"Guarda con i miei occhi" di Giovanni Gentile, recensione di Nadia Turriziani
Libro. Guarda con i miei occhi
Autore: Giovanni Gentile
Collana «VERSIDIVERSI» 08
Pagine 80
Edizione tascabile su carta riciclata. Prima edizione.
10,00 euro
ISBN 978-88-96285-44-2
Ho guardato con occhi non miei
presi in prestito da un’anima lontana.
Sguardo immerso tra passato e presente.
I tuoi sensi sono i sensi miei
confusi e nitidi sfiorano la pelle
eccitandone ogni centimetro.
Giovanni Gentile è un Poeta del presente che attraverso il passato prossimo, proietta nel futuro le sue visioni lungimiranti.
La sua poesia è eclettica. Passa con naturalità dalla disperazione delle grida ai momenti giulivi della festa di paese.
I versi viaggiano con la fantasia tra le figure umane e le ambientazioni naturali più significative.
L’Autore attinge ai problemi reali, in cui si immerge, si immedesima, di cui fa tesoro e in cui, confrontandosi, si specchia, ma allo stesso tempo coglie i frutti delle esperienze, e con l’audacia dei sogni, mai retorici, non cede al vento impetuoso del dolore, supera paure, da cui si tira fuori, attraverso pensieri
di speranza.
Parla della nostra coscienza attraverso la sua, vede e ascolta gli angeli che sono dentro di noi (…)
[…Vorrei onda rinascere,/rinascere ancora/un’onda del mare vorrei diventare./Sulle rocce infrangermi/Sulla riva spumeggiare,/sollevar le maree/tutto il male spazzare./Come onda rinascere/Per nasconder le
lacrime/Che l’oceano accoglie di chi crede di amare…] (Pasquale Ermio)
Gloria Venturini, così dice di lui: “Dopo la lettura del libro di poesie di Giovanni Gentile, mi sento una forte sostenitrice dei poeti del sociale, perché è così che definirei l’ autore .
Giovanni usa un linguaggio schietto e diretto e si fa portavoce della società, diffondendo a suo modo la poesia nel mondo.
È un poeta prolifico, dotato di una facilità verbale che arriva direttamente al cuore delle persone. I suoi versi sono alla portata di tutti e la sua poesia dispiega una strabiliante fantasia.
È critico nei confronti dei costumi contemporanei ed è, a mio avviso, una figura estremamente controversa, combattuta e in continua evoluzione. La sua poetica offre molti momenti di armonia spirituale e sublime, lega dichiarazioni e fatti reali con una buona ricchezza di immagini e metafore.
Nelle sue opere Giovanni parla della vita di periferia, insistendo a gran voce sulla dignità degli oppressi della vita. Tra i suoi versi si trovano documentazioni pubbliche che denotano un profondo interesse per la responsabilità sociale e la giustizia del poeta.
Giovanni cerca di focalizzare una poesia che sia centrale piuttosto che marginale alla vita della gente, sforzandosi di unire emozione e intelletto, di esternare il suo sentire che tocca i vertici del trascendentale fino a spaziare negli angoli più nascosti dell’ordinario. Pertanto le sue poesie sono profondamente centrate sui rapporti umani.
I suoi testi sono scorrevoli e immediati, i più recenti evidenziano una sottile e pungente malinconia. Il tono della sua scrittura, a volte ieratico e filosofico, mantiene comunque uno stile rilassato e colloquiale.
Guardare oltre e vedere il mondo dal balcone dell’anima per scorgere la semplicità della vita. Guardare oltre per aprire la porta al giorno che nasce.
Guardare oltre, un titolo azzeccato, con una storia incisa, quella del poeta narratore e dove il lettore può trovare tra i versi la sua storia.
Giovanni Gentile è nato a Nettuno il 29 Aprile del 1965, dove vive con la moglie e i suoi due figli.
È un dipendente commerciale e la sua passione più grande è la famiglia, proprio quando perse suo padre nel 1999 diventava padre lui, e diede a suo figlio lo stesso nome del Padre Alberto.
Nelle sue poesie denuda la sua anima in versi semplici ma molto profondi, quell’attaccamento ai valori più veri che la vita possiede intrecciano il suo donarsi in versi.
La sua poetica traccia il sentiero della vita, percorrendo le strade del vissuto con un’intensità di animo che investe il lettore nella più acuta forma di sentimento.
Un quotidiano che Giovanni sgrana come chicchi di grano nella più significativa visione, travasando quel sentire d’uomo nella parola più semplice ed efficace.
Nella sua poetica possiamo assistere alla veridicità dei sentimenti, quel suo attaccamento ai valori che segnano un legame forte con le sue radici, quel gesto innato d’osservare e riflettere sugli eventi, essendone partecipe come uomo e intarsiare questo bagaglio emozionale fino a partorire poesia, cucita ai fili dell’esistere con profonde riflessioni sociali, permettendo a chi si sofferma a leggere i suoi versi partecipazione e meditazione.
Ha conseguito i seguenti riconoscimenti per le sue opere letterarie:
– “me raccontava mi padre” prima classificata III .premio laurentum on line 2009 sezione vernacolo
– “Presenza” terza classificata III .premio laurentum on line 2009 sezione italiano;
– “11 anni” terza classificata concorso internazionale Pantarei 2010;
– “Volevo andare” finalista premio Vivarium; menzione d’onore
– “Vorrei onda rinascere” finalista premiata concorso speciale donna 2010;
– “Amici” finalista premiata concorso Speciale Infanzia 2010
– inoltre Giovanni recentemente pubblicato il suo primo libro
– Guarda con i miei occhi Raccolta poetica edito da Il Rovescio Editore.
Nadia Turriziani