Resoconto del concerto di Tom Petty and The Heartbreakers del 29 giugno a Lucca
Lucca. Dopo venticinque anni di assenza, Tom Petty è tornato in Italia insieme ai mitici Heartbreakers per aprire la quindicesima edizione del Lucca Summer Festival, evento estivo che ospita ogni anno importanti artisti della scena musicale internazionale.
Nella splendida location di Piazza Napoleone, nel centro storico dell’affascinante cittadina toscana, un pubblico di circa seimila persone (in prevalenza over 35 e proveniente da varie parti del mondo) ha calorosamente accolto la rock star con il suo gruppo, che, nonostante la lunga attesa, peraltro ben ripagata, ha dato vita ad un concerto come pochi altri sarebbero stati in grado di realizzare.
A scaldare subito la platea è stato uno dei pezzi più noti del gruppo americano, Listen to her heart, per proseguire poi con altri loro cavalli di battaglia fino ad arrivare a Handle With Care, cover dei mitici Traveling Wilburys (dei quali lo stesso Tom Petty, alla fine degli ottanta, faceva parte insieme a George Harrison, Bob Dylan, Jeff Lynne e Roy Orbison), Oh Well (cover dei Fleetwood Mac) e Carol (del grande Chuck Berry) che ha trasportato il pubblico nell’atmosfera del rock n’ roll fine anni cinquanta. Ad entusiasmare maggiormente sono poi state le trascinanti Don’t Come Around Here No More, Free Fallin’ e Learning To Fly.
Non sono mancati i pezzi tratti dall’ultimo album, Good Enough e I Should Have Known It ed i grandi successi senza tempo: Yer So Bad, Refugee, Mary Jane’s Last Dance, American Girl.
Il grande Tom Petty, cantante e musicista dotato di raro carisma, ha stregato il pubblico che ha cantato con lui e per lui durante l’intera durata del concerto, ben due ore e un quarto. Senza naturalmente nulla togliere agli strepitosi Heartbreakers: l’inseparabile Mike Campbell (chitarra), Benmont Tench (tastiere), Ron Blair (basso), Steve Ferrone (batteria) e Scott Thurston (chitarra, armonica e voce).
Una serata con un pubblico ristretto che l’ha resa perciò ancora più intima ed emozionante e ha raggiunto il suo culmine con Two men talking, inedito in prima assoluta per l’Italia.
Ad aprire la serata era stato il giovane e promettente Jonathan Wilson che, con la sua band, direttamente dalla Carolina del Nord, ha intrattenuto la piazza con i suoi interessanti brani Folk Rock che il pubblico ha dimostrato di apprezzare.
Written by Rebecca Mais
Photo by Rebecca Mais
La scaletta della serata:
- Listen to Her Heart
- You Wreck Me
- I Won’t Back Down
- Here Comes My Girl
- Handle with Care (Traveling Wilburys cover)
- Good Enough
- Oh Well (Fleetwood Mac cover)
- Something Big
- Don’t Come Around Here No More
- Free Fallin’
- It’s Good To Be King
- Carol (Chuck Berry cover)
- Learning to Fly
- Yer So Bad
- I Should Have Known It
- Refugee
- Runnin’ Down a Dream
Encore:
- Mary Jane’s Last Dance
- Two Men Talking
- American Girl