Intervista di Pietro De Bonis a Sabrina Grementieri ed al suo “Una seconda occasione”

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“Viviamo in due mondi così diversi… è incredibile che ci siamo incontrati.” “Ma non impossibile, come vedi!” “Ian, ci conosciamo da un mese…” “Tre mesi, tesoro. Un mese è da quando posso metterti liberamente le mani addosso!” “Stasera sei davvero divertente, vedo.” “Sono preoccupato su dove vuoi andare a parare con tutte queste domande, invece… Pensi di arrivarci prima di domani?” “Che carino che sei! Io sono giorni che sopporto i tuoi lamenti, e tu non hai pazienza un minuto?!” “Ok, mi arrendo!”

“Sono nata a Imola 40 anni fa. Mi sono diplomata in lingue e laureata in scienze politiche ind. internazionale. Non ho mai avuto le idee chiare su cosa fare da grande: quando mi sono iscritta a lingue volevo entrare in diplomazia, poi ho scoperto che sono caratterialmente tutto fuorché diplomatica, ed ho lasciato perdere. Ho fatto mille lavori, dalla campagna al commerciale estero, dall’operaia alla negoziante (ho avuto per otto anni un negozio di articoli di artigianato estero e complementi d’arredo, ed è il lavoro che mi è durato di più!). Nel frattempo sono diventata moglie e madre e ancora, come direbbe mia madre, non ho messo la testa a posto.

Tre però sono le costanti che mi hanno accompagnato in tutti questi anni: la mia passione per i viaggi, per la lettura e per la scrittura. Ho un armadio pieno di agende scritte a matita con racconti iniziati e spesso non finiti, che ora riguardo col timore che la matita pian piano si scolorisca.

Durante l’ultimo mese della mia seconda gravidanza, costretta al riposo dalle mie dimensioni, ho cercato l’evasione nella scrittura, ed è nato questo libro.”

“A volte, la vita offre una seconda occasione per amare, per essere felici: basta crederci e non avere paura, anche se non mancano mai gli ostacoli. Greta, una giovane donna ventottenne, esce da un’esperienza dolorosa che continua a portarsi nel cuore, tuttavia non si lascia abbattere: lavora per non rinunciare alla casa dei suoi sogni, fa progetti professionali, per mettere a frutto la sua laurea in psicologia e, al contempo, la sua passione per i cavalli, ed aspetta la sua seconda occasione. Anche Ian, un noto attore, ormai over 50, cerca una nuova possibilità, dopo la morte della moglie e una vita con pochi punti di riferimento, ma soprattutto vuole ricostruire il rapporto con Kevin, il figlio adolescente. I rapporti umani, però, non sono mai facili, e la vita è piena di insidie.”

Questo romanzo “Una seconda occasione” (EEE-Edizioni Esordienti E-book), ambientato in Maremma, è il suo libro d’esordio.

 

P.D.B.: Ciao Sabrina! Hai deciso finalmente cosa fare da grande?

Sabrina Grementieri: Buongiorno a te! Non è facile dare una risposta a questa domanda, se consideri che ho sempre mille idee, progetti, desideri. Con la pubblicazione di questo mio libro, ho realizzato il mio sogno nel cassetto. Se potrò continuare a scrivere e a seguire la mia famiglia, direi che posso ritenermi molto soddisfatta.

 

P.D.B.:  Hai studiato un anno in Germania, dando poi una volta tornata in Italia una tesi sui campi di concentramento, com’è questa scelta?

Sabrina Grementieri: Mi sono sempre interessata a questo argomento, anche prima di andare in Germania. Non saprei spiegare l’origine di questo interesse, se non che avevo un nonno partigiano che raccontava spesso episodi di guerra, e lo faceva in modo talmente appassionato e coinvolgente che ho voluto approfondire l’argomento e così mi sono imbattuta in questa triste pagina della nostra storia. Ho letto molti libri al riguardo, sia romanzi che storici, e ho letteralmente consumato quelli di Primo Levi. La cosa curiosa è che più mi immergevo nell’argomento, più soffrivo, e mi indignavo, e piangevo. Ma non potevo farne a meno. E’ stata un’atrocità mostruosa, ma la cosa peggiore è che anche oggi esistono realtà altrettanto terribili. A quanto pare non ci è dato imparare dagli errori passati.

