“Diversamente, Come?”, nuovo album dei Nadàr Solo – recensione di Emiliano Cocco
“Diversamente, Come?”… dalla domanda del titolo si passa ai fatti concreti contenuti in queste 11 perle di rock alternativo italiano. Un album che segna una maggiore consapevolezza e padronanza dei propri mezzi raggiunta investendo tempo e sudore, e di conseguenza, raggiungendo un livello qualitativo più alto.
Il gruppo Nadàr Solo non ha risparmiato energie trascorrendo gli ultimi due/tre anni suonando in diversi palchi in giro per la penisola per promuovere il precedente “Un Piano Per Fuggire” e reclutando tra le proprie fila un batterista dinamico e versatile come Alessio Sanfilippo.
L’impegno come gruppo di supporto al cantautore piemontese Daniele Celona per la registrazione del suo debutto discografico e partecipando al relativo tour. Vanno ricordate le collaborazioni dei singoli membri del gruppo con altri artisti: Federico Puttilli con il progetto Galapaghost e l’attività di scrittore di Matteo De Simone reduce dal tour dei reading per la promozione del suo secondo romanzo “Denti Guasti” insieme a Daniele Celona(che ha curato la parte musicale) e Pierpaolo Capovilla.
Uno dei brani che rappresenta significativamente la crescita avvenuta all’interno del gruppo è Il Vento; il brano viene presentato come singolo apripista di cui è stato girato il relativo video in compagnia de Il Teatro degli Orrori e vede la partecipazione del cantante Pierpaolo Capovilla nella stesura del brano insieme a Matteo De Simone.
La collaborazione è nata dall’amicizia che lega i due artisti dopo aver condiviso il tour di reading ed alcune date concertistiche dove i due gruppi si sono avvicendati sul palco. In Perso si avvalgono della collaborazione dei corregionali Gigi Giancursi ed Elena Diana dei Perturbazione per l’arrangiamento e l’esecuzione del Violoncello.
Come già detto in apertura, il trio torinese arriva al traguardo del terzo album dopo le buone premesse dei precedenti lavori e dimostra di avere le idee chiare in costante crescita e stavolta alza il tiro.
Il suono si spinge oltre ed osa maggiormente nel variare stilemi per rendere il proprio sound più eterogeneo cercando di mantenere comunque una coesione che renda i brani legati tra loro. L’album affronta il tema ricorrente dell’abbandono e della perdita, scorci di vissuto lasciati in sospeso ed occasioni perse si addensano nei testi firmati da Matteo De Simone e Federico Puttilli che si alternano nella scrittura.
I ricordi appaiono come degli squarci che lacerano interiormente, allontanare il senso di mancanza diventa necessità, alleviare il peso per non finire schiacciati dal fardello che alle volte rende vacua l’esistenza per le sue intermittenze. Tra Le Piume , Le Case Senza Le Porte e L’ Abbandono sono alcuni esempi significativi che dimostrano la qualità del nuovo corso intrapreso dal gruppo che con I Tuoi Orecchini, eseguita spesso durante la fine di alcuni concerti e posta in chiusura con questa nuova veste all’interno del disco, si congeda guidandoci fino al confine estremo.
Nadar Solo
Matteo De Simone: Voce,Basso
Federico Puttilli: Chitarra
Alessio Sanfilippo: Batteria
Discografia
Nadar Solo 2007
Un Piano Per Fuggire 2010
Diversamente, Come? 2013
Written by Emiliano Cocco
Tracklist
1. Non conto gli anni
2. Tra le piume
3. Il vento (Feat. Il Teatro Degli Orrori)
4. La ballata del giorno dopo
5. L’abbandono
6. Le case senza le porte
7. Quel sabato mattina
8. Maggio giugno luglio
9. Le ali
10. Perso
11. I tuoi orecchini
Info
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