“L’eremita e altri racconti” di Silvio Chiaberto: eleganza ed erudizione
Durante una visita alla storica Galleria d’arte torinese ‘La Conchiglia’, un interessante spazio espositivo che sempre sa deliziarmi con le opere di bravi e selezionati artisti e che nell’occasione ospitava la mostra piena di suggestione e ricordi ‘Manifesti d’Artista – 1970-2000’, ho avuto il piacere di conoscere l’avvocato Silvio Chiaberto, marito della gallerista e curatrice Diana Casavecchia.

Persona di vasta e raffinata cultura, Silvio Chiaberto è stato per oltre mezzo secolo avvocato penalista presso il Foro di Torino; ha inoltre conseguito una laurea in Scienze Politiche, un’altra in Lettere, è diplomato in Archivistica e Paleografia ed è uno studioso di fama internazionale in materia monastica.
Oltre a tutto questo, sa scrivere storie di grande eleganza, come quelle che possiamo gustare nel libro ‘L’eremita e altri racconti’, che gli sono valse riconoscimenti internazionali.
L’autore cattura il lettore con spontaneità e leggerezza, accompagnandolo per il mondo e nel tempo, in diciannove viaggi coinvolgenti. Ogni racconto è un’esperienza di vita, un’immersione con lo spirito in ambienti e tempi lontani, dove scopriamo luoghi e personaggi sorprendenti. L’autore si dimostra una guida esperta, profondo conoscitore dei luoghi, delle culture e delle diverse nature umane.
Tutti i racconti sono opere complete, cesellate con grande abilità. Tra quelli che ho più amato, ma nessuno mi ha deluso, voglio citare ‘Diffamazione in monastero’, che per i riferimenti di profondo sapere e il tono dolcemente ironico, sarebbe sicuramente piaciuto a Umberto Eco, scrittore a cui Chiaberto assomiglia sotto molti aspetti.
I racconti non sono semplici letture di svago intelligente con qualche paterna pretesa di erudire il lettore, ma affrontano con coraggio anche gli aspetti sociali. Uno dei racconti più intensi, pur in un modo narrativo brioso e divertente, è ‘La soluzione’, dove si dipana il dramma dei lavoratori di una piccola ditta che stanno perdendo il proprio posto, il loro tentativo di lottare contro tutti e tutti, la loro sofferenza, fino all’inevitabile e pur inatteso non lieto fine.
E non è a lieto fine neppure ‘Giovanni e Martin’, dove si vive il rapporto non semplice, ma di estremo rispetto reciproco, tra un non vedente e il suo cane guida.

Storie di guerra, occupazione e resistenza, vissute a Balme in val di Lanzo, viste con gli occhi dei bambini e che riportano all’orrore e alle paure di quei giorni bui, sono narrate in ‘Silvano e la sua guerra partigiana’. Paura, morte e coraggio, dove i bambini riescono, in qualche modo quasi magico, a restare bambini, bisognosi di gioco, di sogni, di amore, di pace, di speranze.
Sfogliando la raccolta, mi rendo conto che ogni racconto meriterebbe una segnalazione e un commento, ma sicuramente faccio prima a lasciare al bravo lettore il piacere di navigare liberamente tra le storie, lasciandosi cullare dal loro ritmo curato, mai troppo veloce e mai lento, cogliendo i valori di saggezza e buon senso che, senza mai appesantire le pagine, l’avvocato Chiaberto ha saputo inserire.
Ricordo la dedica che accompagna il libro: “Alla mia sposa che volle questa pubblicazione”. La signora Diana ha avuto ragione!
Dello stesso autore ricordiamo la recente raccolta (2023) ‘La girandola e altri racconti’.
Written by Marco Salvario
Bibliografia
Silvio Chiaberto, L’eremita e altri racconti, Edizioni Sabinae, 2021