Il Glass Bridge in Cina: la più lunga passerella di vetro al mondo sospesa nel vuoto

È davvero da brividi, anche solo guardare le immagini. Specialmente per chi soffre di acrofobia o kenofobia, ovvero rispettivamente di paura dell’altezza e del vuoto. Ma, si sa, l’essere umano è curioso per natura e guai se così non fosse. Quindi questa “attrazione”, inaugurata il 24 settembre 2015, invoglia le visite di numerosi turisti.

Glass Bridge in Cina

Della serie: come farsi del male da soli. Perché se è vero che per alcuni impavidi la passeggiata su una lastra trasparente, a strapiombo sul vuoto, possa essere un sano divertimento appena scalfito dall’adrenalina che sale, per altri può invece rivelarsi un vero e proprio trauma.

Il disagio può essere tale, da invalidare completamente la camminata e dover fare ricorso ad un intervento esterno di tipo medico.

Sto parlando del “Glass Bridge”, letteralmente “ponte di vetro”, una struttura lunga circa 300 metri, che ha la particolarità di essere sospesa ad un’altezza di circa 180 metri da terra. Considerato anche come “terrore dei turisti”, è la più lunga passerella di vetro presente al mondo.

Il ponte si trova sullo Yuntai, montagna situata all’interno del Shiniuzhai Geopark, nella provincia cinese dello Hunan, e propone un percorso che incute terrore allo stato puro. È formato da pannelli che comprendono tre lastre di vetro sovrapposte, ciascuna in grado di sostenere nel complesso 800 kg di peso.

Il Glass Bridge in Cina

Sono anche giunte notizie di lastre che abbiano presentato qualche piccola incrinatura, ma tutto si è risolto nel migliore dei modi e senza incidenti, poiché la struttura è fatta per contenere gli urti.

Per quanto, l’incidente sia di per sé sufficiente a far venire un attacco di cuore agli sventurati turisti che si trovassero a transitare.

Le lastre sono 25 volte più resistenti di quelle di una normale finestra, e si deve notare che sono sovrapposte.

Più volte i costruttori hanno invitato i membri degli enti attenzionati a prendere il ponte a martellate, per constatarne la resistenza.

Ebbene, in effetti, il fabbricato resiste.

Glass Bridge - Cina

I lavori, al fine di costruire questo “ponte della paura”, sono iniziati nel 2014. In precedenza, vi era un cavalcavia di legno ad unire due montagne.

Molti turisti si sono quindi cimentati nell’impresa di attraversare questo vero e proprio “mostro” del buonsenso, ma sono pochi quelli che riescono ad arrivare dall’altra parte. In tanti, come dicevamo, si paralizzano e cadono in ginocchio dopo aver compiuto appena pochi passi.

Bisogna insomma essere una sorta di “eroe” per accettare la sfida, perché all’intuito non la si fa, e la mente si pone in allerta, cosciente del pericolo.

Una vera e propria sfida. A ritmo di selfie, che l’uomo renderà talvolta più audaci. Perché dagli albori egli intende superare i propri limiti, cimentandosi in avventure sempre più estreme.

Glass Bridge _ Cina

E il pensiero va a tutti quei giovani che sono morti, in questa folle estate 2016, gettandosi nel vuoto con la loro tuta alare. Qualcosa evidentemente non ha funzionato, e sono periti in diretta, mentre giravano l’ennesimo filmato da postare su You Tube.

Il pericolo ci pone in intimità con noi stessi, ci dà modo di comprendere quanto, in realtà, ci si possa spingere. Sebbene, anche morire facendo ciò che si ama, rappresenti un peccato ed uno spreco.

Gli elementi per valutare ora li avete.

Doveste mai capitare in Cina, andreste a fare questa prova di coraggio?

Attendo numerose le vostre risposte e vi saluto, affascinata dall’ingegno e dal coraggio dell’uomo. Quello, sempre.

 

Written by Cristina Biolcati

 

 

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