“Anarchia. Il ritorno del pensiero selvaggio” di Leonardo Caffo: una forma di ordine autonomo?

“Dunque Kant ci spiega che agire moralmente significa poter giustificare razionalmente le nostre azioni senza appoggiarci a nessun altro elemento esterno e dogmatico…”

Anarchia Il ritorno del pensiero selvaggio di Leonardo Caffo
Anarchia Il ritorno del pensiero selvaggio di Leonardo Caffo

Nel suo saggio filosofico, Anarchia. Il ritorno del pensiero selvaggio, pubblicato nel 2024 da Raffaello Cortina Editore, Leonardo Caffo, noto filosofo italiano, affronta il concetto di anarchia, distaccandosi dalle tradizionali interpretazioni spesso associate a caos, violenza e distruzione.

Sostenendo che l’anarchia non rappresenta l’assenza di ordine o morale, bensì una forma di ordine autonomo basato su principi intellettuali individuali. Con una visione in cui l’anarchia si fa strumento di rinnovamento sociale e intellettuale, l’autore argomenta che, se ben coltivati, questi principi possono promuovere un modello più equo rispetto a quelli tradizionali.

L’anarchia, dunque, non è l’assenza di ordine, bensì la costruzione di un assetto più giusto, fondato sull’autodeterminazione e sulle responsabilità personali.

La proposta anarchica di Leonardo Caffo non vuole essere una distruzione dell’ordine, ma una sua ricostruzione su basi più autentiche e umane. Nel suo saggio, Caffo non si accontenta di parlare di anarchia, scardinandola e smontandola. Ma la rimodella. Dunque, non molotov e barricate nella proposta dello studioso, semmai l’idea di un’anarchia filosofica, quasi intima, un modo di esistere che rifiuta le strutture imposte e cerca un assetto più autentico, individuale e condiviso.

“Dunque è evidente che per quanto l’idea di Kant resti fondamentale talvolta, in filosofia politica, sono necessari dei compromessi…”

Caffo parte da una premessa provocatoria: la nostra società ha smarrito la capacità di pensare fuori dagli schemi e di mettere in discussione il sistema, immaginando alternative. Collegandosi ad eventi storici, come il G8 di Genova per esempio, l’autore tende a dimostrare come il potenziale sovversivo del pensiero radicale sia stato progressivamente soffocato. Potenziale, che secondo lui, è tutto da riscoprire. Ma non come atto di ribellione fine a sé stesso, semmai come un percorso verso un’autentica libertà.

Non tutto è perduto però, afferma Caffo, che non cede al pessimismo: l’anarchia, intesa come filosofia e pratica di vita, diventa un’arma di resistenza contro un modello di società sempre più oppressivo e alienante.

“L’evento della nascita dello Stato, legato dunque assai più alla quantità delle persone da gestire che alla qualità di questa stessa gestione, precipita la società nella sottomissione della moltitudine all’Uno solo…”

L’autore, noto per il suo lavoro interdisciplinare tra filosofia, architettura e arte, propone un ritorno a un ‘pensiero selvaggio’, in grado di reinventare un nuovo modo di vivere. L’autore propone di ripartire da tale principio, ovvero praticando un modo di concepire la vita libero da dogmi e da automatismi, e capace di sovvertire il presente non con la violenza, ma con l’uso di una forma di intelligenza critica.

Il concetto di ‘pensiero selvaggio’ esplorato nel libro, è inteso come un approccio radicale per liberarsi delle convenzioni sociali e politiche imposte dalle strutture di governance contemporanee.

Governance, descritte dall’autore come sistemi supportati da un apparato filosofico ormai obsoleto, che hanno perso la loro capacità di rispondere ai bisogni umani e hanno fallito nel garantire il benessere collettivo.

Caffo critica la stagnazione del pensiero critico e le limitazioni delle attuali strutture di governance, suggerendo che l’anarchia filosofica offre una potente risposta contro l’interpretazione disumanizzante della vita moderna.

