“Muschi Alti” di Daniela Capobianco: un romanzo di rinascita al sapore di David Grossman
Biagio vorrebbe scrivere un libro: ha iniziato alla grande, ma ora ha il famoso blocco dello scrittore. Non sa come risolverlo, allora decide di andare una settimana in Toscana. Parte la mattina presto e viaggia.

Si ferma in un autogrill, beve un caffè e… vede lei. O meglio… lui. Una donna, di schiena, cinge in mano il romanzo di Grossman, “Che tu sia per me il coltello.”
È il suo libro preferito e quella donna di schiena è meravigliosa. È chiaramente un segno del destino! Ma…
Nel frattempo Valter, un impiegato allo sportello di una banca, decide che ha bisogno di una vacanza. Prende quindici giorni, rinnovabili a trenta. Non avvisa la famiglia, parte e basta. Per andare dove, non lo sa, ma si farà ispirare dal viaggio.
In autogrill incontra Merlo, un impiegato delle pompe funebri, al quale si accoda con il pretesto di essere diretto proprio al funerale che il Merlo deve organizzare. Il viaggio procede per il meglio, ma…
Adelaide lavora al banco del pesce di sua nonna. Torinese fino al midollo, non sopporta chi definisce Torino come “la città a 150 km da Milano.” È fidanzata da diverso tempo con un uomo del quale è molto innamorata. Divorziata, ma ora felicemente accompagnata, decide di prendere una pausa da tutto.
Il suo fidanzato, infatti, inizia a pensare che a trentacinque anni sarebbe anche ora di avere un bambino. Ma Adelaide non sa, non è convinta. Allora parte, nella speranza che una vacanza la aiuti. Ma…
Flora è una bergamasca doc, firmata dalla testa ai piedi e con il profumo Chanel tra i capelli. Proveniente dall’aeroporto di Parigi, ovviamente. Cambia fidanzato come cambia scarpe, ma è fedelissima alla sua Eleonora, la sua “unghiaiola” di fiducia.
Frequenta Amedeo, un medico molto rinomato e un gran brav’uomo, con il quale decide di partire alla volta di Roma per un’esclusivissima chirurgia plastica. O un trattamento miracoloso. Insomma, qualcosa di ha disperatamente bisogno e che non vuole assolutamente perdersi. Ma…
Giovanni è un giocatore d’azzardo. Calippo, il suo amico avvocato, si offre di aiutarlo a risolvere la disputa con il casinò: infatti Giovanni avrebbe fatto jackpot alle slot, ma il personale del casinò ha deciso di non pagarli la vincita, sotto il pretesto che la slot fosse guasta. Giovanni, in sella all’amore della sua vita, la sua moto, parte alla volta della Toscana, diretto verso il maniero di Calippo. È felice di avere un amico come lui, uno che lo aiuterà con le sue beghe. Ma…

La signora Iole è la proprietaria di Muschi Alti, un agriturismo toscano dove va solo chi è alla ricerca di una vera pausa: niente campo per i telefoni, cibo sano e cucinato come si deve, una marea di vigne intorno.
La signora Iole lavora con i figli, Gilberto e Edilberto, e gestisce Muschi Alti. Ed è proprio lì che la combriccola si ritroverà: proprio nell’agriturismo.
“Muschi Alti” è un romanzo di Daniela Capobianco, edito da Clown Bianco Edizioni. È la storia di pochi giorni in Toscana, di amori finiti e di avventure da vivere.
È un’ode alla solitudine, o alla ricerca della solitudine, che culmina sempre in qualcosa di inaspettato. È un romanzo di rinascita, disimpegnato e culminante in un finale a sorpresa. Ovviamente al sapore di David Grossman.
Written by Giulia Mastrantoni
Un pensiero su ““Muschi Alti” di Daniela Capobianco: un romanzo di rinascita al sapore di David Grossman”