“Gary Cooper ‒ Hollywood stories” diretto da Lyndy Saville: l’eroe americano
“È morto Coop, come faremo adesso?” ‒ John Fitzgerald Kennedy, presidente degli Stati Uniti

Attore fra i più leggendari del cinema americano, Gary Cooper è protagonista di un documentario della serie Hollywood stories che si può vedere in streaming sulla piattaforma Nexo Plus (di Nexo Digital).
Diretto dalla regista Lyndy Saville, il cortometraggio traccia un profilo quanto mai interessante e completo di uno degli attori più amati di Hollywood. Della sua fulgida carriera, con i personaggi da lui interpretati, della sua vita privata, coperta sempre da grande riserbo. Oltre che della professionalità manifestata lungo il corso della sua carriera.
“Non sono sufficienti i muscoli per fare un uomo.”
Nato nel 1901 a Helena (Montana), Gary Cooper è rimasto nella memoria collettiva degli appassionati del cinema come un attore dalle notevoli performance interpretative. Sia per la sua versatilità come per la sua presenza scenica.
Cresciuto in un ambiente rurale a contatto con la natura, fin da giovanissimo ama cavalcare: i cavalli sono una sua grande passione. Abilità di cui si avvantaggerà la sua carriera, interpretando numerosi film western.
Già amante del teatro, si esibisce infatti in spettacoli teatrali durante il periodo scolastico, terminati gli studi si dedica a disegnare fumetti satirici. Passione che lo porterà a Hollywood in cerca di un’occupazione in questo ambito. Grazie alla sua prestanza fisica troverà invece ampio spazio nel mondo del cinema casualmente. Come riportato dalla voce fuori campo del documentario.
Raggiunta Hollywood nel 1925 con il nome di Frank James Cooper, suo nome autentico, prenderà quello d’arte: Gary Cooper. Da prima viene occupato come controfigura, in seguito collabora con i maggiori registi dell’epoca: Frank Capra fra i molti altri.
È nota infatti l’intesa assai proficua che si stabilisce fra Gary Cooper e il regista; ne è esempio la pellicola È arrivata la felicità (1936). Che porterà l’attore alla ribalta di Hollywood come una vera e propria star.
Il pubblico vede in lui l’ideale dell’eroe americano, dotato di coraggio che opera per il bene dei più deboli, grazie a interpretazioni in film quali il celebre Mezzogiorno di fuoco (1952).
D’altra parte è il cinema di quegli anni a identificare attori quali Gary Cooper come l’eroe senza macchia e senza peccato.
Attore, della cui riservatezza ha fatto la cifra della sua personalità, si distingue in breve come un divo accompagnato dalla fama di seduttore. Che sembra però non corrispondergli del tutto, o almeno gli appartiene al periodo precedente il suo matrimonio. In quanto sposerà Sandra Shaw, che gli rimarrà a fianco per oltre 30 anni. Unione, che si va a confermare come una delle più stabili della Hollywood di quegli anni, e i due come una coppia il cui matrimonio è fra i più duraturi del mondo del cinema.
Sebbene l’attore si presenti come un divo dal modo sobrio e riservato, sia nella vita privata come sullo schermo, Gary Cooper trasmette al pubblico emozioni e sentimenti di ampia intensità.
È un protagonista che dà il volto a molti e svariati personaggi, così come vuole la grande stagione del cinema americano.
Da ricordare, che lo scrittore Ernest Hemingway lo considerava l’attore ideale per interpretare le pellicole tratte dai suoi romanzi.
Dopo una carriera cinematografica di prestigio, costellatata da numerosi successi, grazie a film di ampio spessore emotivo, è il 1961 quando dopo una malattia che lo ha perseguitato per oltre un anno si conclude la vita di Gary Cooper.
Muore, lasciando un’ampia eredità alle nuove generazioni; attori, per esempio, del calibro di Harrison Ford e Clint Eastwood che si sono ispirati al suo modo di stare in scena.
Figura di riferimento per gli attori a lui successivi, Gary Cooper ha interpretato con intensa bravura scenica ruoli diversi fra loro, tutti colmi di pathos, con interpretazioni di personaggi duri e inflessibili, ma dall’animo nobile. Diventati veri e propri capolavori dell’epoca. E in seguito pietre miliari della cinematografia.
“Nei film western era concesso baciare i cavalli, ma non baciare la tua donna.” ‒ Gary Cooper
La sua prima nomination agli Oscar gli arriva nel 1929 con il film Il cacciatore del Missouri.
A seguire, si ricorda la struggente pellicola Addio alle armi (1932) tratta dal celebre romanzo di Ernest Hemingway.
Il film che gli ha assegnato 2 premi Oscar riconoscendogli il ruolo di miglior attore è Sergente York (1941). Tratto dalla storia vera del sergente Alvin York, racconta le vicende di un eroe guerra che ha partecipato alla Prima guerra mondiale.
Per chi suona la campana (1943) è un’intramontabile pellicola ispirata al romanzo di Ernest Hemingway, ambientata in Spagna durante la guerra civile.
Maschere e pugnali (1946), film di spionaggio ambientato durante la guerra, è manifestazione della abilità interpretativa di Cooper.
Duello al sole (1946) western epico che si sviluppa grazie a una storia d’amore e insieme di rivalità.
Ne L’uomo del west (1958) un ex fuorilegge cerca la redenzione dopo aver commesso diversi delitti.
Vera cruz (1952) racconta le avventure di un pistolero durante la rivoluzione messicana.
Il più grande spettacolo del mondo (1952) è film che promuove l’attività circense.
Sono poi altre, tutte memorabili, le rappresentazioni filmiche portate sullo schermo da uno dei più talentuosi attori di Hollywood. A cui non sono stati lesinati premi e riconoscimenti, sia del pubblico sia della critica.

Il documentario, estremamente esaustivo, ha il pregio di far conoscere, anche ad un pubblico poco appassionato di film d’epoca, un attore che ha contribuito a fare del cinema hollywoodiano un cinema senza tempo. Ed è grazie anche ai commenti degli interventi di coloro che hanno descritto il mitico attore, che il cinema si fa anche veicolo culturale di valore.
E non soltanto motivo di svago grazie a film, nonostante li si possa definire datati, sono comunque significativi e intramontabili.
Film che hanno fatto di Gary Cooper un’icona del cinema classico, in virtù anche del suo essere un attore per ogni stagione, come ben evidenziato dal documentario.
“Sono famoso in tutto il mondo, ovunque vada trovo gente che mi vuole bene perché ho saputo dare gioia e allegria grazie alla mia recitazione.” ‒ Gary Cooper
Written by Carolina Colombi
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