Intervista di Rebecca Mais a Giuseppe Celestino, fondatore e Direttore Editoriale di Undici Edizioni che compie tre anni

Era il marzo del 2016 quando intervistai Giuseppe Celestino e il suo socio, Maurizio Roccato e, in occasione della nascita della “Undici Writing Planning s.a.s.”, con sede nella cittadina di Crescentino (provincia di Vercelli), ancora oggi azienda madre dei loro progetti culturali a 360°, augurai loro di avere il successo che ritenevo meritassero.

Giuseppe Celestino

Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e insieme ad essa numerosi libri e altrettanti autori, alcuni dal nome decisamente importante.

Se inizialmente si presentavano come agenzia letteraria sui generis, con il tempo si sono trasformati in una vera e propria casa editrice ricca di idee, di passione e di attenzione nei confronti degli autori e delle loro opere.

Da Crescentino, dove “Cele” vive e tira le fila del marchio, alle librerie di tutta Italia; innovativi, riconosciuti per lo stile e per la forte propensione ad organizzare e gestire il delicato universo letterario e non.

Oggi Celestino torna su Oubliette per raccontarci l’inarrestabile evoluzione di Undici; il lavoro di questi anni, le vecchie e le nuove pubblicazioni, le idee per l’imminente futuro e molto altro.

Tre anni fa avevano le idee piuttosto chiare e ora, come leggerete, lo sono ancora di più; lascio la parola al Direttore Editoriale, che ringrazio fin d’ora per la disponibilità.

 

R.M.: Bentornato su Oubliette “Cele”! Sono trascorsi tre lunghi anni e siamo di nuovo qua a parlare del tuo numero fortunato, “Undici”. Raccontaci in breve cosa è accaduto nel frattempo.

Giuseppe Celestino: Rebecca, è sempre un piacere; Oubliette rappresenta, oramai, una piacevole certezza per la mia Azienda e per gli Autori del Brand. E, direi che… di fortuna ce ne ha (e ce ne hai) portata. Dove eravamo rimasti? Beh, in breve… abbiamo fondato “Undici Edizioni”, il nostro marchio editoriale; abbiamo lavorato molto per realizzare i nostri progetti e… siamo molto soddisfatti, posso dirlo. Quello che non posso fare, invece, è spiegare ciò che, appunto, è accaduto nel frattempo senza dilungarmi; ti lascio le domande, se sei curiosa.

 

R.M.: Quante pubblicazioni contate al momento? E quali sono i diversi generi?

Giuseppe Celestino: Su tre anni, solo due sono stati “editoriali”; e, in 24 mesi circa, ci sono state 40 uscite. Questo per soddisfare il mercato, per allenarci alle dinamiche legate alla distribuzione e alla personalità dei nostri stessi scrittori. Non abbiamo tralasciato alcun genere; andremo, però, sempre più a specializzare la linea di pubblicazione – adattandoci al “famoso” concetto domanda/offerta -.

 

R.M.: Cosa intendi per “domanda/offerta”?

Giuseppe Celestino: Vedi, Rebecca, viviamo in una società “fast”, che “legge poco”; la percentuale di lettori in Italia non consente di definire il libro un “bene di prima necessità”. La conseguenza è: se la tua Azienda produce Cultura, devi sempre cercare di capire questa Cultura che direzione stia prendendo. Bisogna sempre “essere sul pezzo”; se ti dicessi che ci sono milioni di prodotti “narrativa”, capiresti che pubblicare un “narrativa” per farlo entrare nel mercato richiede un’attenta analisi.

 

R.M.: Come scegliete i vostri autori? O forse sono loro a scegliere voi?

Giuseppe Celestino

Giuseppe Celestino: Entrambe le vie; riceviamo molto materiale, nessuna regione esclusa. Per alcuni progetti, però, ingaggiamo appositamente un determinato Autore. Questo è, per noi, un segno di forte consolidamento; quando cominci ad avere la “forza” di poter scegliere, significa che qualcosa di buono lo stai facendo, dopotutto.

 

R.M.: Perché uno scrittore o aspirante tale dovrebbe scegliere la “Undici”?

Giuseppe Celestino: Lascio che me lo dica lui; non è tanto chi sei, ma quello che fai che ti qualifica.

 

 R.M.: Il punto forte di “Undici”?

