“Duecentosei ossa” di Kathy Reichs: il serial killer delle vecchiette

Forse vi è accaduto di vedere la serie televisiva “Bones”, ecco, per chi non lo sapesse quella serie è tratta dai libri di Kathy Reichs e dalla sua protagonista: l’antropologa forense Temperance Brennan.

Duecentosei ossa di Kathy Reichs
Duecentosei ossa di Kathy Reichs

Le differenze fra i libri e la serie riguardano il carattere del personaggio: più chiuso quello televisivo, più aperto quello romanzato.

Il libro Duecentosei ossa ha una parte scritta in corsivo, dove Temperance si risveglia in un luogo oscuro, prigioniera: “Restai così, ripiegata su me stessa, ad ascoltare il ritmo della mia paura.

Scritto in prima persona dalla protagonista, mentre lei è rinchiusa da qualche parte, ricorda il suo ultimo caso: lei e Andrew Ryan, poliziotto nonché ex, erano stati chiamati a Chicago dove avevano portato il cadavere di una donna ritrovato in Quebec.

Qualcuno ha accusato la Brennan di aver mal gestito la situazione. Chi?

In seguito a una telefonata anonima viene mandato un avvocato per verificare il lavoro di Temperance sullo scheletro.

Nel frattempo è stata ospite dai parenti del suo ex marito, col quale ha avuto una figlia; qui una delle ospiti le chiede di controllare la scomparsa di un ragazzo.

Vengono poi ritrovate le ossa di un’anziana donna scomparsa.

Di seguito un altro caso: una donna trovata morta in uno chalet, carbonizzata.

Le indagini portano a credere a un serial killer di donne attempate.

Di tanto in tanto ne Duecentosei ossa ricompare la scrittura in corsivo che ci mostra in modo claustrofobico, la prigionia della donna che, nell’oscurità completa, cerca una via di fuga.

I casi diventano complicati quando una patologa alle prime armi cerca di fare le scarpe alla Brennan, intromettendosi nel suo lavoro e facendole fare la figura dell’incompetente. Prima per delle ossa perse che lei ritroverà. Poi, quando vengono trovate delle ossa datate che potrebbero corrispondere a una famiglia scomparsa tempo prima; la patologa vede qualcosa di così palese, ma che alla Brennan era sfuggito.

Impossibile! Lei così meticolosa, maniacale quasi…

Tra le indagini, i passi falsi, i vari casi che si sommano, la fuga da quella che si scoprirà essere una cripta, il romanzo Duecentosei ossa prende e prosegue in modo chirurgico.

Il modo di scrivere della Reichs è quasi un’autopsia: mette tutti i dati sul tavolo da lavoro e poi, un pezzo per volta, si procede!

Nonostante ci parli in termini tecnici e precisi di quello che accade in una sala autoptica, oppure durante l’esame di ossa, antiche o non; il lettore non si trova sconcertato o in difficoltà. Anzi, è ben comprensibile quanto ci sta mostrando.

Per chi non lo sapesse la Reichs è una antropologa forense che opera in Quebec e insegna all’università di Charlotte in North Carolina.

A un certo punto a Temperance vengono recapitate delle minacce.

Perché?

Una sera il vetro di una finestra di casa viene distrutto. Da chi?

Kathy Reichs citazioni
Kathy Reichs citazioni

Un vicino di casa la tormenta perché non vuole che lei tenga un gatto nell’appartamento. È lui l’individuo che la sta minacciando?

Oppure ha a che fare con qualcuno dell’ambito lavorativo?

Oppure è il tizio che hanno individuato e che pensano possa essere l’omicida delle vecchiette?

Tutto ci viene svelato alla fine: chi, come, cosa.

Per chi se lo chiedesse, duecentosei è il numero di ossa che compone il nostro scheletro.

 

© 2018 Rizzoli

ISBN 978-88-04-78774-7

Pag. 394

€12,90

 

Written by Miriam Ballerini

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