“Half light” di Craig Rosenberg: i defunti sono intrappolati tra questo mondo e l’aldilà

“Quando cala l’oscurità, la morte si avvicina…”

 

Half light di Craig Rosenberg

Catalogato come thriller, Half light, realizzato dal regista Craig Rosenberg nel 2006, è film che va oltre questa definizione. Perché Half light è principalmente pellicola di sentimenti traditi.

Rachel Carlson (Demi Moore), scrittrice di successo, è scaraventata, suo malgrado, in un vortice di emozioni negative che ne annientano la lucidità.

A provocare in lei uno stato di angoscia è una situazione pregressa che le ha causato una lacerazione sentimentale e psicologica difficile da superare.

E, per elaborare il dolore originato dal dramma intimo che l’ha toccata in uno dei suoi affetti più profondi, fugge. Per cercare sollievo in un altrove, lontano dalla città dove si è consumata la tragedia di cui è stata protagonista.

Rachel reagisce, o almeno prova a non farsi inghiottire da una sofferenza talmente ampia che il suo cuore non può contenere; e, per non farsi annientare dal male di vivere, che le stritola l’anima e la risucchia in una spirale di dolore, raggiunge le Highlands scozzesi.

Lì, in quel paesaggio ancestrale e selvaggio, distante dai rumori della metropoli, oltre che dal suo compagno e dalla sua più cara amica, l’editrice a cui ha affidato ogni suo progetto professionale, Rachel spera di ritrovare l’ispirazione perduta, e tornare a essere la scrittrice di successo che è stata.

“Tutto quello che c’era l’abbiamo perso molto tempo fa…”

Ma, il compagno e l’amica non sembrano in grado di darle quel supporto affettivo che le necessita per continuare a vivere, e gli ostacoli che intervengono nel suo recupero le impediscono di ritrovare la parte del suo sé perduta in seguito al dramma vissuto.

Divorata da sensi di colpa e rimorsi che minano la sua fragilità, Rachel si dibatte nel più totale sconforto portato anche da visioni inquietanti. Oggetti, che inspiegabilmente trovano una diversa collocazione all’interno dell’abitazione della scrittrice, diventato luogo dalle mille suggestioni, alcune delle quali animate da una sorta di malvagità.

Half light di Craig Rosenberg

La donna, nonostante sembri trovare corrispondenza nella gente di quel luogo battuto dal vento, che a un iniziale approccio pare esserle ostile, ben si adatta a quella località che le prospetta una via d’uscita al suo male di vivere; perché accolta con benevolenza e simpatia dagli abitanti dell’isola. Tanto che, in un clima apparentemente sereno, sembra recuperare il suo presente, mentre al suo orizzonte si profila una promettente storia d’amore con un uomo la cui identità è alquanto dubbia.

“Ti avevo portato una cosa per ringraziarti… è uno dei miei libri…”

Ma il suo cammino è ancora costellato di episodi surreali che le impediscono di vivere a pieno il suo sentimento. Eventi che rasentano l’incredulità intervengono fra lei e l’uomo, fino a portarla a dubitare delle proprie facoltà mentali. Eventi soprannaturali che danno ad Half light la connotazione di film dal contenuto originale.

Fenomeni non comprensibili e tantomeno inspiegabili accompagnano lo sviluppo filmico fino a quando, verso il finale, la trama assume una certa linearità che porta a compimento gli enigmi, anche tragici, di cui è vittima la protagonista.

Accompagnando infine lo spettatore ad avere assoluta spiegazione agli eventi vissuti da Rachel che, con notevole forza di volontà, si batte per salvare se stessa dalla malvagità altrui.

“Cercavo qualcosa accaduto tempo fa… non avete un accesso a Internet?

Half light è film intenso, con elementi anche spettacolari che provocano nello spettatore qualche brivido di trepidazione, determinato anche da qualche accenno di scene cruente.

Half light di Craig Rosenberg

Half light non è soltanto un bel trhiller, ma è anche narrazione di affetti violati, e del male che spesso si annida nel cuore di molte persone, in questo caso di coloro che avrebbero dovuto dimostrare affetto e vicinanza alla giovane scrittrice. Che, invece, in nome del profitto o altri ambiziosi progetti non hanno esitato a sacrificare un amore, trascurando il disagio emotivo provocato nella sua travagliata esistenza.

“L’ha pugnalato proprio qui, ti assicuro che era proprio qui…”

Complice un’ambientazione suggestiva, che si fa interprete al fine di evocare segreti occultati dagli abitanti dell’isola, è film da assaporare dalla prima all’ultima sequenza cinematografica, ognuna colma di pathos.

“Dobbiamo fare qualcosa… dobbiamo far intervenire la polizia…”

Ottima l’interpretazione dell’attrice Demi Moore, calata alla perfezione nel ruolo che il regista le ha affidato. Da non dimenticare, l’eccellente colonna sonora, per accompagnare un film dalle molteplici sfaccettature che risponde a tutti i requisiti che si chiedono a un evento cinematografico: emozioni, sentimenti e una location capace di far sognare lo spettatore.

“I suicidi sono intrappolati tra questo mondo e l’aldilà…”

 

Written by Carolina Colombi

 

 

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