“La Leggenda di Kaspar Hauser”, film di Davide Manuli – recensione di Pier Paolo De Sanctis

La Leggenda di Kaspar Hauser” è un film scritto e diretto dal regista Davide Manuli, girato nel maggio 2011 nella zona di Oristano in Sardegna. Nel cast troviamo Vincent Gallo, Silvia Calderoni, Claudia Gerini, Elisa Sednaoui, Fabrizio Gifuni, Marco Lampis.

Kaspar Hauser (1812 circa – Ansbach, 17 dicembre 1833) fu chiamato il Fanciullo d’Europa. Su di lui sono stati scritti più di 3.000 libri e 14.000 articoli, sono state realizzate anche alcune pellicole cinematografiche, Kaspar Hauser di Kurt Matull del1915, L’enigma di Kaspar Hauser di Werner Herzog del 1974, Kaspar Hauser di Peter Sehr del 1993 e numerose pièce teatrali.

Nel 2012 Manuli offre al pubblico la sua reinterpretazione poetica del film mito di Werner Herzog.

Da Blow-Up Magazine del mese di marzo ecco uno stralcio della recensione “Daft Punk sardinian Western” di Pier Paolo De Sanctis.

C’è un regista italiano che il grande pubblico ancora ignora e non si capisce bene perché. Se fosse apparso negli anni ’60/’70 sarebbe stato visto come una star, e oggi ci troveremmo a discutere di un altro Pasolini/Bertolucci/Godard. Ma nella situazione attuale, è già un miracolo che uno come lui riesca a trovare i fondi per girare i suoi (pochi) film. Eppure, se c’è un regista italiano poeticamente incantato, dallo spessore pienamente contemporaneo e internazionale, questi è certamente Davide Manuli.

Il suo cinema è apolide e fuori dal tempo, e non ricorda nulla degli standard Medusa/01 cui ci ha anestetizzato la nostra distribuzione. Paragonati alle uscite del mercato italiano, i suoi film sono degli UFO misteriosi, come quelli che si vedono nel suo ultimo folgorante LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER, opera terza presentata in anteprima al Festival di Rotterdam. (…) Poco interessante valutare analogie e differenze con la celeberrima versione di Werner Herzog.

Manuli è altrove.

Il suo Kaspar Hauser sembra un film di fantascienza ambientato in un aldilà etereo, astratto, geograficamente imprecisato e senza tempo.L’immagine e il racconto lavorano archetipi di carattere universale: il mare, da cui emerge senza perché il corpo del ragazzo protagonista (una bravissima Silvia Calderoni, attrice teatrale di Motus e Valdoca), il western (lo sceriffo dell’isola, interpretato da uno spettacolare Vincent Gallo), la musica elettronica (penetrante e avvolgente, firmata da Vitalic), il paesaggio (tra roccia, sabbia e acqua, ancora una volta trionfa l’immagine di una Sardegna inesplorata, fuori da ogni oleografia). Anche gli altri personaggi appaiono icastici, concentrati simbolici che non rappresentano altro che se stessi (…).

A colpire è la libertà (e la consapevolezza) della regia: Manuli trasforma in poesia tutto quel che inquadra, si permette di rifiutare il montaggio, firmando le scene nella loro scansione fenomenologica, evitando gli stacchi, ma tenendosi lontano anni luce da un effetto teatro-filmato: in ogni immagine c’è una tensione cinematografica e figurativa fortissima, fatta di tempo, durata, silenzi e accellerazioni improvvise che squarciano la narrazione.

Senza rinunciare a una forte dose di ironia e a un tocco di esilarante grottesco che rendono il film unico e totalmente “manuliano”: il finto duello iniziale tra il Pusher e lo Sceriffo, l’apprendistato di Kaspar come DJ, le declamazioni incerte del goffo servitore della Duchessa, sono tutte scene di una umanità incredibile. Chi vuole un cinema altro sa cosa andare a cercare quando questo gioiello uscirà in sala.”

 

 

http://youtu.be/IV7EYwZc1xQ

 

Filmografia Davide Manuli:

1998 “Girotondo, giro intorno al mondo

2006 “Inauditi-Inuit!”

2008 “Beket”

2012 “La leggenda di Kaspar Hauser”

7 pensieri su ““La Leggenda di Kaspar Hauser”, film di Davide Manuli – recensione di Pier Paolo De Sanctis

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