“I conti che non tornano” di Marco Speciale: un brutto caso per il vicequestore Caserta

Ambientato a Monza e dintorni, il giallo “I conti che non tornano” di Marco Speciale è un buon romanzo.

I conti che non tornano di Marco Speciale
I conti che non tornano di Marco Speciale

Sfoggia una buona ubicazione geografica, politica e sociale.

Scritto con cognizione di causa, interessante, pone l’accento su alcune drammaticità del nostro tempo, come l’infiltrazione mafiosa in ambiti economici, il razzismo, la deriva giornalistica improntata più al sensazionalismo che alla verità.

Scritto con un eloquio forbito e frasi originali: “Un panetto di burro troneggiava sul ripiano superiore, solo, eburneo”.

Forse pecca affibbiando un linguaggio colto a quasi tutti i personaggi, mentre, nella realtà, ciascuno di noi ha un idioma e una cultura diverse l’uno dell’altra.

Mentre si immedesima in modo perfetto, ad esempio, nella parlata della portinaia che fa da informatrice. Come stonano le frasi dove soggetto e aggettivo sono invertiti, dando una forma più poetica che tipica della prosa: “anemico sole – furiosa corsa – cristallina solitudine”...

Tolti questi piccoli ostacoli, il libro è comunque un libro che vi consiglio: troviamo Canclini, imprenditore fallito che medita la propria vendetta: “Il suo mondo si andava ormai arrugginendosi, aveva colori deformati, un aranciato innaturale simile a quello di certe vecchie foto istantanee”.

Rapisce Paolo Mapelli, amministratore delegato della banca di Monza, “sotterrandolo” in una buca sotto alla mola di un vecchio mulino: “In un pugno d’ore, uno degli uomini più in vista della città si era trasformato in un fagotto che aveva poco di umano”.

Le indagini, svolte dal vice questore Matteo Caserta e dalla sua squadra, non sono di così facile soluzione: in realtà Mapelli è ricercato anche da tipi loschi affiliati alla n’drangheta.

E i conti non tornano proprio… Proseguendo ci si imbatte poi nell’omicidio del braccio destro di Mapelli, e si scopre che è stata usata la sua pistola.

Allora Mapelli non è stato rapito?

Marco Speciale
Marco Speciale

Forse ha solo ucciso il suo socio e quindi è fuggito.

Le domande sono tante e Caserta, grosso omone impegnato in una dieta drastica, si lascia coinvolgere fino alla soluzione del caso.

Quando incontra la moglie di Mapelli questa gli ricorda la protagonista de “La donna che visse due volte” e, nella sua mente, si fanno largo le fantasie legate al film.

A un certo punto ci si trova ad elencare i crimini che sono stati commessi: all’inizio l’omicidio di uno psichiatra, quindi il rapimento di Mapelli; poi l’uccisione del suo braccio destro.

Ma si arriva a Canclini solo quando, suo fratello, fa presente alla polizia che pure il fratello è scomparso.

Il giallo è ben articolato e si snoda di buon passo fra le varie indagini che, paiono separate, ma finiranno per congiungersi tutte su un’unica via.

 

© 2023 Altre voci Edizioni Srl
ISBN 9791280100399
Pag. 235
€ 17,90

 

Written by Miriam Ballerini

 

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