Akshita Lad: pittura di luce, quiete ed incanto
Nata a Mumbai e attualmente residente a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, Akshita Lad è una pittrice che ha saputo affermarsi a livello internazionale con una produzione raffinata, evocativa, immersa in un lirismo silenzioso e profondo.

Dopo essersi laureata in Economia e Finanza presso la prestigiosa Boston University, Akshita Lad ha intrapreso una brillante carriera nel settore immobiliare, ma non ha mai smesso di coltivare la sua più autentica passione: l’arte.
Da sempre studiosa e amante della pittura, ha viaggiato in tutto il mondo osservando dal vivo i capolavori dei grandi maestri, in particolare del Rinascimento italiano e dell’Impressionismo francese, due correnti che hanno lasciato un segno profondo nel suo immaginario e nella sua poetica visiva. L’incontro con queste opere, ammirate nei musei e nelle gallerie di mezza Europa, ha nutrito la sua ispirazione e affinato il suo stile.
Negli ultimi anni, i suoi quadri sono stati esposti in alcune tra le più importanti sedi internazionali: New York, Miami, Toronto, Londra, Madrid, Barcellona, Berlino, Baden-Baden, Vienna, Parigi, Montecarlo, fino a Dubai e Mumbai, sue città di riferimento. Anche l’Italia ha accolto con entusiasmo il suo lavoro, con mostre a Milano, Venezia e Torino, presso il Museo Miit.
Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, spicca il Premio Internazionale Sandro Botticelli ricevuto nel 2024, a conferma della crescente attenzione nei suoi confronti da parte della critica europea.
Lo stile di Akshita Lad è facilmente riconoscibile e nasce da una precisa scelta spirituale: la pittura diventa per lei un atto di meditazione, di raccoglimento, di amore per la bellezza.
Le sue opere sono una celebrazione della serenità e del rapporto armonico con la natura. Nei suoi paesaggi, la luce è protagonista assoluta: alberi dalle mille sfumature si riflettono su acque immobili, in cui cielo e terra si fondono in un unico respiro.
I titoli delle sue tele suggeriscono la delicatezza con cui Akshita si avvicina ai mutamenti del mondo naturale: Spring’s Hope, Summer’s Embrace, Autumn’s Last Kiss, Duck’s Spring Reverie, Winter Last Embrace…
Ogni stagione diventa un pretesto per esplorare l’infinita gamma di toni che può assumere un’emozione. Il giallo esplode come un lampo in controluce, il rosso si insinua in ombre profonde, il bianco diventa nebbia, ovatta, sogno. E ovviamente c’è il verde nelle sue infinite sfumature, “il falso e vero verde” cantato da Quasimodo. L’acqua specchia la vita con una trasparenza quasi sacra.
Di fronte a questi dipinti, sembra levarsi una domanda: “Dove stai correndo con tanta fretta, uomo moderno? Perché ti agiti? Perché dimentichi la bellezza?”
La risposta di Akshita è semplice: “Anima inquieta, ritrova il silenzio, la lentezza, la meraviglia. Torna alla natura, e sarai libero e in pace”.

Oltre ai paesaggi, che costituiscono il fulcro della sua produzione più recente, l’artista si è misurata con l’astrazione e il ritratto, mostrando la medesima sensibilità e il medesimo rigore tecnico. In opere come Garden of Roses, trasfigura un giardino in un ritmo visivo puro, liberato dalla materia, affidato solo a bagliori, sfumature, allusioni. L’immagine si dissolve per lasciare spazio all’energia del colore.
Particolarmente interessante anche Girl with the Gold Headband, un ritratto di grande intensità: una ragazza di colore si volta con eleganza e ci guarda dritto negli occhi. Lo sguardo è potente, ambiguo, seducente e distante insieme. Una splendida e moderna Monna Lisa sulle cui labbra si legge allo stesso tempo fiducia e sospetto, invito e difesa.
Il valore artistico è notevole, quello economico altrettanto: chi volesse acquistarlo, tenga presente che diecimila euro potrebbero non bastare.
Akshita Lad è un’artista dalla voce autentica e dal tocco inconfondibile. Nei suoi quadri si respira una gioia lieve, ma anche una saggezza silenziosa, che ci invita a guardare il mondo con occhi nuovi.
Written by Marco Salvario
Photo by Marco Salvario