Intervista di Alessio Brugnoli a Roby Guerra ed al suo “Futurismo per la Nuova Umanità” dopo Marinetti
Se in Italia vi è qualcuno che rappresenta la continuità dell’esperienza avanguardista è Roberto Guerra, inesauribile nelle iniziative, nelle idee e nelle polemica. In occasione dell’uscita del suo ultimo libro Futurismo per la Nuova Umanità… Dopo Marinetti… (Armando Editore, 2012, Roma) ne ho approfittato per fare il punto sulla sua attività e sulla sua visione del mondo.
A.B.: Ciao Roberto, chi sei? Come ti descriveresti ad un estraneo?
Roby Guerra: Un contemporaneo militante per un mondo più decente di quel che esiste. E incazzato: oggi esistono le risorse umane tecnoscientifiche… ma nelle stanze dei bottoni ci sono quasi solo delle scimmie balbuzienti…
A.B.: Com’è vivere e creare a Ferrara? C’è ancora il fermento culturale di diversi anni fa, oppure si è addormentata come città?
Roby Guerra: Ferrara da decenni è capitale culturale underground e non solo: Centro Video Arte, letteratura, musica e arte contemporanea, Buskers, High Foundation, The Scientist. Alcuni nomi: Giorgio Cattani, Fabbriano,Vitaliano Teti, D.J. Afghan, Filippo Landini, Riccardo Roversi, Giorgio Canali, Zizzo Magic, Lorenzo Cutùli, Stefano Bottoni, Vittorio Zanella (molti noti in Europa)… I pop/politik Maisto e Ronchi, molto noti in Emilia-Romagna, creatori di Ferrara sotto le Stelle, festival rock ben noto in Italia.
A.B.: Se dovessi mostrare ad un turista il lato sconosciuto della tua città, dove lo porteresti?
Roby Guerra: Alla Spal con una macchina del tempo, quando Ferrara era in… Serie A. O … presso la tomba poco nota di Lucrezia Borgia, straordinaria Moana Pozzi dell’era estense!
A.B.: Il Futurismo è morto? Oppure ha ancora qualcosa da dire all’Uomo contemporaneo? Come sono cambiati i suoi linguaggi e contenuti dai tempi di Marinetti?
Roby Guerra: Noi futuristi siam vivi e vegeti – abbiamo più di 100 anni. Lo siam sempre stati. Ci han sepolti vivi quasi per oltre 50 anni, per il solito carattere nazionale ben noto – sempre alla Schettino e alla Benedetto Croce versione a volte chierichetto a volte suora laica o comunista.. Benedetto (ENZO!), Fiore, Cecchini, Guerra, Campa, Vaj, Saccoccio e diversi gruppi i continuatori viventi (anche Benedetto, ancora vivissimo il suo futurismo). E poi: Sgarbi a Salemi è futuristissimo. Vasco Rossi ci ha celebrato persino per conto proprio! (gli ho quasi dedicato il nuovo libro). I Kraftwerk – dichiaratamente futuristi fanno ballare da 30 anni ogni generazione elettronica. Ieri suonavamo…la setta del Passato con macchine meccaniche; oggi vaporizziamo anche quella passapresentista (pseudoavanguardie incluse) con le nuove macchine elettroniche. La rivoluzione futurista fu incompiuta. Oggi la completiamo. Avevamo Ragione noi. Tutto è macchinico/cibernetico/informatico, l’ecologia un falso problema, residuo del puritanesimo e il razzismo primitivo contro il futuro e la Civiltà Umana (anche quella Robot nascente!).
A.B.: Perché crei ? Che ti spinge a dar forma ai tuoi pensieri ed emozioni?
Roby Guerra: La verità? Da piccolo (per modo di dire, ancor alto poco più di un metro e mezzo…) adoravo astronauti e viaggi spaziali (quasi nato con questa pulsione) e il calcio: ero una promessa alla RobyBaggio, ma scartato dalla Spal perchè (anni 70, era di moda il Calcio olandese di Cruyiff, minimo 1.85…) troppo nano-robot. Mi son dato alla poesia e ho fuso le mie due pulsioni innate. Scrivo in fondo come RobyBaggio e per la nuova bellezza del Duemila..
A.B.: Perché l’Arte e la Letteratura tradizionale non rappresentano più l’Uomo? Come possono mutare, per rompere il gap tra Cultura e Vita?
