Viaggiare ad Amalfi: il Duomo, esempio architettonico di stili diversi in equilibrio fra loro

“Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri.” ‒ Anonimo

Duomo di Amalfi
Duomo di Amalfi

Il Duomo di Amalfi, orgoglio della città, è uno dei monumenti più importanti della Costiera Amalfitana.

Amalfi, località iconica e città dal passato glorioso, è un complesso di storia, leggenda e innovazione che, grazie anche al suo spettacolare affaccio sul Golfo di Salerno, attrae visitatori da tutto il mondo.

“Qui è il giardino che cerchiamo sempre e inutilmente dopo i luoghi perfetti dell’infanzia. Una memoria che avviene tangibile sopra gli abissi del mare, sospesa sulle foglie degli aranci e dei cedri sontuosi negli orti pensili dei conventi.” Salvatore Quasimodo

Secondo il mito, Amalfi fu fondata da Ercole, che qui seppellì la ninfa Amalfi, sua amata, da cui il nome della città. Un’altra leggenda narra che profughi romani, naufragati nel Golfo di Policastro, fondarono prima Melfi e poi si spostarono verso la Costiera amalfitana.

La realtà storica, invece, racconta che Amalfi è stata fondata nel V secolo da Romani in fuga dalle invasioni barbariche, divenendo poi un castrum bizantino per difendersi dai Longobardi. Insieme a Genova, Pisa e Venezia è una delle quattro repubbliche marinare italiane: periodo del suo massimo splendore che va dal IX al XII secolo. Durante il quale Amalfi occupa un ruolo centrale nelle rotte commerciali del Mediterraneo. Esercitando influenza e prestigio commercia legname, spezie, seta e oro con Bizantini e Arabi. Oltre che a sviluppare il Tarì, moneta simile a quelle arabe, e le Tavole Amalfitane, uno dei primi codici marittimi medievali.

Crocevia di scambi culturali e commerciali tra l’Occidente cristiano e l’Oriente, Amalfi si lega strettamente all’Impero Bizantino, le cui testimonianze si evincono dagli interventi architettonici del Duomo.

Intorno al 1130, Ruggero II di Sicilia sottomette Amalfi; sebbene, da un punto di vista commerciale, la città mantiene la sua autonomia. Poco dopo, nel 1135, i Pisani, approfittano dell’assenza della flotta locale e saccheggiano la città.

Vittima di un maremoto, intorno al 1350, subisce la distruzione del suo arsenale e dei suoi cantieri navali, a cui si aggiunge un’epidemia di peste che causa un tracollo demografico ed economico. Assoggettata alle famiglie dei Colonna e degli Orsini intorno al XV secolo, dopo varie vicende con gli Aragonesi, per Amalfi ha inizio il suo declino. Per tornare poi a occupare un posto di rilievo in ambito turistico nell’Ottocento, grazie alla costruzione della strada costiera e all’interesse di artisti come Heinrich Ibsen.

“In nessun altro luogo come ad Amalfi l’incrocio fra terra e acqua avviene con una reciproca metamorfosi.” ‒ Salvatore Quasimodo

Esempio architettonico situato nel cuore cittadino, il Duomo di Amalfi è stato edificato per onorare Sant’Andrea Apostolo, patrono della città. Luogo di grande spiritualità, dove gli elementi architettonici beneficiano di raffinatezza e sobrietà, nonché di un’intima atmosfera, il Duomo è specchio della fusione di diversi stili originati dalle relazioni di Amalfi con altre civiltà. Che, intrecciati armoniosamente fra loro, sono testimoni di una portata storica e culturale importante che ha segnato la città.

Non è dunque un caso se nel corso dei secoli il Duomo ha subito numerose trasformazioni che ne hanno arricchito l’aspetto e la funzionalità; mantenendo però intatta la sua identità religiosa, oltre che il legame con la tradizione. A testimoniarlo sono le opere d’arte, i mosaici e le sculture custodite al suo interno, spesso finanziati da commercianti e i naviganti amalfitani per magnificare la loro città.

E rendendolo uno dei luoghi di culto più venerati della Costiera Amalfitana.

Amalfi è una cittadina vivace, con bottegucce di barbieri loquaci che lavorano fino a tarda notte, vie tortuose, un bel Duomo, e alcune case aristocratiche.” Guido Piovene

La prima edificazione del Duomo risale al periodo della dominazione bizantina ampliata poi nei secoli.

Affiancata ad una struttura già esistente, la Basilica del Crocifisso costruita su un tempio paleocristiano, è un capolavoro di arte e architettura. I due luoghi di culto, inizialmente, sono distinti fra loro, per venire unificati dopo l’Anno Mille in un’unica chiesa a sei navate. In seguito, le due strutture verranno vengono nuovamente disgiunte: con la Basilica del Crocifisso che a tutt’oggi rimane il nucleo più antico del Duomo.

“La facciata del Duomo, con i suoi mosaici dorati e lo stile neomoresco, è un trionfo di luce e colore, mentre il Chiostro del Paradiso offre un’oasi di silenzio tra archi arabeggianti e antichi sarcofagi.”

