“Rinascimento”: una mostra in tre episodi dal 12 settembre 2014 al 6 aprile 2015, Brescia
Dal 12 settembre 2014 al 6 aprile 2014 Brescia sarà il teatro di un grandissimo evento dedicato alla corrente artistica del Rinascimento. È un progetto unico strutturato in tre fasi e organizzato da Comune di Brescia, in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei.
Diverse saranno le iniziative che coinvolgeranno i visitatori, che fra visite guidate, eventi, concerti e corsi di storia dell’arte, potranno entrare a contatto con gli artisti che hanno contribuito a rendere unico il movimento culturale: da Giorgione e Savoldo a Fra Bartolomeo e Raffaello, per scoprire lo straordinario patrimonio della Pinacoteca Tosio Martinengo.
«Con Rinascimento abbiamo voluto dare inizio a un’inconsueta modalità espositiva», dicono Massimo Minini e Luigi Di Corato, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Brescia Musei, «elaborando un progetto che, lontano dalla sindrome del grande evento, si caratterizza per l’essere diluito e continuativo in un lasso di tempo ampio. Desideriamo fortemente incentivare il pubblico a godere del museo in modo frequente e sistematico nel corso dell’anno, affinché la visita diventi una consuetudine e allo stesso tempo un’esperienza, conoscitiva ed emotiva, sempre nuova in una città inaspettata e tutta da scoprire».
Un evento di notevole importanza, caratterizzato dall’uso di precisi impianti scientifici che si sviluppano in: Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso, Fra Bartolomeo. Sacra famiglia a modello, Raffaello. Opera prima, e si arricchisce con Svelare l’Arte, un’altra mostra che enfatizza il metodo di ricerca in ambito storico e storico-artistico dei Musei Civici, presentando i dipinti conservati nella Pinacoteca, che sono tuttora oggetto di studio.
Gli eventi, distribuiti nell’arco di sei mesi, sono organizzati dai due curatori Paolo Bolpagni ed Elena Lucchesi Ragni che, nel comunicato stampa dell’evento, dicono: «Rinascimento non è semplicemente un ciclo di mostre, ma un programma culturale complessivo incentrato sul patrimonio artistico della Pinacoteca Tosio Martinengo e della città di Brescia. Un progetto che vuole andare al di là di una visione locale e aprire a una prospettiva ampia, di portata internazionale. L’obiettivo è coniugare la valorizzazione del patrimonio della Pinacoteca, anche grazie alle prestigiose collaborazioni con i musei prestatori, la rigorosa qualità della ricerca culturale e scientifica e l’attrattiva dei grandi nomi degli artisti».
Ma in che cosa si distingue la mostra? In realtà, il primo episodio Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso, che si terrà dal 12 settembre 2014 al 9 novembre 2014, consiste nell’esposizione del Doppio ritratto di Giorgione, preso in prestito da Palazzo Venezia di Roma. Un’opportunità affinché i visitatori possano vedere il Ritratto di giovane flautista realizzato da Giovanni Gerolamo Savoldo e proveniente dalla Pinacoteca Tosio Martinengo – e la Figura di giovane attribuito a Giorgione in deposito alla Galleria Borghese di Roma.
Il secondo episodio Fra Bartolomeo. Sacra Famiglia a modello si terrà dal 20 novembre 2014 fino al 18 gennaio 2015. Questa volta il protagonista scelto è Fra Bartolomeo – al secolo Baccio della Porta – maestro del Rinascimento fiorentino. Le opere in esposizione sono: La vergine che adora il Bambino con San Giuseppe, dipinto rilasciato per la prima volta dalla National Gallery di Londra. L’obiettivo è di creare un confronto fra le opere realizzate durante il Rinascimento e individuare il contributo dato da Fra Girolamo.
Il terzo episodio, Raffaello. Opera prima si articolerà nelle giornate comprese fra il 29 gennaio e il 6 aprile 2015. Quest’ultimo appuntamento illustrerà l’opera prima del maestro: la Pala Baronci, l’Angelo della Pinacoteca, che sarà affiancata da altre tre opere come il Padre Eterno e la Madonna dal Museo Nazionale di Capodimonte. Completa il tutto un magnifico disegno: lo Studio per la pala di San Nicola da Tolentino proveniente dal Palais des Beaux Arts di Lille.
