“Versi e Racconti di Sicilia”: un’antologia di poesia e prosa dedicata all’isola
“Anche se dipingo una mela, c’è la Sicilia.” ‒ Renato Guttuso
Sono diversi gli autori che hanno partecipato alla realizzazione della raccolta poetica Versi e Racconti di Sicilia, edita da Tomarchio Editore.
Guidati, tutti, da una sensibilità non comune che ha dato vita a composizioni dalla raffinata cifra stilistica. Che, affiancate da alcuni brevi racconti, si sviluppano lungo un filo conduttore volto a illustrare situazioni emozionali davvero evocative.
A dare inizio al volume, di circa duecento pagine, è la poetessa Giuseppa Sicura, che con penna lieve ma al contempo incisiva, dà spazio alla propria emotività dipingendo con leggerezza i suoi ‘viaggi verticali’, dal titolo della sezione curata da lei.
Poetessa e narratrice, Giuseppa Sicura, siciliana di nascita ma residente in Sardegna, ha ottenuto svariati riconoscimenti per le sue precedenti pubblicazioni.
“Il mio viaggio più lungo/ sei tu Sicilia mia/ degli avi gloria/ terra mitica/ carica di storia” ‒ Giuseppa Sicura
Altra autrice presente nella raccolta è Pina Fazio con Pinzeri baciati, appellativo con cui ha titolato
i suoi versi elaborati in rime alternate; che, declinati in dialetto, si concentrano su tematiche importanti; quale, per esempio, il bene prezioso del sapere, della lettura nello specifico, attività che apre orizzonti inediti.
A conclusione della sua raccolta, Pina Fazio ha inserito la poesia Goditi il viaggio di Andrea Faranda, poeta scomparso in giovane età, dopo aver trascorso una vita intensa, seppur breve. Così, come sottolineato dall’autrice.
Di professione arredatrice d’interni, Pina Fazio manifesta un grande amore per la scrittura, esplicitato nel dialetto della sua regione, la Sicilia, a cui è profondamente legata; portandola a elaborare versi di ampio spessore emotivo.
“Goditi il viaggio/ Goditi la vista/ Goditi i profumi/ Goditi i suoni/ Goditi i discorsi, le frasi, le parole…” ‒ Andrea Faranda
Proseguendo a sfogliare le pagine dell’antologia, il lettore scopre fra le parole di Rosa Sturniolo, che ha realizzato il bel racconto Il tesoro di Costanza, un’abile narratrice, come già ha dimostrato nei suoi precedenti lavori. Racconto nel quale esprime la sua creatività grazie a un’ambientazione immaginifica che ben descrive la realtà siciliana.
Medico psichiatra, la Sturniolo è stata apprezzata ricercatrice in campo farmacologico. Da ricordare è il suo testo Guarire con il dottor Indiana Jones, taccuino di storie cliniche pubblicato nel 2020.
Continuando a scorrere la silloge Versi e racconti di Sicilia si incontrano le liriche, altamente suggestive, di Rosario Tomarchio, la cui sensibilità poetica è cosa nota. Apprezzato autore di versi dalla indiscutibile finezza, Tomarchio, in questa sua raccolta, ha dato alle stampe poesie davvero significative, le quali riflettono la profondità di un animo volto a cogliere situazioni esistenziali fra le più svariate.
Frammenti di me stesso è il titolo della raccolta in cui l’autore si racconta e racconta i diversi stati d’animo che lo attraversano, così come spesso accade a poeti che fanno dell’arte poetica una importante passione esistenziale. Sono numerose le pubblicazioni dell’autore siciliano, che nel 2020 ha fondato la casa editrice Tomarchio editore.
“La luna rimbalza dal mare alla montagna,/ mentre scende la notte con un venticello/ lieve che ti avvolge/ come il bacio dal sapore di ricordi lontani…” ‒ Rosario Tomarchio
Teresa Viola, autrice della raccolta Baciata dagli dei, si esprime con versi dal fascino indiscusso, partecipando i lettori a sue riflessioni e problematiche esistenziali di grande rilievo.
Di nascita siciliana, la Viola vive in prossimità della suggestiva Taormina. Già autrice di altri lavori molto apprezzati, sempre pubblicati da Tomarchio editore.
“Orsù pellegrino/ che dopo un lungo cammino/ giungi in questa isola/ per noi sei divino/ ci hai scelti ed apprezzati…” ‒ Teresa Viola
Vincenza Santoro, nonna del poeta Tomarchio, partecipa alla raccolta con due racconti di ambientazione siciliana recuperati dal nipote in un baule nella casa dei nonni materni. Raccontati con abili pennellate descrittive, ritraggono la terra di Sicilia, specchio di un luogo memorabile che va oltre lo spazio e il tempo.
Seguendo l’ordine sequenziale del volume, il lettore si accosta all’autore Vito Ezio Leanza con il suo racconto dal titolo La mia infanzia a Cesarò, nel quale ripercorre il proprio vissuto fanciullesco trascorso a Cesarò, un piccolo comune siciliano.
Un vissuto, quello menzionato dall’autore, colmo di ricordi che non si sopiscono nel tempo, semmai con il tempo si infervorano; trasportandolo con nostalgia nei luoghi dell’infanzia trascorsa a contatto con la natura e con vivide tradizioni locali.
Altro racconto, ancora di Vito Ezio Leanza dal titolo Il bar del centro, gode di un contesto narrativo in cui l’autore tratteggia con penna lieve, ma dal sicuro impatto emotivo, situazioni e personaggi con tocchi di colore dei luoghi che l’hanno visto bambino. E che vanno a sfiorare con garbo l’immaginazione del lettore.
Ai due racconti l’autore affianca versi riconducibili alla memoria di un luogo bucolico, abitato da elementi naturali in stretta sinergia con i ricordi suscitati dalla nostalgia del tempo che fu.
Pittore, Vito Ezio Leanza, impiega diverse tecniche pittoriche che lo vedono generare un’ampia produzione e partecipare a più di una mostra collettiva.
“Quel paesello, aggrappato ai monti/ Mi riserba l’angoscia e l’anelar del vento nel glauco ciel” ‒ Vito Ezio Leanza
Scrigno prezioso di ampio spessore emotivo, la raccolta Versi e racconti di Sicilia esprime, in modi e tonalità diversi, il sentire di autori che hanno partecipato a una raccolta dove protagonista è la loro sensibilità, manifestata con ampia risonanza emotiva.
Opere diverse fra loro, legate però da un unico filo conduttore, che sta nell’urgenza di dare voce al profondo bisogno degli autori di esprimere il loro animo. In certi casi animi travagliati, in altri abitati da una sorta di leggerezza portata dai ricordi dell’infanzia.
Bisogno che ha portato uomini e donne, autori e autrici della silloge, a essere legati fra loro dalla passione poetica trasfigurata in una eccellente espressività poetica.
E che può condurre i lettori a più di una riflessione; sul significato dell’esistenza, per esempio, e sulle problematiche ad essa connesse.
Raccolta dal fascino letterario davvero indiscutibile, Versi e racconti di Sicilia si presenta come un dipinto arricchito da una scenografia immaginifica trasposta in versi.
Realizzata grazie a parole e frasi da centellinare con voluttà.
“Quando guardo lo spazio infinito,/ disseminato di galassie, comete e stelle brillanti,/ mi sento un granello di materia vivente,” quasi niente” ‒ Vito Ezio Leanza
Written by Carolina Colombi
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