Addio a Peter O’Tool, l’indimenticabile Lawrence d’Arabia

Era uno degli ultimi grandi attori del millenovecento ma la malattia si è portato via il grande Peter O’Tool che di anni ne aveva da poco compiuti ottantuno.

Nato il 2 agosto 1932 a Connemara, Irlanda, Peter Seamus O’Toole è morto a Londra il 14 dicembre 2013.

O’ Tool crebbe a Leeds, In Inghilterra e all’età di 17 anni debutto come attore al Teatro Civico di Leeds. Grazie a questa esperienza ebbe l’opportunità di entrare alla prestigiosa Royal Academy of Dramatic Arts ed alcuni anni dopo si unì alla compagnia dell’Old Vic di Bristol con la quale recitò numerosi lavori celebri, fra i quali le opere di Shakespeare. La sua passione per l’autore inglese era così grande da averlo portato ad imparare a memoria tutti i 154 sonetti Shakespeariani.

La prima esperienza cinematografica risale al 1960 con “Il ragazzo rapito” e due anni dopo la sua carriera fece un salto che lo portò tra le stelle del cinema grazie all’interpretazione del personaggio Thomas Edward Lawrence nel film “Lawrence d’Arabia”, di David Lean, film che ottenne l’Oscar come miglior film, mentre l’Oscar per il miglior interprete gli venne scippato dal Gregory Peck che quell’anno recitò la parte dell’avvocato Atticus Finch ne “Il buio oltre la siepe”.

Gli anni successivi sono ricchi di interpretazioni in diversi film e solamente nel 2012 l’attore irlandese dichiarò di aver deciso di abbandonare la carriera cinematografica.

Peter O’Tool mantiene il primato del maggior numero di nomination all’Oscar come miglior attore protagonista, ben otto, senza averlo però mai vinto. L’ultima nomination è stata quella del 2007 per la sua interpretazione nel film “Venus” diretto da Roger Michell.

Nel 2003 l’Accademia decise di dargli un riconoscimento alla carriera ma lei decise di presenziare alla cerimonia solamente per via dell’insistenza dei figli tanto che dichiarò ad un’intervista scherzosamente: «Mi dicono che sia una cosa importante da fare».

La vita del noto attore è stata attraversata quasi per intero dall’esperienza negativa con l’alcool tanto da influire sulle sue relazioni d’amore e sulla stessa carriera nel mondo del cinema, oltre che sulla sua salute.

È stato sposato a Sian Phillips ma i due divorziarono nel 1979, dopo aver avuto due figli. Dopo questa ebbe una lunga relazione con la modella Karen Brown dalla quale ha avuto un figlio.

Tra i film più noti si ricordano “Becket e il suo re”, “Il Leone d’Inverno”, “Goodbye Mr. Chips”, “La Classe Dirigente”, “L’Ospite d’Onore”, “Venus”, “Ciao Pussycat”, “Come rubare un milione di dollari e vivere felici”, “L’ultimo sipario”, “James Bond 007 – Casino Royale”, “L’ultimo imperatore” e “Troy”. Un ultimo suo lavoro cinematografico, “The Whole World at Our Feet” risulta essere ancora inedito.

Nei prossimi giorni si terranno i funerale e secondo le parole dei figli il padre verrà ricordato con tanta allegria e con canzoni, proprio come lui desiderava.

 

Written by Rebecca Mais

 

 

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