In concomitanza con i tre episodi, dal 12 settembre 2014 all’11 gennaio 2015, si terrà l’incontro Svelare l’arte al Museo di Santa Giulia a cura di Elena Lucchesi Ragni e Roberta D’Adda. 29 sono i dipinti in mostra, provenienti dalla Pinacoteca Tosio Martinengo, alcuni mai esposti al pubblico, altri, invece, sono oggetto di studio e di restauro. Il percorso espositivo è composto di pannelli interattivi, utili affinché si possa indagare a fondo sulle opere stesse, confrontando le immagini pre e post restauro.
Le occasioni sono diverse per assistere e ricordare il periodo storico e culturale definito ‘Rinascimento’. Il termine ‘rinascita’ fu usato per la prima volta da Giorgio Vasari nel suo trattato Vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue sino ai tempi nostri, per indicare un ciclo da lui individuato che da Giotto, per poi diffondersi e affermarsi con Masaccio, Donatello e Brunelleschi, si liberava delle forme greco-bizantine per tornare a quelle romano-latine, culminando nella figura di Michelangelo che fu abile nel superare gli artisti citati.
Nel caso specifico di Raffaello Sanzio (Urbino, 26 marzo o 6 aprile 1483 – Roma, 6 aprile 1520), si sa dalle parole dello stesso Vasari che Raffaello nacque a Urbino «l’anno 1483, il venerdì santo, alle tre di notte, d’un Giovanni de’ Santi, pittore non meno eccellente, ma si bene uomo di buon ingegno, e atto a indirizzare i figli per quella buona via, che a lui, per mala fortuna sua, non era stata mostra nella sua bellissima gioventù».
Il periodo della giovinezza, vissuto a Urbino, è decisivo per Raffaello, poiché la sua città di appartenenza si rivela un vero e proprio centro artistico di notevole importanza, che trasmetteva gli ideali del Rinascimento sia in Italia, sia in Europa. La sua formazione gli permette di studiare opere dei grandi artisti: da Piero della Francesca a Luciano Laurana, da Francesco di Giorgio Martini a Pedro Berruguete, da Giusto di Gand ad Antonio del Pollaiolo, da Melozzo da Forlì e altri ancora.
Dal punto di vista stilistico, la pittura di Raffaello si distingue da altri artisti come per esempio Michelangelo. Infatti, Raffaello ha un’indole completamente diversa, dettata più dalla calma e dalla serenità e, soprattutto, la gioia di vivere che si riflette nelle sue opere. Probabilmente è per questo motivo se la sua pittura è apprezzata da più parti, infatti, è riconosciuto come il pittore più completo e più amato del Rinascimento.
Le sue continue analisi e sperimentazioni artistiche lo conducono verso nuove e più conoscenze, persino filosofiche, poiché entra a contatto con i protagonisti del pensiero neoplatonico – che considerano la filosofia come esegesi, in altre parole l’interpretazione critica di testi finalizzata alla comprensione del significato –, ma anche letterati e, in generale, intellettuali.
Nel primo periodo di produzione dell’artista, si ricorda quello vissuto a Perugia, in cui conosce e frequenta lo studio del Perugino. I capolavori realizzati riflettono l’arte appresa dal suo maestro. Dipinge con eleganza e slancio, rivelando il suo lato brioso e gioviale. Le sue opere sono caratterizzate dai colori luminosi e ben distribuiti sulla tela, che danno un effetto armonioso.
Si ricordano fra le altre, opere quali: la Madonna Solly e La Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Francesco conservati entrambi nella Gemäldegalerie di Berlino, la Madonna Diotallevi del Bode Museum di Berlino, la Madonna del libro custodita nel Museo dell’Eremitaggio a Pietroburgo, l’Incoronazione della Vergine presente nei musei del Vaticano e lo Sposalizio della Vergine conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano, mentre del periodo di transizione di Siena e Urbino, e prima di stabilirsi a Firenze, si ricordano il Tre Grazie presente nel Museo Condé di Chantilly, Il Sogno del cavaliere, custodito nella National Gallery di Londra.
Sull’arte di Raffaello sono stati eseguiti numerosi studi, e ancora oggi le sue opere ricevono la dignità che gli spetta. L’evento di Brescia è dunque importante per tutti gli ammiratori, tanto più che i percorsi organizzati favoriscono la partecipazione dinamica basata sul dialogo con gli operatori.
Orari di apertura fino al 30 settembre: tutti i giorni ore 10:30 – 19:00
Dal 1 ottobre al 15 giugno: tutti i giorni ore 9:30 – 17:30 lunedì chiuso
biglietto unico: € 10,00 (valido per le tre mostre)
Written by Maila Daniela Tritto
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santagiulia@bresciamusei.com