Anne Bronte tra Parole e Boschi. Un inedito racconta la piccola scrittrice parte 1

La letteratura è stata sempre un’ arma a doppio taglio, non solo nella cultura ma anche in diverse discipline, le quali hanno saputo stravolgere l’intero globo. L’economia, la Sociologia e infine la Politica, tre rami che hanno e che stanno accompagnando l’umanità lungo il suo cammino, fatto di incertezze, crolli e parole, spesso strumenti del vento e non della ragione.

Ci sono stati vari cicli letterari, alcuni ricchi e altri poveri, acidi o spenti ma molti di essi provengono da una terra, la quale è stata protagonista di un tempo lontano, dove la ragione si univa al sentimento. La Gran Bretagna, divenuta unita solo nel 1801 con la nascita della “British Flag” è la protagonista del nostro tempo e dell’argomento da noi trattato.

Un argomento delicato ma che sarà scritto in tre parti, ognuna racconterà di una donna poco conosciuta agli storici e critici letterari inglesi contemporanei. Protagonista del XIX secolo e degli “Hungry Forties”, sorella delle due grandi scrittrici, le quali hanno reso la “Femminilità” britannica un podio e soprattutto una posizione sociale, fino ad allora inesistente.

Donne nascoste all’occhio della società inglese, considerate oggetto domestico. Era semplicemente questa la realtà delle donne inglesi d’inizio XIX secolo. La nostra “Donna” nacque il 7 gennaio 1820, il suo nome è Anne Bronte.

Negli ultimi 150 anni si è sempre parlato o discusso su Emily o Charlotte e dei loro più celebri romanzi “Jane Eyre” e “Cime Tempestose”, ma gli ultimi ricercatori tra cui mi inserisco anche io in questa piccola cerchia, stiamo dimostrando e valutando questa piccola donna nascosta per anni nell’ombra del successo delle sue due sorelle. Una donna sensibile, intelligente e soprattutto determinata. Le nuove ricerche affermano che Anne Bronte possedeva un carattere dolce ma soprattutto una vocazione quella dell’insegnamento.

Nel 1841 le sorelle Bronte decisero di aprire una scuola tutta loro, ritenendo di recarsi a Bruxelles per perfezionare la loro conoscenza del francese e del tedesco. Un’alleanza che porterà Charlotte alla stesura del suo più famoso romanzo (Work; in gergo letterario inglese) e alla costruzione di un rapporto di profonda amicizia e sostegno con la sorellina Anne.

Grazie a questo profondissimo rapporto di amicizia, Anne Bronte pubblico il suo primo romanzo dal titolo “Agnes Grey” nel 1847. Un romanzo basato sulla sua esperienza da insegnate abbandonata  nel 1845. Un abbandono causato da una profonda delusione della scrittrice sulla natura delle relazioni umane.

Nell’estate del 1845 Anne Bronte contribuì alla stesura di un libro di poesie con le sue sorelle, una delle più grandi opere poetiche del XIX secolo. L’autrice scrisse solo poche poesie, ma dal gusto ironico e poco romantico, lontano dagli schemi letterari seguiti dalle sue due sorelle. Anne interpretava Acton Bell. Un nome completamente nuovo per la scrittrice,visto che all’epoca alle donne non era premesso o concesso firmarsi o pubblicare con il vero nome.

Le mie profonde ricerche su questa straordinaria autrice, mi hanno condotto negli ultimi mesi a una scoperta sensazionale, poesie mai incluse nell’opera letteraria pubblicata solo nel 1846, sei poesie inedite che raccontano di una Anne Bronte sconosciuta agli occhi del mondo contemporaneo. In questa prima parte vi darò l’occasione di leggere una poesia in lingua originale dal titolo “NIGHT”.

Lo stile della poesia ricorda molto la poetessa anglo-americana Emily Dickinson. Una poesia leggiadra, breve ma piena di emozioni, direi un turbine o una clessidra di pensieri e immaginario, che solo una donna delusa da una società può raccontare o scrivere. Scritta nel 1845 e pubblicata per la prima volta nel 1915, unica e sola pubblicazione, che a distanza di anni torna per essere riscritta tra le nostre pagine.

Una breve poesia che si affaccia al mondo devastato ma che inaugura questo nostro primo viaggio tra le pagine e i boschi di Anne Bronte.

Night

I love the silent hour of night

For blissful dreams may then arise

Revealing to my charmed sight

What may not bless my waking eyes

And then a voice may meet my car

That death has silenced long ago

And hope and rapture may appear

Instead of solitude and voice

Cold in the grave for years has lain

The form it was my bliss to see

And only dreams can bring again

The darling of my heart to me.

Se vuoi leggere la parte 2 dell’articolo clicca QUI.

Written by Giuseppe Giulio

4 pensieri su “Anne Bronte tra Parole e Boschi. Un inedito racconta la piccola scrittrice parte 1

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