“Sulle ali della mia voce” del mezzosoprano Antonella La Terra Inghilterra: il tema amoroso in tensione emotiva

Antonella La Terra Inghilterra è un mezzosoprano di origine abruzzese che con questo “Sulle ali della mia voce arriva al debutto avvalendosi di una produzione ben curata, cristallina e vellutata, che riesce nel migliore dei modi a far risaltare le doti canore dell’artista.

Sulle ali della mia voce

Uscito per l’etichetta discografica Music Force, l’album si compone di sette tracce, di cui un solo inedito e sei arrangiamenti di pezzi non originali, questi ultimi presi da un repertorio coerente che si inserisce nel filone di una coniugazione della lirica alla forma-canzone pop. Il tentativo di fondo appare proprio quello di accostare le sonorità liriche – a tratti quasi epiche – alla maggiore fruibilità e semplicità di un approccio più commerciale.

La possente voce del mezzosoprano è accompagnata e sorretta da un tappeto musicale mai invadente, fatto di pianoforte, lievi chitarre arpeggiate e archi sempre sullo sfondo.

La scaletta si apre con l’inedito “In Te Andrò”, che dopo un’introduzione eterea di piano e fiati lascia spazio al canto, accompagnato da lievi accordi e percussioni minimali (una costante dell’intero album); a un crescendo di tensione risponde una distensione melodica marcatamente lirica in cui tutta la delicatezza della mezzosoprano si manifesta. L’intero brano procede in un crescendo musicale ed emotivo sottolineato da percussioni più presenti e sovrapposizioni vocali dal sapore drammatico, che ci portano verso una conclusione accompagnata dagli archi.

In questo brano, senza alcun dubbio uno dei più riusciti dell’intero disco, è già racchiusa la poetica che sarà riproposta anche nelle rimanenti tracce: il tema amoroso sviluppato in una costante tensione emotiva; la centralità del canto, ben intrecciato da armonie musicali equilibrate e mai prepotenti; una fondamentale natura pop che non disdegna qualche apertura a spunti jazz (Un Amore per Sempre).

Antonella La Terra Inghilterra

La forza di questa fatica discografica si fonda sulla grandissima preparazione dei musicisti. Dal punto di vista tecnico è difficile trovare una pecca, la produzione amalgama in un suono omogeneo i vari strumenti senza risultare “impastata”.

In definitiva, siamo davanti a un prodotto davvero ben confezionato: ottimamente suonato, interpretato e prodotto. Non c’è volontà di strafare, rimanendo all’interno dei canoni di un genere relativamente codificato; se siete in cerca di innovazione questo lavoro non fa per voi, e se questo genere non vi ha mai appassionato potete tranquillamente passare oltre.

Ma se al contrario apprezzate questo filone, o ne siete anche solo vagamente incuriositi, probabilmente non rimarrete delusi e vi accingerete a vivere una nuova, piacevole esperienza.

 

Written by Stefano Zanni

 

Info
Facebook Antonella La Terra Inghilterra

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

OUBLIETTE MAGAZINE
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.