“Un altro Orfeo” di Patrizia Palese: la decisione come momento chiave dell’esistenza

Patrizia Palese, nata a Roma nel 1954, dopo il diploma classico inizia a lavorare e intraprende gli studi universitari, abbandonati poi in seguito al matrimonio. Dal Ministero Poste e Telecomunicazioni passa al Ministero della Difesa sino al 2008, anno in cui decide di dedicarsi in modo esclusivo alla sua passione per la scrittura.

Un altro Orfeo

La Palese è donna creativa a tutto campo: scrive per Teatro, Cinema, Televisione, oltre a commedie musicali, fiabe, poesie e racconti.

Nel 2006 pubblica Come Orfeo, suo primo romanzo lungo, poi in poesia compone tre canzonieri: La trama e l’ordito, Lilith, Fra mare e cielo. Negli ultimi anni importanti soddisfazioni le arrivano dal mondo teatrale col successo di tre importanti sue opere: Diritto di recesso, Caterina donna d’amore, La nonna diceva sempre.

Un altro Orfeo, nuova edizione del romanzo del 2006, è pubblicato da Youcanprint a giugno 2017 e si presenta fin dalle prime pagine come opera di piacevole e agile lettura, grazie a una scrittura nitida, chiara e diretta.

Certo emerge la capacità, affinata attraverso la stesura delle opere teatrali, di delineare in modo preciso e vivo personaggi e ambienti.

A partire da una trama tutto sommato semplice, si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un delizioso quanto naturale gioco di incastri, di scatole cinesi dove i personaggi principali del nucleo narrativo di base, Laura e Giulio, sono scandagliati via via sempre più in profondità, mentre sono circondati nel volgersi della narrazione da tanti personaggi coprotagonisti e secondari altrettanto ben definiti.

L’analisi psicologica, incentrata su aspetti che toccano le differenze socio-economiche, culturali, d’indole, i diversi approcci alla vita e alle sue problematiche, rende viva la vicenda centrale, la storia di una coppia  che trova la casa dei sogni (di lei) punto d’arrivo e di partenza per raggiungere stabilità e iniziare una nuova vita insieme in un “nido d’amore”.

I dubbi, le paure, le titubanze, le debolezze di Giulio di fronte a una situazione nuova e singolare, cui si aggiunge la comparsa di una giovane donna misteriosa, Laura, precedente abitante della dimora acquistata dalla coppia, sono arricchiti dall’intrecciarsi delle vicissitudini degli altri personaggi (Francesco, il migliore amico del protagonista, in primis) così diversi, ma che contribuiscono a creare un quadro psicoemotivo ricomposto e unitario dell’umano genere. Infatti in un certo senso i personaggi paiono integrarsi e compenetrarsi, quasi fossero carte volate via in disordine, ma appartenenti a uno stesso mazzo.

Notevole l’abilità di Patrizia Palese nel descrivere piccoli angoli nascosti di realtà urbane, con insospettabili colori e odori, tanto da suscitare nel lettore la corrispondente sensazione visiva e olfattiva, nel giardino fiorito della casa dei mandarini, nel piccolo angolo di borgata tra il profumo del pane, dei salumi (…) smorzati dalla fragranza degli agrumi e da cespi di basilico fresco (…)

Patrizia Palese

Vicende umanissime quelle narrate dall’autrice, sentimenti e pensieri così universali da rendere quasi automatica e naturale l’immedesimazione ora nell’uno ora nell’altro personaggio.

Umane debolezze e umani pregi, con l’Amore, nelle sue variazioni, sfumature e gradazioni a fare da motore alle vicende, mentre la difficoltà di Giulio, e dell’Uomo in genere, sta spesso nel decidere di sé e, come conseguenza, per sé e per chi gli sta accanto.

Il decidere come momento supremo di un Io libero e pensante, che ha il coraggio e la forza di compiere un salto lontano dalla sicurezza più semplice e a portata di mano, lontano da un’esistenza inautentica, questo è il momento discriminante e più alto della storia dal valore così profondo e ampio che Patrizia Palese ha saputo donare ai lettori come spunto di riflessione.

 

Written by Katia Debora Melis

 

 

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