“Live at The Horse Hospital London” album di Eve Libertine ed Eva Leblanc: un solo respiro sovversivo?

C’è un luogo sospeso tra storia e utopia, tra memoria punk e presente ribelle: è lì che si incontrano Eve Libertine ed Eva Leblanc.

Live at The Horse Hospital di Eve Libertine ed Eva Leblanc
Live at The Horse Hospital di Eve Libertine ed Eva Leblanc

“Live at The Horse Hospital London” è molto più di un concerto registrato: è un rituale sonoro, un atto di resistenza che vibra ancora di quella tensione anarchica nata con i Crass (collettivo artistico e gruppo punk rock inglese formatosi nel 1977) e mai sopita.

Caliban Sounds presenta un lavoro di rara intensità, registrato durante la residenza londinese per la Crass Art Exhibition nell’aprile 2024.

In quell’occasione, Libertine e Leblanc hanno trasformato lo spazio dell’Horse Hospital in un laboratorio di pura sperimentazione, dove parola e suono si fondono in un gesto di libertà radicale.

Eve Libertine, voce e coscienza di una generazione, torna a confrontarsi con il proprio passato, ma lo fa senza nostalgia, con la lucidità e la grazia di chi ha sempre creduto che l’arte possa essere un’arma politica.

Accanto a lei, la chitarrista cilena Eva Leblanc intreccia elettronica, feedback e materia sonora in una trama che è al tempo stesso fragile e minacciosa. Il risultato è un dialogo alchemico, dove brani storici come Bata Motel, Penis Envy, I Too, Corpus Mei e Savage Utopia si rivelano nella loro attualità feroce.

Penny Rimbaud, (musicista, scrittore e poeta britannico e cofondatore dei Crass), testimone e compagno di molte battaglie, definisce Eve “una delle eroine non celebrate della performance art radicale”. E non è difficile capire perché.

Dalla metà dei ’70, Libertine ha incarnato un femminismo senza compromessi, scomodo e poetico, che ha saputo sfidare accuse di blasfemia e oscenità senza mai arretrare. La sua voce, sottile e potente, resta un segno indelebile nella storia dell’arte sonora britannica.

Con “Live at The Horse Hospital London”, Libertine incontra una nuova complice. Eva Leblanc racconta:

Avevo quindici anni quando ho ascoltato per la prima volta la voce di Eve, e la mia vita è cambiata. Lavorare con lei è stato come ritrovare un linguaggio che avevo sempre conosciuto ma mai pronunciato. Sul palco dell’Horse Hospital ho sentito che stavamo creando qualcosa che andava oltre le parole: uno spazio condiviso, politico, profondamente umano.”

Eve risponde con la consueta sobrietà:

Con Eva è stato tutto naturale. La sua chitarra, la sua immaginazione e il suo coraggio hanno reso questa collaborazione viva e autentica. Quella sera all’Horse Hospital resterà per sempre nella mia memoria. Siamo diventate un’unica voce.”

Registrato da Mick Duffield, mixato da Paul “Dub” Watson, masterizzato agli Abbey Road Studios da Alex Gordon e prodotto da Penny Rimbaud, l’album cattura con precisione chirurgica l’energia del live, la tensione tra silenzio e rumore, la delicatezza che si fa urlo.

In un mondo che tende a dimenticare, “Live at The Horse Hospital London” è una memoria attiva, un atto d’amore e di resistenza. Libertine e Leblanc ci ricordano che la libertà non si concede: si conquista, ogni volta, con un suono.

 

Written by Cinzia Milite

 

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