“Intime leggende”, libro di Salvatore Uccheddu: un mix tra verità e fantasia

Una bella giornata di sole e un caffè al tavolo di un bar nel quartiere multietnico della Marina a Cagliari, ci fa rivivere insieme ai piccioni, protagonisti assidui di queste stradine e piazze dal valore inestimabile le intime leggende di Salvatore Uccheddu, un progetto dal fascino straordinario voluto fortemente da Newstyle Publications, che comincia a ottenere i suoi primi frutti.

I libri hanno orecchie e  cuore, sono oggetti razionali dal fascino metafisico. Un connubio perfetto che ha come protagonisti le persone che vivono principalmente per patire, nel senso duplice del termine. Vivono immersi di sogni e razionalità, di idee e lavoro, di realtà e fantasia, di “Intime leggende”. Buona lettura!

Queste Intime leggende di Salvatore Uccheddu, sono un mix tra verità e fantasia, alcune si potrebbero definire autobiografiche, poiché sono fatti realmente vissuti che diventano leggende quando vengono manipolati, per prendere e mettere da parte qualcosa che non ha colpito non per forza per essersi dimostrata positiva ed allora per essere metabolizzata deve trasformarsi per forza in leggenda, per essere  più allettante possibile.

Un po’ come “Bestie Feroci” che da un banale incontro sulla via Corte d’appello di Cagliari con la protagonista, si divaga tra omicidi e mistificazioni. È, per cosi dire, un noir, giallo; un mix  tra i due generi.  Una veste che piace, soprattutto ai lettori moderni. È il fascino dell’oscurità: piace questa cosa del mistero. La letteratura è figlia del tempo che viviamo, ed il tempo vive attraverso questi miti.

Ormai anche solo accendendo per un momento la tv siamo circondati da un’atmosfera di  mistero, di programmi di risoluzione di omicidi. Il nostro tempo ha un aspetto tenebroso, forse per la crisi che dilaga non si riesce più a vedere la luce, la speranza. Tutto ciò che è Letteratura per Salvatore è provato nella nostra pelle, è stato percepito ed è direttamente percepibile.

Discostandoci per un breve attimo da Bestie feroci, che rispecchia tutte caratteristiche molto attuali, altri racconti come ad esempio “Sangria” ha un che di simpatico, frizzante ed anch’esso figlio del nostro tempo, fatto di corsi e ricorsi. In altri racconti l’autore si sbilancia su un tema a tutti noto e compiaciuto, quello delle Love story. Love story dove il protagonista è sempre autobiografico.

I titoli, poi, spiccano per originalità. Uno fra questi è particolarmente accattivante: “Cena a Lume di Carmela”, che proprio Salvatore ci spiega a suo gusto personale che il titolo è forse più bello del racconto. Ho voluto indagare perciò quale fosse stato il perché, se con un perché ci si può districare nel titolo, che come una poesia ci apre al tema del racconto. Una poesia che ha tanto di autobiografico, tanto da aver prediletto la forma personale del diario.

Carmela in quel preciso istante ha rappresentato  un lume, un bagliore di speranze e riservatezze, un gioco di intese e incomprensioni, quasi come una musa della mitologia greca.

Essendo tutti racconti scritti in un work in progress “senza spazio e senza tempo”, le idee sono state fondamentali nel momento successivo ai fatti da se stesso vissuti e rielaborati in chiave di leggenda, di Intime leggende.

Lo immagino cosi, Salvatore, nella sua cameretta, alla spiaggia, in un parco con un block notes e una penna s sfera assorto nei suoi pensieri che scrive, come se lo stesso gesto di scrivere fosse rivivere quei momenti, tanto da funzionare come una sorta di terapia d’urto.

I fatti essendosi svolti in questo modo, al momento della pubblicazione i racconti non presentano un filo logico ma un punto in comune è ben delineato: quello della forma. È ben evidente e circoscritto, in questa sua prima raccolta che lo proclama scrittore il suo modo di scrivere, di vedere le cose secondo il suo punto di vista e rappresentarle nella carta.

È palese che possiamo arrivare al senso stesso di cosa sia per Salvatore Uccheddu alla sua prima pubblicazione, scrivere, e che cosa rappresenti per egli stesso questa incredibile arte antichissima che per tanti secoli e millenni non ha fatto altro che rappresentare il cammino e l’evoluzione dell’uomo. Un cammino difficile di integrazioni, sviluppi e controversie. Questo libro rappresenta proprio questo. Intime leggende  conserva lo spirito di Newstyle Publications. Uno spirito mosso da persone che attivandosi nelle proprie scelte e compiendo cose straordinarie, anche tra le più semplici, muovono quell’incredibile meraviglia che è la vita.

Scrivere è per Tore comunicare emozioni, stati d’animo: comunicare nel senso stesso della parola. Non è una persona che prova facilità a rileggersi, forse per paura che nel gesto che lo ha anticipato abbia rivelato troppo di se stesso inesorabilmente.

Non è solo un romanzo di racconti per dire ai futuri lettori di Salvatore Uccheddu in quale maniera è in grado di raccontare, ma dentro queste pagine che profumano di nuovo, ci sono imprese di donne e di uomini con incredibile voglia di riscatto, emozioni e un nonché di esilarante.

Come un bravo scrittore non ha un preferito tra i suoi scritti, poiché in una linea di gradimento li considera tutti al pari delle proprie aspettative.

Leggere le intime leggende e immergersi in tanti mondi differenti; è provare un piacere irrazionale, quasi controproducente, dal valore quasi infinito. La lettura non è solo una droga, ma una grande storia d’amore, un contratto di fedeltà eterno, che non smette di concedere emozioni uniche e ineguagliabili. Rilascia una strana sostanza nel nostro corpo, una secrezione naturale, la feniletilamina; che da il titolo e il tema ad una delle Intime leggende. È come dire un fatto di scienza che viene provocato quando ci innamoriamo, quando veniamo spinti da un qualcosa che ci suscita emozioni incontrollabili per i nostri sensi.

“L’Ultima leggenda” ma non la meno importante  è il risultato di un qualcosa di estremamente superiore. C’è bisogno secondo Salvatore di protagoniste donne che ci convincano dell’idea di cambiamento, di un qualcosa che ci convinca a rinascere dalle nostre stesse ceneri con i nostri stessi sacrifici. È la storia di una donna, di una ragazza affiancata ad un uomo dai modi rozzi e controproducenti, da un uomo senza pace ne parte, senza una morale giusta e sincera. È una leggenda di speranza e determinazione, più che speranza tenacia; poiché risulta un modo di porsi che rende onore alle tante persone che ogni giorno combattono contro quei mostri ideologici leggendari. Il compito di chi scrive è senza dubbio quello di comunicare questi fatti affinché le persone comprendano di quante occasioni di rilancio siamo circondati attraverso un maggior senso di comunità e quindi di comprensione e rispetto.

 

Written by Stefano Fiori

 

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