Selfie & Told: Sabrina Napoleone racconta il nuovo album “Modir Min”

“Quello con la giacca/ canta al karaoke,/ ma è evidente a tutti/ che ha un certo stile./ C’è il folksinger ‘mericano/ che lo guarda male,/ mentre il rapper casertano/ spara le sue rime./ […]” – “Il Business dei Primati

Sabrina Napolitano

Alla fine siamo tutti lì, anche questa mia presenza qui su questo spazio, con queste poche righe lo testimonia.

Siamo tutti lì noi musicisti, musicanti, aspiranti rock star, siamo lì tutti, impegnatissimi nel cercare di trovare un po’ di spazio, una fessura attraverso cui emergere alla luce del sole, alla notorietà.

E siamo tutti attenti alle nuove tendenze, alle nuove tecnologie, ai nuovi spazi, ognuno con il suo bel press kit, il suo sito, la sua pagina facebook, insta, tubo, twitter, soundcloud…

Lì siamo tutti, lì sono anche io (non senza difficoltà di gestione di questo immenso apparato promozionale fai da te), lì mi trovate come Sabrina Napoleone… oppure potete cercarmi davvero, ascoltare i miei album.

Ed eccovi questa Selfie & Told!

 

S.N.: Cosa intendi affermando che per trovarti davvero bisogno cercarti nei tuoi album?

Modir Min

Sabrina Napoleone: A volte ho come l’impressione di arrivare tardi, di non comprendere le ragioni che muovono questo mondo (ammesso che vi siano ragioni intese come cause e non solo come analisi a posteriori dei processi in atto). Con questa affermazione intendo, banalmente, che sono legata ad un modo di ascoltare la musica più proprio degli anni ’70/’80, quando spesso l’opera si sviluppava all’interno di una raccolta, e di brano in brano si poteva ricomporre un intero, un concept più ampio in cui trovare il racconto di un artista e la sua poetica. Non nascondo che produrre la mia musica nell’era del singolo su youtube mi mette un poco a disagio.

 

S.N.: Il tuo nuovo album si intitola Modir Min, cosa significa?

Sabrina Napoleone: Modir Min è il titolo di una filastrocca islandese. Si tratta di una ninna nanna nera. In italiano si traduce con “Madre Mia”.

 

S.N.: Qual è, a questo punto, il concept che sta dietro Modir Min?

Sabrina Napoleone: Modir Min è una narrazione di resilienza. Dietro Modir Min vi è un certo stupore nel rendersi conto di come alcune cose, alcune persone, alcune relazioni continuino, nel bene e nel male, ad andare avanti anche dopo essere state colpite da eventi “cataclismatici”.

 

S.N.: Come si è sviluppato il tuo lavoro di produzione?

Sabrina Napolitano

Sabrina Napoleone: Posso dire che tutti i brani contenuti nell’album sono stati composti appositamente per Modir Min. A due anni dall’uscita del mio album precedente “La Parte Migliore” ho ricominciato a scrivere e a comporre. Alcuni brani derivano dallo sviluppo di idee e suggestioni del mio produttore e socio Giulio Gaietto. Poi ad inizio 2017 ci siamo chiusi in studio, per un paio di giorni, con gli altri musicisti, ed abbiamo costruito gli arrangiamenti di quasi tutti i pezzi e registrato quasi tutte le parti di sei dei nove pezzi originali contenuti nell’album e la cover di Tenco. Oltre a me e Giulio, hanno suonato nell’album Marco Topini (chitarre elettriche), Osvaldo Loi (viola e synth) e Alessandro Zito (batteria). Il brano Elective Test, invece, è frutto della collaborazione con ISolaris. Nei mesi successivi ho scritto e abbiamo registrato le parti degli ultimi due brani. Missaggio a cura del stesso Giulio Gaietto e il master a cura di Raffaele Abbate.

 

Sapevo che sarebbe arrivato/ il momento di fare tutti i conti,/ con i fantasmi del passato./ Non si attraversa il fuoco indenni,/ qualcosa se ne va nel fumo/ e lascia dietro odore di bruciato.// Non può proteggermi quella qualità speciale,/ che ho rivisto dentro gli occhi del mio cane,/ quella forza che non puoi arrestare/ delle donne di Kobane./ […]” – “Resilienza

 

Written by Sabrina Napoleone

 

 

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