Intervista alla band Stomp Collision: la primavera del rock alternativo
Nel vasto e imprevedibile universo del rock alternativo, ci sono band che nascono per ripercorrere sentieri già battuti e altre che, invece, vivono per esplorare nuovi mondi sonori.

Gli Stomp Collision appartengono senza dubbio alla seconda categoria: un collettivo dal cuore pulsante di creatività, un laboratorio musicale democratico in cui l’energia della sperimentazione si fonde con la forza primordiale del rock.
Nati dall’incontro tra Daniele Veglia e Nicolas Crespo, due chitarristi nomadi dell’ispirazione, il gruppo ha trovato la sua forma definitiva con l’arrivo di Simone Baldassarre alla batteria, Yuri Mennella al basso e, infine, con la voce e la penna di Andrea Bellone, che nel 2022 ha dato al progetto una nuova direzione.
Il risultato? Un’esplosione di idee che, nella primavera del 2023, si è trasformata in un flusso creativo inarrestabile.
Ed è così che prende vita “Blind Insight“, il disco d’esordio degli Stomp Collision, un viaggio sonoro che attraversa territori energici e frenetici, momenti ballabili e parentesi di pura introspezione. Dopo i singoli “First Round” e “Unfit for Life”, l’album ‒ pubblicato da Overdub Recordings ‒ ha visto la luce lo scorso 21 febbraio 2025, pronto a scuotere le coscienze e a far vibrare gli animi su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico.
Oggi gli Stomp Collision sono qui con noi, pronti a raccontarci il loro percorso, la loro musica e il futuro che immaginano.
C.M.: Vi definite un “laboratorio democratico dell’alternative rock”. Quanto conta per voi la collaborazione e come riuscite a far convivere le vostre diverse personalità e ispirazioni?
Stomp Collision: La collaborazione è fondamentale perché è ciò che ci permette di mettere insieme le varie idee e farle confluire in qualcosa di più grande. La convivenza tra noi è frutto di molto tempo passato insieme e grande rispetto reciproco.
C.M.: Il vostro album d’esordio, “Blind Insight”, parla di affidarsi a un’intuizione cieca per navigare nell’ignoto. Come nasce un’idea così profonda e come la avete trasformata in musica?
Stomp Collision: L’idea è nata attraverso una lettura di quello che a primo impatto è un momento personale di spaesamento che si scopre essere estremamente comune nella nostra generazione. L’unico modo per superarlo è confidare nell’unica cosa certa che possediamo, ovvero l’intuito. Ed è così che attraverso sonorità a tratti caotiche e confuse è possibile essere guidati per tutto l’album.
C.M.: Da ragazzi, come vivete il conflitto tra il bisogno di esprimervi liberamente e le aspettative di una società che sembra chiedervi di conformarvi? È un tema centrale di brani come “Unfit for Life”.
Stomp Collision: Non sempre lo si riesce a vivere bene, Unfit for Life parla proprio di questo. Sebbene siano temi emotivamente pesanti però non c’è mai rassegnazione ma voglia di emergere e di vedere una luce che possa in qualche modo aiutarci ad avere una visione di futuro.
C.M: In “Unfit for Life” il caos musicale riflette il senso di alienazione e solitudine. Come bilanciate il messaggio con l’energia che trasmettete?
Stomp Collision: La solitudine spesso viene associata al vuoto ed al silenzio, noi abbiamo preferito associarla invece, a livello musicale, alla caoticità. Perché la solitudine porta mille pensieri, ansie, paure; un caos che è interno a noi e che fuoriesce in musica.
C.M.: “First Round” racconta una corsa verso la libertà, lontano da una figura carismatica ma tossica. C’è qualcosa di autobiografico in questo brano?
Stomp Collision: È un mix di esperienze personali e di vissuti altrui che abbiamo avuto modo di vivere o ascoltare. Ad un certo punto ci si è accorti di quanto sia comune la tendenza ad ossessionarsi morbosamente verso qualcuno (spesso semi-sconisciuto) addossandole tutta la responsabilità del proprio disagio. Alla fine, dopo aver ascoltato la canzone, si può essere davvero così sicuri che la figura tossica sia l’altra persona e non noi?