Roby Guerra: Le opere d’arte sono immortali (ma non tutte…): ma ogni epoca deve esprimere una propria identità forte, icone e simboli ex novo inclusi. L’età moderna non l’ha ancora fatto come Normalità comune e coscienza collettiva (neppure l’inconscio). Quando avverrà ciò (e il Futurismo è motore atomico ancora e nuovamente essenziale): ci saran sorprese…spariranno le facili vie di mezzo cosmoecumenicoglobalborghesi… accelerazione techno (poco importa il medium, hi-soft-low-tech) e grande ritorno, con nuovi simboli, della Grande Tradizione, della Tekne… in parte è già così, ma mancano cronisti e storici che lo certificano. Io l’ho appena fatto con il libro recente sul Futurismo.
A.B.: Il Digitale rappresenta lo spirito dei tempi contemporanei?
Roby Guerra: Come la Terra che gira attorno al Sole. Chi lo contesta è in malafede, un nemico dell’umanità e dei nostri fratelli computer o robot senzienti all’orizzonte singolare…
A.B.: Cos’è il Transumanesimo? Perché può essere definito il futurismo contemporaneo?
Roby Guerra: More, Orban, de Grey, Bostrom, Kurzweil e altri scienziati l’hanno inventato negli anni 90 circa… in Italia, Campa, Vaj, Vatinno, Lenzi i più noti. Certamente è il nodo centrale oggi del futurismo, l’arte come scienza umana e sociale, sogno tacito dei futuristi storici; ragioni del cuore, ragione umana e X artificiale, una fototecnosintesi! Come pura scienza sociale, il laboratorio mondiale delle ricette prossimo venture per la salvezza e la gioia… dell’umanità (ma molte son già disponibili, alcune anche utilizzate- male – ma gente e governi lo ignorano – i secondi in malafede o perché non capiscono-son quasi scimpanzé ..abbiam già detto).
A.B.: Perché l’intellettuale italiano guarda il fantastico e la fantascienza con la puzza sotto al naso?
Roby Guerra: Sono quasi tutti preda dello choc del futuro (Toffler, Asimov…e Marinetti): è una malattia mentale misconosciuta e socialmente condivisa; per vari motivi (e ideologie estinte) sono incurabili. La fantascienza è il mito del nostro tempo e ovviamente (anche se in verità ricombina l’archetipo che fu…) è percepita come psicosi dal tipo sempre “Classico” italiano intellettuale… una minaccia alla sua mitologia antica… estinta o quasi.
A.B.: Cos’è per te la Bellezza ? Che ruolo ha nel mondo e nella vita dell’Uomo?
Roby Guerra: Come dicevano i romantici, anche precursori del futurismo sociale e non solo estetico provocatorio, la verità è… bellezza. Naturalmente scopo di un cibermondo a misura.. d’umano ( e troppo umano per chi lo desidera) è una tecnosocietà che ..offrirà la possibilità agli umani (e poi ai postumani) di vivere secondo piacere e godimento la propria passeggiata sulla Terra. Sia di esplorare la natura, dai quark a oltre il big bang. Senza Bellezza e Piacere, come scopo ultimo, anche la tecnologia è una risorsa umana dissipata…
A.B.: Chi è Graziano Cecchini? Ha mutato il panorama artistico e culturale italiano ? Come avete incrociato le vostre strade?
Roby Guerra: Senza il capolavoro della Fontana Rossa, poche storie: il futurismo non sarebbe mai tornato sull’onda. Al massimo nelle cripte dell’underground. Lo contattai per un video festival, poco dopo. Disponibilissimo, subito e sempre e senza alcuna- dico alcuna vanteria narcisista tipica degli… artisti. Dopo Marinetti, dal punto di vista umano, il futurista più generoso di tutti i tempi. Chi lo critica ancora, son solo dei politici o degli intellettualoidi del cazzo, di cui non ci sarà mai traccia nella storia dell’arte italiana…E chi ancora lo fa è futuristicamente monitorato… e terminato.
A.B.: Cos’era Futurismo oggi ? Quell’esperienza editoriale è ancora replicabile?
Roby Guerra: Come accennato, con Benedetto e Fiore, fu una specie di bunker atomico nel secondo novecento per salvare il Futurismo dalle radiazioni di certo negazionismo culturale italiota… Io e Fiore e Vitaldo Conte e lo stesso Savonari in fondo (che ci collaborammo da giovani) siamo l’anello di congiunzione con i nuovi futuristi digitali.
A.B.: Quale relazione c’è tra Strutturalismo e Futurismo? Non sono antitetici?
