“Un burattino fra vizi e virtù”, la mostra di Francesco Battaglini: la rivisitazione di Pinocchio risorto
Francesco Battaglini, è un poliedrico artista nato a Firenze nel 1981, diplomato al liceo artistico e conseguentemente laureato con il massimo dei voti e la lode per la scultura all’Accademia Delle Belle Arti di Firenze.
Un artista nuovo, versatile, ricco di inventive e di grande capacità espressive che si respirano e denotano attraverso ogni sua opera, sia questa figurativa o di scultura.
Un talento che sa regalarci emozioni e sa stupirci per l’estrosità, la capacità, la forza ch’egli interseca nelle sue opere, mai banali, obsolete o statiche. La sua grande capacità artistica lo porta a manipolare ogni tipo di materiale: argilla, legno, marmo, bronzo. Ottime le capacità pittoriche dove niente lascia spazio al non compreso.
Quando un artista riesce tramite le sue opere a stupire e insieme emozionare , vuol dire che è riuscito nell’intento a fare emergere la propria introspezione con tutte le sfaccettature e i riflessi che la propria interiorità può offrire. Una sorta di poeta con la materia, di costruttore di sogni e materialista di pensieri da evocare e formare attraverso manipolazioni e intuito professionale.
Un successo la sua personale di scultura “Un burattino tra vizi e virtù”, dove il Battaglini esprime libera interpretazione al famoso personaggio di Collodi.
Un Pinocchio diverso, umano, nel quale è riscontrabile ogni nostro vizio, difetto o particolarità.
Un burattino che impareremo a interpretare, a scrutare, a curiosare perché in lui c’è una piccola parte di tutti noi.
Ogni Pinocchio dell’artista Battaglini, ha movimento e struttura diversa, per colore forma e atteggiamento. Come cornice, alla sua mostra, decine di fotografie che riportano il personaggio rivissuto dallo scultore dando completezza ad ogni spazio/ambiente circostante.
Impossibile non accorgersi di ciò che il burattino risorto dalle mani di Francesco Battaglini rappresenta o mette in rilievo. Uno sguardo attento ci porta ad indagare se e quanto lo scultore metta parte del proprio io nel personaggio raccontandosi così attraverso quell’incanto da lui stesso creato.
Una sorta di diario visivo che si lascia scrutare, aprire e indagare. Un Pinocchio che torna a parlare e ad rappresentare ciò che di enunciato può dare il risultato di una materia lavorata o plasmata con intensità, intelligenza e estrema perizia.
Ironia, tenerezza, astuzia, vanità, noia, rabbia e dolore inondano gli occhi di chi attento si appresta a questa mostra del Battaglini, una personale a mio parere geniale e unica nel suo genere.
Scultura, pittura, fumettistica, ogni arte è respiro di questo talento artistico che dopo oltre 10 anni di esperienze e successi nel campo dell’arte, ha negli ultimi tempi iniziato a lavorare con resine ipossidriche realizzando anche particolari oggetti di arredo per esterni e interni a lui molto richiesti.
Nel 2013 partecipando all’evento Artour-o il Must, il maestro Battaglini, vince il premio Under 35 con una personale al Parco Nazionale Collodi dove si presenta proprio con la mostra “Un burattino fra vizi e virtù” riscuotendo successo di pubblico e di critica.
Francesco Battaglini, attraverso il suo burattino, parla di noi, esseri umani un po’ folli, un po’ fragili, ricchi di tutto e di niente, uomini e donne dai mille vizi e dalle poche virtù. Un Pinocchio che impareremo ad amare.
Written by Marzia Carocci
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batt.francesco@gmail.com