“L’annusatrice di libri” di Desy Icardi: tra grandi misteri della letteratura e folle amore per i libri

“Cosa le stava succedendo? Per la prima volta dopo mesi aveva letto, su quello non c’erano dubbi, ma le parole che le erano sgusciate dalle labbra non erano penetrate nella sua mente passando per gli occhi. Il primo istinto fu quello di parlarne con qualcuno, e Luisella era proprio lì di fronte a lei, gentile e sorridente. Ma una strana sensazione l’attraversò: doveva tacere!”

L’annusatrice di libri

Agli occhi di un lettore con la L maiuscola un titolo del genere non può non essere foriero di alte aspettative.

Chi di noi lettori non annusa i propri libri (e non solo), cogliendo le varie sfumature olfattive della carta, della tinta, della copertina. E se oltre a sentirne il profumo attraverso le narici riusciste anche a sentire la storia che quel libro racchiude? Interessante, vero?

È quanto accade alla quattordicenne Adelina nel 1957, mandata dai genitori a Torino, a casa della zia Amalia, per completare gli studi. Al paese c’erano troppe distrazioni e un ragazzo, secondo i genitori non adatto a lei, che le girava attorno.

A scuola però viene presa in giro, abiti e i modi di fare sono quelli della campagna e inoltre non riesce più a ricordare ciò che studia né a leggere come una volta. Non capisce cosa le accade fino a quando si rende conto di aver ricevuto in dono incredibile: riesce a leggere non con gli occhi ma con l’olfatto.

È incredibile e ora riesce anche nuovamente a studiare, va bene a scuola e ha una nuova amica, Luisella. Sarà il padre di quest’ultima a mettere Adelina nei guai, trascinandola nella questione del celebre e indecifrabile manoscritto Voynich. In parallelo riviviamo la storia di Amalia nel varietà degli anni Trenta, un mondo scintillante ma non privo di trappole.

La parola perfetta per definire “L’annusatrice di libri”? Affascinante. Il classico esempio di libro che una volta finito continua a rimanere in testa per giorni e giorni.

Nonostante sia trascorsa una settimana da quando l’ho terminato ancora ci penso e non so esattamente perché. O meglio, sì che lo so. Il motivo è che è un libro sui libri ma è anche la storia di Adelina, di Amalia e di Luisella. E anche di Kelley che nella sua biblioteca sotterranea tanto ricorda le atmosfere de “Il nome della rosa” di Eco.

Quando non era impegnato con le lezioni, Kelley poteva dedicarsi all’attività che più lo appassionava e alla quale aveva dedicato buona parte della sua esistenza: lo studio dei testi antichi e, in particolare, di codici cifrati.

Impossibile non innamorarsi di questo libro, con tutti quei rimandi letterari, con quelle atmosfere magiche ed attraenti che viaggiano in parallelo tra segreti alchemici (basti pensare a Rodolfo II con il suo Vicolo d’Oro di Praga e i tentativi di trasformazione dei metalli in oro) e teatro di varietà.

Ora che aveva ripassato la lezione per il giorno seguente, Adelina non poté fare a meno di soffermarsi a riflettere si quanto le stava accadendo: leggere con il naso era forse una sorta di magia?

Desy Icardi

L’annusatrice di libri” (Fazi, 28 febbraio 2019), ultima pubblicazione di Desy Icardi (torinese, formatrice aziendale, attrice, copywriter, cabarettista e autrice di testi teatrali comici; dal 2013 cura il blog “Patataridens”, espressamente dedicato alla comicità al femminile) mostra l’importanza dei libri, ieri come oggi, la loro onestà incondizionata e il potere che questi rivestono, nel bene e nel male e a seconda dei differenti punti di vista.

Nei libri doveva celarsi il segreto della loro distinzione e superiorità, o almeno in parte. Quei bei giovani, che camminavano fieri e ben vestiti verso un futuro roseo, avevano alle spalle, evidentemente, delle famiglie facoltose che li aveva abituati sin da piccoli a sfogliare le pagine dei libri, proprio come i suoi genitori avevano abituato lei alla zappa.”

L’annusatrice di libri” è anche una bellissima storia di amicizia ed è dotato di quell’ironia intelligente e divertente che rende un libro ancora più piacevole e coinvolgente.

 

Written by Rebecca Mais

 

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