Roby Guerra: Per la sua essenza (del Futurismo) si, più prossimo semmai proprio ai nemici postmoderni del primo (Delouze, Baudrillard, ecc,); Il significante Macchina però attraversa entrambi. Certamente è utile solo tale relazione per magari certa ala possibile post arte programmata/cinetica o anche Costruttivismo; una delle variabili più “scientiste” possibili, come però gioco linguistico parziale e consapevole di tale limite…
A.B.: L’Artista, secondo te, è più mago o sciaman?
Roby Guerra: Nessuno dei due, mi irrita solo l’idea. Al massimo nell’immaginario, forse il Mago, spirito libero, mentre sciamani e guru e via dicendo in fondo sono sempre dei nazisti….
A.B.: Connettivismo… Il tuo giudizio su questa realtà letteraria?
Roby Guerra: La prima autentica fantascienza italiana, Battisti, Verso, Milani, Kremo…, Tonelli, anche Ganzaroli, Brugnoli stesso e molti altri. Sul piano letterario la migliore e autentica letteratura appunto postfuturista e nativo digitale del nostro tempo ed in forte progress produttivo e mediatico.
A.B.: In Italia possono nascere ancora avanguardie artistiche?
Roby Guerra: È il senso ultimo del nuovo futurismo: ci sono ancora, ma parziali, poco ”totali” . Noi intendiamo ridare libertà e autonomia all’arte contemporanea, terminando storici e critici d’arte che son parodie di Lorenzo Il Magnifico e mistificano l’arte di oggi, spesso. L’arte come scienza applicata: noi siamo i chirurghi, loro al massimo cronisti. Nessuno si farebbe operare neppure di una ciste da un critico… della Medicina… Nell’arte contemporanea, spesso è così, al contrario. Raggiunto tale obiettivo, le nuove generazioni (che verranno dal web, come prevede Saccoccio di Netfuturismo, ma su tale “profezia” siam sempre stati tutti concordi) avranno campo aperto per imporsi come nuove avanguardie semi-normative. A quel punto noi futuristi poststorici saremo soltanto ma stupendamente una delle sonde operative… almeno fino al bicentenario del 2019…
A.B.: Per te, cos’è l’inquietudine?
Roby Guerra: È l’assenza di felicità o piacere o serenità; oppure, come con il digitale terrestre, un canale Tv che sparisce. Io adoro la Televisione!
A.B.: Il sonno della ragione genera mostri o percezioni più ampie del Reale?
Roby Guerra: Il mostro è nella natura umana…ambivalente.. Se l’etica del Lavoro (sic!) avesse per modello Paperino anziché Wall Street sarebbe molto meglio. E il sonno è la macchina dei Sogni e dei Desideri umani (Freud..). E’ il contrario: troppa veglia per obbedire a fonti eteronome, dalle piramidi alle fabbriche alle chiese di ogni ideologia sacra o profana, genera mostri….
A.B.: In questa società, in cui il potere nasce dal controllo dei media, esiste ancora il libero arbitrio?
Roby Guerra: Come tacitamente detto, controcorrente, sono gli umani ancora scimmie che fanno male ai media e non il contrario. Libero arbitrio è fuorviante. Esiste comunque oggi più libertà (anche semplicemente di respirare qualcosa come circa 50 anni in più rispetto a solo un secolo fa) che in ogni evo. Certo siamo ancora nella preistoria… ma basterebbe una piccola macchina del tempo per far cambiare idea al più dogmatico anticapitalista….
A.B.: Quale è il tuo metodo di lavoro quando scrivi e crei? Da dove nasce la tua ispirazione ? Come la rendi forma e sostanza?
Roby Guerra: Scrivo di notte da sempre, meno radioattività umana in giro… e nell’aria… Dal computer, invece anche di giorno, spesso musica elettronica in cuffia. L’ispirazione è -come accennato- fin da bambino una vertigine verso il futuro, le stelle e la tecnoscienza… Una scintilla e sono molto veloce, pochi remix (almeno per la parola, al massimo aggiornamenti o simili), nel bene e nel male (mio talento e limite!). Per le videopoesie invece la tentazione è un remix a moto perpetuo.
A.B.: Quale sarà il futuro degli ebook in Italia?
