“Quando c’era la luna” di Roberta Ambrogio e Sara Stroppa: un romanzo scritto a quattro mani
“Quando un oggetto A esercita una forza su un oggetto B, anche B esercita una forza su A. Le due forze hanno stessa direzione e stessa intensità ma versi opposti, e questo si chiama principio di azione e di reazione”.
Tra i tre principi della dinamica, il principio di azione e reazione enunciato nel 1687 da Isaac Newton con l’opera “I principi matematici della filosofia naturale”, è di sicuro il più coinvolgente in quanto esplica la conservazione della quantità di moto. La dinamica è così una disciplina che descrive le relazioni tra il moto di un corpo e gli enti che lo trasformano.
Le nostre vite di esseri umani sono legate in modo indissolubile dal principio di azione e reazione, ogni giorno ognuno di noi ha l’occasione di modificare qualcosa della propria vita, di conoscere una nuova persona, di interfacciarsi con esperienze straordinarie di cui non si aveva mai avuto alcun pensiero.
Due ragazze, amiche, studentesse fuori sede, in una sera come le altre, decidono di uscire. È venerdì. Il Moonriver è la novità del centro di Roma. Virginia e Chiara non si aspettano nulla di singolare, qualche ora lontane dallo studio incessante dei libri di Meccanica. La Luna, protagonista silenziosa e sognatrice, illumina quel cielo di marzo del 2007.
“Viaggiando con gli occhi dal suo viso al suo corpo fasciato in quell’abito stretto, un dissestante connubio di sensazioni gli esplose dentro tutto d’un tratto: si sentì letteralmente sciogliere, avvampare, ribollire le viscere. Che quella ragazza sortisse in lui un effetto particolare ormai non avrebbe potuto essere più lampante, e fece appena in tempo ad appurarlo definitivamente che proprio in quel momento la figura di suo fratello, seguito da una ragazza sconosciuta, si profilò alle spalle di Chiara diretta verso di loro.”
Andrea, musicista per passione, continuava a fissare il corpo perfetto della ragazza appena conosciuta. Era notevolmente affascinato dal brio di Chiara, la sua allegria era contagiosa e la sua bellezza mozzava il fiato. Andrea aveva un carattere mite, opposto a suo fratello Luca, anch’egli musicista.
I due speravano di aver successo nella musica ed, infatti, si trovavano a Roma proprio per incontrare alcuni produttori discografici. Marco, un loro caro amico, gli aveva offerto un letto in cui dormire.
Il Moonriver, quella sera del 23 marzo, fu palcoscenico di un incontro che trasformò la vita di cinque persone; la Luna si occupò di illuminare la notte, spettatrice assorta di una storia di crescita e trasformazione nella quale si ha sempre la possibilità di cambiare e migliorare il proprio essere.
“Quando c’era la luna” è il romanzo d’esordio di due giovani autrici, Roberta Ambrogio e Sara Stroppa, che, grazie ad una profonda amicizia e passione per la scrittura, hanno portato a termine un progetto di scrittura a quattro mani di notevole interesse, soprattutto se si considera che è stato fatto a distanza, con l’ausilio delle sole email.
“Quando c’era la luna” percorre tre anni della vita dei suoi protagonisti, anni di passioni e delusioni, di accuse e scuse; anni in cui le esperienze celano un retrogusto amaro perché ci si sente invincibili, perché si ha un’energia esploratrice propria di quell’età spensierata.
“I loro baci erano quelli di due persone ingorde, insaziabili l’una dell’altro, e quando Andrea spostò di nuovo le labbra sulla sua spalla Chiara rovesciò ancora una volta il capo all’indietro, con gli occhi chiusi mentre gli avvolgeva le braccia attorno alla testa, e incominciò a prendere velocità. Andrea, che stava impazzendo, segnò la sua pelle con un morso.”
Written by Alessia Mocci
Addetta Stampa (alessia.mocci@hotmail.it)
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