 

P.D.B.: Questo tuo libro, “Una seconda occasione” edito da EEE-Edizioni Esordienti E-book, è nato leggevo durante l’ultimo tuo mese di gravidanza, è così?

Sabrina Grementieri: Si, è vero. Ero costretta al riposo dalle dimensioni della mia pancia, e per non impazzire – è piuttosto difficile tenermi ferma – ho iniziato a scrivere. E’ nato di getto, scrivevo giorno e notte e non tolleravo interruzioni! Ho vissuto intensamente dentro la storia, e ti assicuro che quando ho scritto l’ultima parola mi sono sentita un po’ sperduta. Devi sapere che ho iniziato a scrivere racconti molto giovane, era il mio modo per crearmi un mondo tutto mio, che potevo modellare e vivere a piacere. Ancora adesso se non riesco ad appassionarmi ai personaggi e alle loro vicende, non riesco nemmeno a scrivere.

 

P.D.B.: I rapporti umani secondo te non sono mai facili? Ci parli dei temi che affronti nel tuo romanzo?

Sabrina Grementieri: Credo che i rapporti umani, quelli vissuti con una certa intensità, difficilmente possono essere facili. Con i tuoi genitori,  i tuoi migliori amici o con la persona che ami sei inevitabilmente te stesso, almeno dovresti esserlo. Arriva sempre il momento in cui prendi una decisione, volontaria o meno, che ferisce, offende o delude chi ami. Perché sarà anche vero che chi ti ama davvero ti accetta come sei, ma questo non significa che debba sempre ‘digerire’ tutto. Con questo non voglio dire che i rapporti umani siano solo sofferenza! Per quel che mi riguarda le difficoltà sono un grosso stimolo, non amo le cose facili che non mi suscitano emozioni. In “Una seconda occasione” parlo di questi tre tipi di rapporti: genitori e figli (quando mai non è complesso? E quanto spesso e facilmente ci si delude?); uomini e donne (vogliamo parlarne davvero?!) e amici. Nel libro il rapporto di amicizia è complicato dal fatto che le due parti sono di sesso opposto, e ho sperimentato personalmente che una delle due è sempre più (o diversamente) coinvolta dell’altra.

 

P.D.B.: Il tuo libro è considerato un libro “rosa”, anche se ha in se una trama complessa, ti piace l’accezione “rosa”?

Sabrina Grementieri: Per la verità non mi dispiace, visto che in fondo è una storia d’amore. Purtroppo ho sperimentato che il termine rosa è spesso utilizzato in senso dispregiativo, o comunque tendente a sminuire scritto e scrittore. Mi ricordo che, durante un corso di scrittura all’università, ci chiesero di scrivere un racconto di un genere che non amavamo, e  tutti scelsero il rosa (eccetto la sottoscritta naturalmente)!! Però poi nella vita reale tutti – o quasi – inseguiamo l’amore. Vai a capire!

 

P.D.B.: Le persone dove possono acquistare il tuo libro? Hai in vista presentazioni?

Sabrina Grementieri: Al momento il libro è solo in formato ebook, ed è acquistabile online sul sito del mio editore, www.edizioniesordienti.com, ma anche sui maggiori siti  di vendite online. Sto organizzando anche delle presentazioni, ma ancora non ho date da comunicare.

 

“Quando un’intervista vista l’ora è appena finita, una nuova intervista è appena iniziata. Un’intervista per amare, per sognare, per vivere…”

Written by Pietro De Bonis, in Marzullo

https://www.facebook.com/pietrodebonisautore

 

 

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