Uno dei motivi di maggior fascino del Duomo è la facciata, che avanza in modo spettacolare su Piazza Duomo, disegnando una struttura architettonica fra le più affascinanti d’Italia grazie al suo maestoso impatto visivo. Con le attuali decorazioni, ricomposte dopo che nel 1861 fortissime raffiche di vento ne hanno provocato un grave danno. Oggi, l’imponente facciata rispetta i canoni tipici dell’arte romanica. Che vede la parte inferiore caratterizzata da una serie di colonne in stile corinzio che sorreggono un loggiato ad arco, e il portale principale decorato con rilievi di scene religiose, e sormontato da un grande rosone. Al di sopra di esso trova posto una serie di decorazioni in stile bizantino e arabo, le quali testimoniano la vocazione marittima di Amalfi e dei suoi abitanti, nonché i numerosi contatti con altri popoli.

Altra caratteristica iconica è la sua scalinata che si apre sull’ingresso principale della cattedrale.

Organizzata in gradini stretti e irregolari è un elemento distintivo che amplifica la imponenza dell’edificio, simbolizzando al contempo l’ascesa verso il sacro. Offrendo al contempo una vista scenografica sulla piazza sottostante, tanto da venir adottata nell’ambito di eventi religiosi e celebrazioni, e in certe occasioni quale set cinematografico.

L’atrio, posizionato prima dell’ingresso, gode della presenza di mosaici raffiguranti Cristo con gli Evangelisti, ed ha la funzione di collegamento con il Chiostro del Paradiso e con la Basilica del Crocifisso. All’interno della cattedrale trova spazio una navata centrale coperta da una volta a botte. Particolarmente significativa, con un coro ligneo finemente intagliato e una serie di scranni risalenti al XVII secolo e con il transetto arricchito da un’opera d’arte in stile gotico, è la zona dedicata all’altare.

“Le reliquie dell’apostolo, custodite nella cripta barocca, sono il cuore pulsante della devozione amalfitana. La ‘Manna’ miracolosa che stilla dalle sue spoglie è simbolo di una fede che dura da secoli.”

La cripta, altra caratteristica affascinante della cattedrale ospita le reliquie di Sant’Andrea Apostolo. Posizionata sotto l’altare maggiore è decorata con splendidi mosaici e affreschi che raccontano la vita e il martirio del santo. Ed è tra i pezzi più ragguardevoli della cattedrale, a cui la città presta particolare devozione. Un altro aspetto che merita di essere approfondito è il tesoro della cattedrale, che include una vasta collezione di oggetti liturgici, tra cui calici, reliquiari e paramenti sacri. Oggetti che sono testimonianza della tradizione religiosa di Amalfi, che ha sempre visto nel Duomo un luogo di culto ma anche di conservazione di reliquie e di oggetti sacri.

Altro elemento distintivo del complesso architettonico è il campanile, che si erge accanto alla cattedrale. La cui struttura, alta e slanciata, si distingue per la fusione fra stile romanico e bizantino. Decorato con mosaici e intagli elaborati, il campanile ospita un orologio e campane che segnano il tempo: elemento di sicura suggestione della città.

La cattedrale fu oggetto di un importante restauro che ne modificò in parte l’aspetto, ma anche grazie a queste ristrutturazioni il Duomo ha mantenuto la sua vitalità, continuando a essere un importante punto di riferimento per la città, sia religioso che culturale.

Una peculiarità del Duomo di Amalfi è la sua relazione con il mare. Intimamente legata alla sua posizione costiera e alle tradizioni marinare, la città di Amalfi vede nel Duomo, proteso verso il mare, la rappresentazione in senso figurato di un punto di partenza per le avventure marinare dei suoi cittadini.

La sua posizione permette ai visitatori di ammirare il mare cristallino che si estende al di sotto del Duomo, creando un legame simbolico tra la spiritualità e la vita marinara. Non è raro vedere pellegrini e turisti sedersi sulla scalinata del Duomo, sollecitati da riflessioni sul profondo legame tra il sacro e il profano, tra la fede e la quotidianità della città costiera di Amalfi.

Il Duomo è quindi non solo un sito storico e religioso, ma anche un simbolo del legame profondo di Amalfi con la sua identità culturale e la sua storia.

Ogni anno, durante le festività religiose e civili, il Duomo ospita processioni e celebrazioni che coinvolgono l’intera comunità locale. Tra gli eventi più importanti c’è la festa di Sant’Andrea, che si tiene il 27 giugno, giorno dedicato al santo patrono, e che attira pellegrini e turisti. Durante questo evento, le strade di Amalfi sono animate da celebrazioni religiose, musiche tradizionali e processioni.

La cattedrale è dunque un perfetto esempio di come l’architettura possa riflettere l’identità di una città, raccontando la sua storia e la sua evoluzione nel tempo.

Straordinario modello di architettura medievale e religiosa dell’Italia meridionale, il Duomo di Amalfi rappresenta con la sua storia, la sua bellezza e la sua capacità di raccontare la tradizione della città, la sua grandezza passata e un patrimonio che continua a vivere nel cuore dei suoi cittadini e dei suoi visitatori.

“La costiera amalfitana è un Paradiso, fatto di scale che risuonano come tasti di un vecchio pianoforte.” ‒ Corrado Alvaro

 

Written by Carolina Colombi

 

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