella accetta qualsiasi compromesso per non ferire, quasi come se, agendo in altro modo, potesse fare male al suo lui; un senso di protezione che la porta quasi a cancellare la propria anima, i propri desideri, la propria volontà.
Kairi, il nome della protagonista, attraverso le proprie esperienze sessuali, si rende conto che ogni volta non è amore, e solamente quando prova il sentimento con Lenny, un uomo indeciso e inaffidabile sente di non poter essere più libera nelle sue scelte, poiché nonostante più volte intenda interrompere questo rapporto disturbato, ammaliante ma discontinuo, qualcosa la fa tornare nei propri passi e continuare la relazione.
La difficoltà maggiore è che anche Lenny resta attratto in modo totale da Kairi e che nonostante la inganni con un’altra donna, non riesce a fare a meno di lei.
Un’attrazione che lacera, consuma, sfibra, un legame che è indissolubile nonostante che la coppia si faccia male e si rinneghi, si allontani e si ritrovi, si desideri e si respinga .
Un libro che diventa riflessione, quesito e “graffio” che scava nell’interiorità, parole che ci faranno riflettere quanto il sentimento dell’amore sia a volte ingestibile , indomabile lasciandoci indifesi e disarmati, semplici umani in balia di un’essenza impalpabile e prepotente quanto l’amore stesso ,dove la volontà a volte non trova spazio e la libertà non riesce a volare.
Un viaggio psicologico dove l’autrice incanta il lettore e lo seduce con una proprietà letteraria ricca di particolari e di dialoghi ben costruiti, di riflessioni e di incisivi osservazioni dove ognuno di noi darà la propria risposta.
Scrittura fluida, sensuale, incisiva, righe che entreranno nella nostra memoria che apriranno ancor di più i dubbi e i quesiti che da secoli si annidano nella mente degli uomini: cosa è in realtà l’amore? forse la vera catena che ci rende vulnerabili e deboli? Certo è che Kristalia, è riuscita in questo viaggio letterario a sorprenderci e a farci leggere dentro!
Marzia Carocci
Ringrazio commossa Marzia Carocci per il bellissimo articolo.
Ho letto e riletto la recensione e ogni volta mi emoziono.
Kristalia
Ringrazio te cara Kristalia per l’emozione che mi hai dato attraverso una lettura ricca di sensazioni e immagini, ,una scrittura priva di assurde retoriche.Attraverso il tuo racconto, ci sono riflesse mille donne e mille situazioni dove ognuna si può trovare e morire e rinascere mille volte. Nel tuo libro regna una fenice… quella fenice dal volo eterno come eterno è l’amore di cui parli, aldilà del bene e del male, della gioia e del dolore. Brava Kris, ti auguro tanto successo perché lo meriti veramente!