Resoconto del concerto live dei LNRipley, Bologna

16 novembre 2012, gli LNRipley scelgono Bologna per aprire la seconda parte del loro tour 2012, dopo un’estate che li ha visti impegnati in diverse date (comprensive di importanti festival).

 

Continua così la promozione del loro nuovo lavoro, Bluroom Box 1, a cui seguirà una seconda, Box 2, nei primi mesi del 2013, che vedrà la collaborazione dei fans, impegnati sul testo di una canzone. Il TPO ha fatto da sfondo a quella che assieme agli Aucan Dj/Vj set e Niveau Zero, che li hanno accompagnati, è stata una serata all’insegna dei bassi.

Iniziato il live, con l’ora accademica di ritardo, quello che all’apparenza sembrava un capannone semisgombro, si riempie di persone che iniziano piano piano a diventare parte integrante dello spettacolo.

Un muro di casse ad altezza uomo, posizionate lungo tutto il sottopalco, inizia a vibrare, catapultando a pieno il pubblico nel mondo parallelo della bass music. Sonorità evolute rispetto al passato, concepite in seguito a costanti ricerche che li portano a sperimentare.

Collante del tutto: gli strumenti musicali. I puristi del genere, che sempre hanno storto il naso su questo filone creativo, non sono mancati.

«Nulla di innovativo», quindi. La scuola australiana ci ha già catapultati in questo nuovo mondo, fatto di concerti (più che dj set), che “sporcano” le sonorità elettroniche con richiami punk e rock.

Quello che si crea, per quanto si possano criticare, è invece un qualcosa che va oltre il concetto di mash-up e mix di generi. Viene creato un vero e proprio stile che viaggia da sé, in cui il passato apprende dal presente, diventando l’evoluzione musicale più sana.

Partendo da questo presupposto gli LNRipley arrivano sullo stage portando tutta l’energia di una rock band e allo stesso tempo tutta la carica dei migliori producer.

Si passa dall’headbanging al ballo al pogo come se non ci fosse la minima distinzione di stile, e il tutto avviene nel modo più naturale possibile. L’istintiva capacità di Victor (leader del gruppo) di tenere il palco è eccezionale.

Movimenti convulsi, balli, salti e un bagno tra la folla che, durante A.D/D.A., è diventata parte dello spettacolo.

E proprio per ribadire l’importanza che hanno per loro i fans hanno deciso di regalare, ad ogni live, le tracce del loro ultimo album a chi si fosse presentato al banchetto del merchandising con una chiavetta usb.

Non sono mancati richiami alle influenze musicali, dalla loro famosa cover Killing in the Name dei RATM (con cui hanno concluso il live) a Song 2 dei Blur.

Il tutto plasmato a loro immagine e somiglianza, con pulsazioni elettroniche che portavano ad una presa di coscienza confortante: la musica italiana non è finita.

 

Written by Gianluca Iarlori aka Wolfgang Jalog

 Photo by Gianluca Iarlori aka Wolfgang Jalog

 

 

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