Intervista di Alessia Mocci a Pierluigi Porazzi ed al suo “L’ombra del falco”

Dai racconti al romanzo, Pierluigi Porazzi con il suo “L’ombra del falco”, edito nel 2010 presso la casa editrice  Marsilio editore, riesce a sconvolgere il pubblico con un cambio scena davvero inaspettato. Il protagonista di “L’ombra del falco” è un serial killer davvero particolare, astuto e senza scrupoli, un noir che si tinge di sangue e di horror.

Pierluigi, lavora a Trieste come avvocato ed ha pubblicato per la Campanotto Editore una raccolta di brevi racconti “La sindrome dello scorpione”.

L’autore è stato molto disponibile a rispondere ad alcune domande riguardo la sua pubblicazione e ci ha anche anticipato qual cosina delle sue idee per il futuro. Buona lettura!

A.M.: “L’ombra del falco” è il tuo primo romanzo? Quando e perché nasce l’idea di scriverlo?

 

Pierluigi Porazzi: L’idea di scriverlo nasce alcuni anni fa, quando ho pensato di cimentarmi nella stesura di un romanzo, dopo che per anni avevo scritto racconti brevi. Come genere, la scelta è caduta sul thriller in quanto è un genere che mi appassiona da lettore e che conosco bene. Quindi ho pensato alla trama e ho cercato di inventare un intreccio originale, con tutti gli elementi del genere che mi potrebbero interessare come lettore. In pratica, ho cercato di scrivere un tipo di romanzo che mi piacerebbe leggere.

 

 

A.M.: Oltre alla sostanziale differenza tra romanzo e racconto, in che cosa principalmente credi differisca “La sindrome dello scorpione” da “L’ombra del falco”?

 

Pierluigi Porazzi: Soprattutto come tematiche: i racconti contenuti ne “La sindrome dello scorpione” (molto brevi, a volte brevissimi) sono di genere simbolico – esistenziale. “L’ombra del falco”, pur essendo un romanzo in cui non mancano considerazioni sulla società contemporanea e sulla realtà che viviamo tutti i giorni, è un thriller/noir.

 

 

A.M.: Il tuo personaggio è un sadico serial killer. A quale presenza inquietante della letteratura potresti avvicinarlo?

 

Pierluigi Porazzi: A nessuna, proprio perché ho cercato di costruirlo in maniera originale, in modo che non fosse assimilabile ad altri serial killer della storia o della letteratura ma che allo stesso tempo fosse credibile e realistico.

A.M.: Pensi che il social network Facebook sia utile ai fini della trasmissione di interesse letterario?

 

Pierluigi Porazzi: Direi proprio di sì. È un mezzo molto utile per gli autori, far conoscere il proprio lavoro e la propria attività, e per i lettori e gli appassionati, che possono conoscersi e confrontarsi.

A.M.: Come ti trovi con la Marsilio Editore?

 

Pierluigi Porazzi: Benissimo fin dal primo momento. Mi sono sentito subito a mio agio, e considerato come un autore a tutti gli effetti, nonostante fossi un esordiente nel campo del romanzo.

 

A.M.: Hai già presentato ufficialmente il romanzo? Come sta reagendo il pubblico? È attivo?

 

Pierluigi Porazzi: Sì, l’ho presentato da fine febbraio in molte località, e lo sto presentando tuttora in alcune città. Il pubblico ha reagito bene, tanto che dopo solo un mese dall’uscita è già arrivato alla seconda edizione. Direi un ottimo risultato, e spero proprio che non si fermi ancora per un po’.

 

 

A.M.: Hai qualche novità per il 2011? Puoi anticiparci qualcosa?

 

Pierluigi Porazzi: Dovrei riuscire a scrivere un nuovo romanzo, sempre di genere thriller/noir, a cui sto lavorando, ma riguardo ai tempi di uscita credo che sia difficile che veda la luce già nel 2011. Ritorneranno alcuni personaggi de “L’ombra del falco”, ma non posso dire di più…

 

 

E così ci saluta Pierluigi, con una nota di mistero molto particolare: alcuni personaggi di “L’ombra del falco” torneranno in una futura pubblicazione. Che aspettate quindi a leggere “L’ombra del falco”?

Vi lascio alcuni link utili:

http://www.facebook.com/miusli#!/pierluigi.porazzi

http://www.myspace.com/pierluigiporazzi

http://www.marsilioeditori.it/autori/autore/2962-pierluigi-porazzi

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