La sovversione dei soggetti: Jean Jacques Rousseau alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, 7 ottobre 2011
La coincidenza del tricentenario della nascita (1712) di Jean Jacques Rousseau con i 25° anni dalla pubblicazione del “Contrat social” e de “Emile” scandisce i temi del convegno, nel corso del quale verranno analizzati diversi soggetti di natura giuridico-politica, filosofico-antropologica ed autobiografica presenti nelle opere rousseauiane, in modo da metterne in rilievo le interrelazioni e la loro presa sul reale.
La parola francese sujet, utilizzata da Rousseasu con molte sfaccettature, tratteggia qui la metamorfosi di soggetti umani in soggetti di diritti e in soggetti politici, protagonisti di inedite aspirazioni democratiche.
Il convegno inizierà alle ore 9:00 e si concluderà alle 18:00 alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Sarà introdotto da Giovanni Incorvati.
Seguiranno, per la sezione “Diritto politico”, le argomentazioni di Gaetano Azzariti, Alberto Postigliola, Augusto Cerri, Roberto Gatti, Giovanni Lobrano, Omar Chessa nella mattinata. Dalle 14:00 per la sezione “Antropologia e autobiografia” sarà la volta di Valeria Pompejano, Augusti Illuminati, Barbara Carnevali, Giorgio Forni, Andrea Potesio, Mariafranca Spallanzani, Elena Pulcini, Alessandro Ferrara.
Jean-Jacques Rousseau (Ginevra, 28 giugno 1712 – Ermenonville, 2 luglio 1778) è stato uno scrittore, filosofo e musicista svizzero, di lingua francese e cittadino della Repubblica di Ginevra.
Esponente, per la verità abbastanza atipico, dell’Illuminismo, le sue idee socio-politiche influenzarono indubbiamente la Rivoluzione Francese, e molti ritengono che esse favorirono anche lo sviluppo delle teorie socialiste, e la crescita del nazionalismo.
Le sue teorie ebbero inoltre una notevole influenza sul successivo Romanticismo.
La sua eredità di pensatore radicale e rivoluzionario è probabilmente espressa al meglio nella sua più celebre frase, contenuta nel Contratto sociale: “L’uomo è nato libero, ma ovunque è in catene.”