“La città dei clown” di Will Elliott, recensione di Alessandro Vigliani
Chi lo ha detto che i clown fanno ridere e sono divertenti?
Chi lo ha detto che i clown piangono e sono tristi?

Non certo il nostro amico australiano di Brisbane, Will Elliott. A lui i clown non fanno ridere né piangere, non ha nemmeno un po’ di compassione. E dopo aver letto quel che ha scritto anche voi la penserete allo stesso modo.
Perché il buon Will in La città dei clown è ben riuscito a costruire una situazione particolare, con ambientazioni estranianti, dove il cerone bianco, il naso rosso, le scarpe grandi, sono gli indumenti che ha indosso la paura.
E no, non c’entra niente Stephen King con il suo celeberrimo IT.
La città dei clown, edito in Italia da Mondadori, è un libro strano che sembra provenire dal mondo degli incubi.
Volendolo inserire in qualcosa di già esistente potrei dire che se di Stephen King l’unico collegamento è con i pagliacci, ci sono invece grandi canali comunicativi con David Lynch e Chuck Palahniuk.
La storia è quella di Jamie, un ragazzo australiano di vent’anni che al termine di una serata tranquilla, dopo aver ritrovato un sacchetto con delle pillole dentro si ritrova in un mare di merda.
E non è solo un modo di dire, lo leggerete da voi.
Per il povero Jamie da questo punto in poi tutto cambia, gli eventi subiscono un’accelerata consistente e viene trascinato, ma sarebbe meglio dire lanciato, nel Pilo Family Circus, un mondo parallelo pieno di freaks, pagliacci sadici, acrobati efferati e mostri per tutti i gusti.

Con Jamie, dentro il suo stesso corpo, c’è JJ, l’alter ego pagliaccesco di Jamie con cui il protagonista deve scontrarsi per tutto il romanzo, in una guerra – che ricorda un po’ la solita tra bene e male – dove il primo, Jamie, deve resistere a JJ, maschera che prende il sopravvento quando sul viso di Jamie si stende il cerone.
Senza dilungarmi troppo, La città dei clown è un libro che vi consiglio. Ben scritto, veloce, avvincente, 364 pagine di sangue, violenza, mondi onirici e inquietanti che vi trasporteranno all’interno dei vostri peggiori incubi.
E Will Elliott entra di forza tra gli autori che preferisco.
Written by Alessandro Vigliani