"I colori visti dopo" di Fosca Andraghetti

Un canto di vita, accompagnato da un concerto di parole, quello che delicatamente Fosca Andraghetti ci presenta con i suoi versi. I particolari, le descrizioni, la carezza lieve che accompagna il suo stile, ci porta nel suo mondo con una poesia ricca di musicalità e colore.

Rimembranze, ricordi di una donna che non ha dimenticato il proprio passato facendolo rivivere in una poesia che ci culla dolcemente nei luoghi, nei momenti e negli incontri che l’autrice, sapientemente ci descrive con tenacia e nostalgia, facendoci scoprire l’amore per la sua terra, i profumi, gli effluvi che lei stessa ama ricordare.

Passaggi nostalgici, nei quali la poetessa ci accompagna, quasi per mano, rendendoci testimoni del suo vissuto, della sua infanzia, dei suoi istanti.

Versi raffinati ed eleganti in una scrittura sobria e mai obsoleta, il ritmo che sussegue nel suo dire è adagio, come una sinfonia, e allo stesso tempo serrante nelle descrizioni ben delineate dei personaggi ai quali si riferisce.

Da “A mio padre”: Sottile come tagli di lama, / la ragnatela fitta sulla faccia / di solchi profondi, simili a corteccia dell’albero che vetustà proclama.

L’istantanea che immediatamente si presenta al lettore diventa specchio di una vita condivisa da noi tutti, quel padre, quelle rughe, quella visione del tempo che segna i volti amati, quella fragilità che ci rende umani.

Fosca Andraghetti è scrittrice e poetessa, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, è operatrice culturale ed è fra i fondatori di “Lo specchio di Alice”. Ha ricevuto molti premi letterari ed è stata recensita e selezionata su numerose riviste letterarie. La poesia dell’autrice è sicuramente un incanto di parole tramate da un’intensa musicalità che rimane costante in tutto il suo cammino lirico. Il suo verso affascina il lettore che ne ascolta il canto

Written by MARZIA CAROCCI