“Oltre la vita” di Mario Fontana: una risposta a tante domande sui nostri amici a quattro zampe

In latino la parola animal – che significa ‘essere vivente’ in senso lato ma anche ‘animale esibisce la radice di “anima”. Quindi, per una sorta di sillogismo, l’animale sarebbe un essere vivente dotato di anima.

Oltre la vita - Photo by Tiziana Topa
Oltre la vita – Photo by Tiziana Topa

Nel suo breve ma intenso saggio Oltre la vita perché ci rivedremo ancora (Teaser LAB Editore, 2019, pp. 157), il giornalista Mario Fontana, direttore di «Misteri», periodico che si occupa di paranormale, cerca di dare una risposta a tante domande sui nostri amici a quattro zampe.

Essi hanno pensieri e coscienza? Possiedono un’anima? Se così fosse, potrebbero reincarnarsi? E, una volta che li abbiamo perduti, li rivedremo un giorno da qualche parte?

Il libretto di Fontana prende le mosse da un evento che ha turbato l’autore, cioè la morte dell’amato golden retriever Mambo. Questo episodio ha spinto Fontana a interrogarsi su cosa possa succedere agli animali dopo la loro scomparsa.

Essi hanno una vita più breve di quella degli esseri umani che, necessariamente, si trovano a sperimentare la mancanza del loro amico peloso. Una mancanza che lascia un profondo vuoto in chi lo ha amato e considerato un membro della famiglia. D’altra parte, uno studio ha dimostrato che, per la maggior parte della gente, la morte di un animale domestico è assimilabile alla perdita di una persona cara.

La perdita di un cane può anche alterare seriamente la routine quotidiana del proprietario, molto più che se avesse perso un parente o un amico.”

Come rispondono le varie religioni alla questione dell’anima degli animali? Quelle occidentali restano prudentemente vaghe mentre quelle orientali affermano che tutte le creature viventi di questo mondo la possiedono perché esse sono “entità spirituali soggette al ciclo del karma e della reincarnazione.”

Grazie al legame di amore che li ha uniti, l’animale può comunicare con il proprio umano da un’altra dimensione e inviargli segni e messaggi per consolarlo e proteggerlo. Cani e gatti hanno la capacità di percepire e vedere quello che noi uomini non possiamo percepire né vedere, hanno uno sviluppato “senso per l’aldilà” e questo permette loro di metterci in guardia da eventuali pericoli. Sono molte le testimonianze che parlano di animali i quali hanno salvato i proprietari da presenze maligne, così come numerose sono le persone che hanno avuto prova della reincarnazione del proprio peloso. Gli animali, soprattutto i gatti, sono capaci di assorbire energie negative e purificare la casa di chi li ospita.

Oltre a un excursus tra le varie confessioni religiose, nel libretto di Fontana trovano ampio spazio testimonianze e racconti pubblicati con dei post sulla pagina social di «Misteri» che ci informano di fatti apparentemente inspiegabili i cui protagonisti sono gli animali domestici.

Mario Fontana
Mario Fontana

L’amore di Fontana per questi esserini si avverte dalla grazia struggente con cui si esprime. La sua penna trasuda affetto; possiamo immaginarlo sorridere di dolcezza mentre scrive, accarezzare con gli occhi il suo Mambo, sempre vivo nel ricordo, e tutti gli altri pelosi di cui ci narra le vicende.

Sono anime innocenti, non devono scegliere tra giusto e sbagliato, seguono il loro istinto e la loro natura pura e genuina […]. Vivono e muoiono completamente autentici, proprio come sono stati creati dal divino.”

I paragrafi sono brevi, essenziali ma efficaci e vanno dritto al cuore delle tematiche affrontate. Il testo è corredato dai disegni di Patrizia Piccinini che ben si legano alla tenerezza della prosa di Fontana, la quale pure ha un intento “scientifico” e didascalico.

Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali” dice Immanuel Kant.

Chi li ama sa che essi ci ricambiano senza riserve, non importa se siamo belli o brutti, ricchi o poveri – ché anzi la vera ricchezza è averli accanto. E a chi non li ama Fontana lancia un monito: non maltrattateli, non lasciateli soli, altrimenti dopo la morte – così vuole la leggenda – non potranno attraversare il Ponte dell’Arcobaleno per giungere nel luogo dove finalmente torneranno forti, sani e giovani. Perché questi “angeli a quattro zampe” meritano di essere felici per sempre.

 

Written by Tiziana Topa

 

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