“La Befana” poesia di Guido Gozzano: sogna dolci e balocchi

Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “La Befana” di Guido Gozzano ed una breve biografia del poeta torinese.

“La Befana”

Buona Epifania
Buona Epifania

Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.

Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino

alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.

Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.

Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi

degli angeli festanti
ne’ lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita
son la vision sentita

nel loro piccolo cuore
ignaro del dolore.

***

Guido Gozzano poesie La Befana
Guido Gozzano poesie La Befana

Guido Gustavo Gozzano nasce a Torino il 19 dicembre del 1883 ivi muore il 9 agosto 1916.

Poeta italiano, il suo nome è spesso associato alla corrente letteraria post-decadente del crepuscolarismo.

Nato da una famiglia benestante di Agliè Canavese, inizialmente si dedicò alla poesia nell’emulazione di D’Annunzio e del suo mito del dandy.

Successivamente, la scoperta delle liriche di Giovanni Pascoli lo avvicinò alla cerchia di poeti intimisti che sarebbero stati poi denominati “crepuscolari“, accomunati dall’attenzione per “le buone cose di pessimo gusto”, con qualche accenno estetizzante, il “ciarpame reietto, così caro alla mia Musa“, come le definì ironicamente lui stesso.

Morì a soli 32 anni, a causa della tubercolosi che lo affliggeva.

 

 Alcune citazioni di Guido Gozzano:

“Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l’amore –
che importa? Giunge al cuore il buono odor dei boschi.”

“I paradisi perduti sono fatti di banalità ritrovate dalla gente sbagliata.”

“Donna: mistero senza fine bello!”

“la mente faticata dalle pagine,
il cuore devastato dall’indagine
sente la voce delle cose prime.”

“Nulla s’acquista e nulla va distrutto:
o eternità dei secoli futuri!”

 

4 pensieri su ““La Befana” poesia di Guido Gozzano: sogna dolci e balocchi

  1. Guido Gozzano scrittore crepuscolare. Ombretta sdegnosa del Mississipì….
    I suoi scritto hanno un sapore di cose buone, antiche, genuine. Come si fa a non amarlo?

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