C.M.: Come nasce una canzone degli Stomp Collision? Da un riff improvvisato, da una chiacchierata tra di voi, o magari da un momento di introspezione?

Stomp Collision: Ogni tanto capita di trovare l’intuizione lasciandoci tutti trasportare da momenti d’improvvisazione in sala prove, ma solitamente una nostra canzone nasce da uno o più riff realizzati da un solo membro, i quali vengono spesso rifiniti in coppia prima ancora di essere presentati a tutto il gruppo.
C.M.: Ogni traccia di “Blind Insight” ha una personalità unica. Se doveste sceglierne una che vi rappresenta di più come band, quale sarebbe e perché?
Stomp Collision: La canzone che chiude l’album, “Switch”, racchiude a pieno l’essenza degli Stomp Collision. È un brano lungo nel quale sono presenti diverse sezioni, dalle più cariche alle più soft, che ripercorrono la nostra esperienza musicale.
C.M.: Nei vostri videoclip, come quello di “Unfit for Life”, emerge la vostra autenticità e il vostro legame quotidiano. Quanto è importante per voi mostrare chi siete anche oltre il palco?
Stomp Collision: È fondamentale perché ci permette di mostrarci per quello che siamo nella nostra interezza. Alla fine non siamo persone distinte tra palco e non palco, ma un qualcosa di unico che racchiude i diversi momenti. Nel videoclip ci mostriamo come ragazzi che suonano perché, dopotutto, è semplicemente quello che siamo.
C.M.: Il vostro sound unisce l’anima rock a un approccio moderno e sperimentale. Come fate a trovare l’equilibrio tra il rispetto delle radici del genere e l’innovazione?
Stomp Collision: È sicuramente molto complesso fare qualcosa di nuovo e fresco quando si parla di rock. Ognuno di noi, col proprio strumento, ha fatto un lungo lavoro di ricerca che continua ancora oggi: effettistica, nuovi suoni, tecniche diverse. Piccole accortezze che aiutano a “svecchiare” e rendere attuale un genere sempre in mutamento.
C.M.: In brani come “Need a Sign” e “Time to Leave” affrontate temi universali come la ricerca di significato e il coraggio di chiudere certe relazioni. Cosa sperate che il pubblico porti con sé dopo aver ascoltato le vostre canzoni?
Stomp Collision: La consapevolezza di non essere soli nel dover attraversare momenti difficili e destabilizzanti. Trovare la forza di affrontarli, coi propri tempi e modi, aiuta in prospettiva a dare un senso a tutto ciò e a creare un’identità vera e genuina.
C.M.: Siete all’inizio del vostro viaggio musicale. Quali sono i vostri sogni più grandi per gli Stomp Collision? Collaborazioni, festival, o nuove direzioni artistiche?
Stomp Collision: Siamo abituati a pensare passo dopo passo, a piccoli step, ma ovviamente il sogno rimane quello di rendere la musica la nostra professione e di essere riconosciuti, nel nostro piccolo, come persone che hanno qualcosa di interessante da dire. Se poi attraverso le nostre canzoni qualcuno riesce a trovare ispirazione e spunti di crescita noi non potremo far altro che sentirci soddisfatti.
C.M.: Concludiamo con un pensiero per chi vi ascolta: se doveste lasciare un messaggio ai vostri coetanei, o a chi sogna di fare musica, cosa direste?
Stomp Collision: La comfort zone è importante per cominciare, ma siate pronti fin da subito ad abbracciare i cambiamenti, arriverà il momento in cui daranno forza alla vostra espressione artistica.
“BLIND INSIGHT” TRACKLIST:
- Unfit for Life
- Need a Sign
- First Round
- Time to Leave
- Price of Love
- I Got Your Text
- Through Another Day
- Somewhere East
- Switch
Written by Cinzia Milite