Nel suo saggio l’autore non si limita a una disamina teorica, ma esplora anche le applicazioni dell’anarchia nella quotidianità. Adottare un approccio anarchico nella vita di tutti i giorni, secondo Caffo, significa rifiutare le gerarchie esistenti e istituire un nuovo modello di vita basato sulla cooperazione e sull’autonomia. Visione questa, che include un appello al recupero della dimensione umana, compresa la rimozione di uno stile di vita consumistico.

Perché la sua analisi va oltre la mera critica politica, invitando a una riflessione profonda sulle possibilità di un nuovo ordine sociale, che non si basi sul sistema tradizionale, ma sulla libertà di pensiero e di azione, anche attraverso un diverso modo di vivere.

“Giuseppe Pinelli è stato un anarchico e partigiano italiano, fondatore del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa e staffetta partigiana…”

In definitiva, Anarchia. Il ritorno del pensiero selvaggio di Leonardo Caffo è un libro che scuote le fondamenta del pensiero convenzionale e invita a riscoprire il significato più autentico dell’anarchia.

Contrariamente alla visione stereotipata che la associa a caos e disordine, Caffo la dipinge come una forma di pensiero radicalmente libero, capace di offrire una risposta alle crisi attuali. E lo propone smontando molti dei miti che circondano l’anarchia, come l’idea che sia sinonimo di violenza, proponendo invece un’interpretazione radicalmente diversa: l’anarchia, secondo lui, non è l’assenza di disciplina, ma è la ricerca attiva di un assetto basato su principi autonomi, sia morali che intellettuali.

Il ritorno al pensiero anarchico proposto da Leonardo Caffo è un invito a riflettere criticamente sulla società contemporanea, incluse le sue strutture del potere, spingendo il lettore a pensare in modo radicale e pratico al contempo, in relazione ad una equità sociale e alla politica volta a gestire la cosa pubblica.

Anarchia. Il ritorno del pensiero selvaggio di Leonardo Caffo è dunque un testo che non si limita a teorizzare, ma offre spunti concreti su come ripensare il rapporto tra individuo, società e libertà. Un invito a riscoprire il pensiero anarchico come una filosofia che sfida le convenzioni della società contemporanea.

“Anche il gioco in sé è una forma articolata. Di salvezza, come lo era il gioco delle forme di vita inventate delle teologie filosofiche medievali.”

Il libro si inserisce perfettamente nella produzione filosofica di Caffo, che da anni esplora i confini tra pensiero umano e critica sociale. Attraverso il suo stile, incisivo e provocatorio, il filosofo indica nell’autodeterminazione e nell’etica personale la possibilità di creare un equilibrio diverso, rispetto a quello imposto dalle istituzioni. Con la sua scrittura affilata e senza compromessi l’autore non si limita a una riflessione teorica, ma incalza il lettore a riconsiderare le proprie convinzioni, senza offrirgli comode vie di fuga.

Leonardo Caffo citazioni anarchia
Leonardo Caffo citazioni anarchia

Anarchia è un libro da non leggersi in modo passivo, ma con una nuova prospettiva rispetto all’abituale approccio di lettura. Al contempo, è un invito alla riflessione, esortando chi lo legge a rivalutare il ruolo di idee radicali, al fine di costruire una società più giusta e libera. Suggerendo di non vivere secondo regole preconfezionate, ma di costruire la propria libertà con consapevolezza e coraggio.

In definitiva, il saggio Anarchia. Il ritorno del pensiero selvaggio di Leonardo Caffo è un testo che sfida le convenzioni, proponendo una visione alternativa del futuro della società in un’esplorazione affascinante di un pensiero anarchico rinnovato. Al contempo il saggio si distingue per il suo approccio provocatorio e intellettualmente stimolante, che spinge i lettori a mettere in discussione non solo l’anarchia in sé, ma anche le dinamiche del nostro vivere quotidiano, evidenziando quanto sia urgente un ritorno a un pensiero più autentico, per l’appunto ‘selvaggio’, libero dalle convenzioni e dai dogmi proposti dall’attualità di un mondo che sembra in difficoltà nell’affrontare le sfide del presente.

“L’anarchia è la capacità di vivere insieme senza sopraffarsi.”

 

Written by Carolina Colombi

 

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