Selfie & Told: Luframilia racconta il singolo “L’Eremita Postmoderno”
“Ascolti indifferente il suono della voce/ confonde un po’ la mente distorce la realtà/ e tutto poi si muove/ in fretta assai veloce/ e non ti importa niente tu resti fermo/ qua// Tu stai dietro la porta nell’utero del mondo/ dal tuo cordone ombelicale guardi la società/ i sogni sono persi/ son fatti ormai di plastica/ la tua rivoluzione adesso inizierà// […]” – “L’Eremita Postmoderno”

Luframilia è un progetto che nasce dal plettro e dalla penna di Davide Bolignano.
Già militante in diversi progetti musicali come chitarrista a Reggio Calabria, è proprio qui, anzi esattamente dalla sua camera, che inizia a scrivere dei brani in lingua italiana, che all’inizio restano per mesi e anni solo delle registrazioni vocali (per non dimenticarle!) nel suo cellulare, chitarra acustica e voce, ma che piano piano si fanno strada all’interno della sua convinzione, nel suo sentire, nella sua voglia di portarli alla “luce”, in maniera nuova, in qualcosa che non aveva mai fatto prima.
Prendere questi testi e linee vocali, flussi di coscienza di un carattere intimo, riflessivo, e “paradossalmente” in italiano, arrangiarli in dei suoni d’impatto, esterofili d’oltreoceano, circondati da tutte le proprie influenze preferite, dal punk rock, all’alternative, all’indie pop, è stata l’idea che ha trovato il giusto porto, quando Davide ha condiviso gli “scheletri” dei suoi brani con Alessio Mauro, ingegnere del suono e producer di Reggio Calabria. Con lui si è iniziato un lungo lavoro di arrangiamento e pre produzione, e poi di registrazione in studio, di diverse tracce.
Il 19 Aprile è uscito il primo singolo ufficiale di Luframilia: “L’Eremita Postmoderno”, su Spotify e i maggiori store online, e il 25 Aprile è stato rilasciato anche il video ufficiale, prodotto da Officine Alpha.
L.: Chi è Luframilia?
Luframilia: Luframilia è un progetto musicale che scava nelle periferie della mente, in un mondo interiore, specchio del mondo fuori, che passeggia tra i dualismi, nei colori dei rumori, inciampando in sfumature, a volte lucenti, a volte scure, sotto luci di lampioni nelle notti buie. Luframilia non è un personaggio, nemmeno uno strano miraggio, è qualcosa di mio… sono semplicemente io.
L.: Che genere fa?

Luframilia: Dare un’etichetta a un’emozione sembra sempre un’infrazione, ma è necessaria per le genti, per le menti in nutrizione, perché il fine ultimo sempre è comunicazione, trasmissione, unione, connessione, empatia! dall’atrio della mente di casa mia, sino a chiunque interessato sia. Prendi i suoni d’oltre oceano, quelli potenti e d’impatto, mettili nel piatto, poi mescolali con un cantato italiano, e gira forte e poi piano, sapori acustici e distorti, colori chiaroscuri di voci sapide e forti, ma ora è quasi pronto questo incontro, siedi o viaggia, non importa, mentre la fame si riduce… fatti guidare dai frammenti di luce.
L.: E la sua storia?
Luframilia: Una cameretta, il buio, la notte, l’insonnia, un lume accesso, bloc-notes del PC, una chitarra, e registrazioni sul cellulare… aspetta! no non è una strana barzelletta… è così che inizia questa storia, senza aspettative né gloria, come tante altre, ma la voglia di sognare arriva anche nella veglia, e piano piano bisbiglia… a sua figlia: la creatività! che non è altro che necessità, emozionarsi, comunicare, soffrire, amare, sentire, emozioni in divenire, guidano il plettro e la matita, dentro al viaggio della vita, dentro le tue sensazioni che diventano canzoni, che registri a bassa a voce, e poi riascolti mentre il mondo va veloce, tra eremiti, buio e luce, ecco un filo che pian piano cuce, l’idea di fare un disco e registrarlo, la voglia di andare fuori e cantarlo, di condividerlo con le persone, tra il timore che bacia di nascosto l’occasione, e così le notti in studio di registrazione, ogni momento mentre suoni quell’accordo, o mentre canti quella frase, resta unico, le energie sono ormai evase, e galleggiano nell’aria della stanza, rimbalzano sui muri, in una spettacolare danza, dentro al tempo congelano il momento, dentro al brivido lungo le tue braccia, salvato per sempre dentro la traccia. La rabbia ed il timore, resilienza ed amore, un cammino, una via, overdose di empatia… presto tante novità per questa realtà!
L.: Chi è L’Eremita Postmoderno?

Luframilia: L’Eremita Postmoderno è una canzone, è una sensazione, è il mio primo singolo, appena nato e piccolo, in questo grande mondo, e si disperde nel profondo. L’Eremita Postmoderno siete voi, e sono io, è un qualunque qualcuno, che ancorato non lascia il molo, che si sia mai sentito solo, sotto piogge emozionali, dentro spazi caotici e artificiali, è un antieroe della realtà, perso nella quotidianità, nel traffico della città… mentale, tra timori eretici e sentimenti cibernetici. Vuole distruggere il mondo delle sue paure, dal buio del suo letto, tra le mille facce di se stesso, dal suo sottomondo, dal suo limbo, dentro l’utero del mondo, verso l’oltre mondo, percorrendo la sua via, assuefatto d’empatia, al di là del suo al di qua, verso la sua verità.
L.: Dove posso ascoltarlo?
Luframilia: Tra disordini di frequenze, nel frastuono decadente, tra i rumori di tutti i cuori fuori sync, aprite bene le orecchie e la mente.
“Distruggi tutto il mondo/ e poi ti disperdi nel profondo/ E fuggi da ogni luogo/ perché dietro di te c’è solo il vuoto/ Resistere su dai/ É la forza più grande/ senza combattere hai già vinto lo sai/ infondo il cieco vedo meglio/ di chi può usare gli occhi perché usa la sua mente/ non c’è arma più potente/ dai spezza la catena della vuota ignoranza/ e scappa dal sistema di inutile dualità/ […]” – “L’Eremita Postmoderno”
Written by Luframilia
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