Roby Guerra: Saremo gli ultimi in Europa, ma quando saranno cloni dei libri attuali come sensazione tattile e facile uso, spariranno finalmente libri e giornali di carta… Un bene per l’umanità. I più grandi genocidi in nome dei Libri Sacri: Corano, Bibbia, Vangelo, Il Capitale, Mein Kampf… mai un talk show TV o una pubblicità o un film porno e così via
A.B.: Tu e il cyberpunk… Come ti rapporti dinanzi con i cardini ideologici di quel movimento ossia la sfiducia nella tecnologia, l’impossibilità del futuro ed il degradarsi della carne nella materia?
Roby Guerra: Una certa ala cyberpunk resta comunque attratta dal segno positivo, tacito: quasi-secondo me – una interessante tecnica narrativo-linguistica. Come comunque Orwell e Huxley o 2001 o Il Villaggio dei Dannati: alla fine poi quasi più simpatici il Big Brother ecc., e certamente più enfant terrible alla Rimbaud, Hal 9000 e i simpatici bambini mutanti…
A.B.: Noam Chomsky in un’intervista, pubblicata nel ’75 da Laterza, su Linguaggio e Ideologia, diceva che il limite stesso delle persone è di appartenere al genere umano. E’ possibile che la Tecnica, secondo quanto affermato nelle riflessioni cyberpunk permetta una ridefinizione del concetto di Umano?
Roby Guerra: Grande Chomsly. Come sempre. Forse è già successo, con la stessa pre-singolarità cosiddetta e forse più: certa strana coincidenza tra apoclisse Maya, Wall Street bug e spread… è già- forse la Matrice senziente della Noosfera (Internet eccetera) in azione..
A.B.: Che ne pensi dello Steampunk?
Roby Guerra: Altra variabile possibile, più neogotica che cyber, in fondo, va… fa bene…
A.B.: Cos’è la Fantascienza? E’ una letteratura di idee? Una proiezione nel Futuro incubi e le paure del presente? Una transizione oltre l’Umanesimo?
Roby Guerra: Come detto prima è il Mito -aperto-del nostro tempo, tecnoscientifico; un mito senza mitologia, solo dei minori, quasi giocattolo; e tutto quello che hai puntualizzato.
A.B.: Che valore dai alla metafora del Robot?
Roby Guerra: Immaginaria e Reale, una danza dialettica, nel male e nel bene (ma spesso dopo definibile in tal senso). Come reale, annuncia una delle nuove specie postumane avanti… l’angolo. Adoro sempre Asimov.
A.B.: Cos’è Nuova Oggettività? Come potrà influire sulla Cultura Italiana
Roby Guerra: È un progetto affascinante, neonietzchiano, programmaticamente anti-ideologico, una sorta di estetica della netmodernità possibile, tra Futuro Anteriore e futuribile. Tra i principali promotori non a caso Sandro Giovannini, già poeta d’avanguardia con il fu gruppo Vertex, parallelo ai vari Barilli, Pignotti, Spatola e così via…oltre al neofuturista stesso Vaj e al grande filosofo alla Hillman quasi (ma più danzante) Giovanni Sessa.
A.B.: Progetti per il Futuro?
Roby Guerra: Con il neonato…robot (non è un libro, ma un software camuffato da volume..) Futurismo per la Nuova Umanità…Dopo Marinetti…(Armando editore, 2012, Roma) ho finalmente codificato la continuità futurista fuori dall’underground. Ora si tratta di ficcarlo in testa alla casta culturale italiana che comunque dovrà per forza confrontarsi. Nei prossimi anni, risolto ciò, tornerò alla Poesia pura (anche Video), e largo ai nativi digitali.
A.B.: Esiste qualcosa al termine del viaggio chiamato vita?
Roby Guerra: Certamente: mancano le parole nuove ma le antiche idee poggiano su qualcosa di reale.. In ciò la penso come Zichichi un poco. O il geniale profeta del web Teihlard de Chardin.. Oppure, proprio la scienza transumanista con le nuove tecnologie crioniche ben prima di quanto si pensi…. un funerale costerà tra 20 anni come un funerale…crionico. Solo che ci si risveglierà, magari con tutti i parenti ancora in animazione sospesa a loro volta… Oppure, secondo proprio de Grey, si vivrà centinaia di anni almeno, virtualmente immortali. Perchè No? Oltre al nostro, pare ci siano N universi paralleli da scoprire. La vita ama la vita, non la morte! E per la cronaca, tale futuro possibile, molto futurista: come sognavano Marinetti e anche Majakowsky che quasi lo domandò agli scienziati di Lenin!
Fonte:
http://www.quaz-art.it/ita-art.php?arte=robertoguerra-intervista