Giuseppe Celestino: I miei Autori; sono un imprenditore, porto avanti una “fabbrica di concetti”… concetti che sono di chi li crea; perciò, non sarei dove sono ora senza i miei Autori.

 

R.M.: È complicato imporsi nell’immenso panorama editoriale italiano?

Giuseppe Celestino: In fondo, che soddisfazione si ha quando è “tutto troppo semplice”? Diciamo che non si tratta di un percorso in discesa; ma, dipende da quanto te lo senti “cucito addosso”.

 

R.M.: Abbiamo detto “da Crescentino alle librerie d’Italia”; la tua è una storia da “garage di Steve Jobs”?

Giuseppe Celestino: Di sicuro, sono ancora quel ragazzo che, vent’anni fa, presentò il suo primo libro alla biblioteca civica di Crescentino. Eppure, ai tempi, non avevo un garage; solo un assessorato alla cultura coraggioso. Scherzi a parte, sono quel “ragazzo di provincia” catapultato nel commercio più ampio; dopotutto, ogni cosa è possibile se c’è la passione – e se c’è il sacrificio -.

 

R.M.: Come ti senti oggi, con tre anni in più di esperienza in questo campo?

Giuseppe Celestino: Curioso, stimolato e… più vecchio di tre anni. Non saprei; forse, più consapevole dei mezzi di questa meravigliosa scommessa.

 

R.M.: “Undici” oggi: la sinossi!

Giuseppe Celestino: Undici” è la prima Casa Editrice fondata da un crescentinese nella città di Crescentino, Brand editoriale di riferimento nel vercellese e a 40 km dal capoluogo di provincia; ogni prodotto “Undici” è reperibile nelle migliori librerie d’Italia come nei maggiori venditori on-line. Tra i suoi componenti – me compreso – ci sono giurati in concorsi patrocinati dalla Regione Piemonte, finalisti di premi quali il “Carver”, professori di seminari e organizzatori di eventi. I miei Scrittori sono esordienti motivati o personaggi dal background significativo; ho professionisti nel mondo dei media cartacei (giornalisti Fox Sport, Il Giornale… ) e componenti di redazioni Rai/Sky. Sono fiero di essere il Direttore Editoriale di un’Azienda citata dalla rivista “Millionaire”, da quotidiani quali, ad esempio, “laRepubblica” o “Il Secolo XIX” e da note community social. Ancora più fiero di avere il rispetto dei colleghi e di chi sceglie d’affidarci un’opera. “Undici”, insomma, è una serie di cose… e abbiamo “solo tre anni”.

 

R.M.: Progetti futuri? Raccontaci un po’…

Giuseppe Celestino

Giuseppe Celestino: Pianificheremo diversi obiettivi, andremo a strutturarci ulteriormente; preferisco svelarti man mano, che ci ha già portato fortuna pare. Dicono che apriremo librerie, daremo il via a magazines cartacei… chissà. Individualmente, ho scelto di intraprendere anche un cammino politico nella mia realtà, quella che ha dato i natali proprio a “Undici”; mi auguro che questa avventura possa, un giorno non molto lontano, permettermi di creare un importante polo culturale proprio a Crescentino – caratterizzato da un’Accademia Popolare e da un promettente festival della letteratura -. Che sia un modello esportabile e rafforzi la mia Azienda alle radici. Sarà un periodo intenso e potrò contare sul mio Socio – Maurizio – e sul mio staff per rafforzare la qualità dei prodotti e l’alta potenzialità commerciale degli stessi… alla costante ricerca dell’Autore da accogliere in scuderia o del progetto da implementare.

 

R.M.: Ora, toglimi qualche ultima curiosità e poi ti lascio tornare all’editoria, alla politica e alle tue idee di espansione; ma… un editore cosa fa, durante la sua giornata?

Giuseppe Celestino: Beve tanti caffè.

 

R.M.: E cosa legge?

Giuseppe Celestino: Uh, non si dice; sono un lettore molto selettivo.

 

R.M.: La sinossi, invece, di Giuseppe Celestino?

Giuseppe Celestino: Felice. Ora, posso andare? Che, tanto, ci rivedremo presto; lo so!

 

R.M.: Certamente, in bocca al lupo e alla prossima!

 

Written by Rebecca Mais

 

Info

Sito Web Undici Edizioni 

 

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