“Poetesse e Scrittrici d’Italia ‒ Seconda Edizione”: la prefazione dell’antologia
“Sono poche le persone che io amo veramente, e ancora meno quelle che stimo. Più conosco il mondo, più ne sono delusa, ed ogni giorno di più viene confermata la mia opinione sulla incoerenza del carattere umano, e sul poco affidamento che si può fare sulle apparenze, siano esse di merito o di intelligenza.” ‒tratto da “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen

La seconda edizione della fortunata antologia “Poetesse e Scrittrici d’Italia”, edita da Tomarchio Editore nell’ottobre 2025, è un viaggio alla scoperta di poesie e brevi prose percorso da quattordici autrici.
La seconda edizioni conta al suo interno quindici raccolte così intitolate Caleidoscopio di Beatrice Benet; Viaggiatore della Vita di Daniela Balestra; Scritti d’arte di Francesca Santucci; Metamorfosi di Gabriella Mantovani; Il secondo sesso di Simone de Beauvoir di Giovanna Fracassi; Le matite rotte di Maricà; Vetrine di Maricà; Pensieri di Teresa Stringa; Perché io viva per sempre di Tiziana Topa; Sisini nel cuore di Annalisa Atzeni; Fuga fra le ombre di Marta Beatrice De Lucia; Luce inversa di Marcella Donagemma; Capriole sull’arcobaleno di Michela Fanni; L’abitudine di agire di Milena Musu; Diamanti di Patrizia Basile ed in chiusura “Omaggio a Jane Austen ‒ 250 anni di letture” curato da Francesca Santucci (Ritratto di Jane Austen ed Un inganno spudorato).
La copertina dell’antologia presenta la foto d’autore intitolata “L’eco della Primavera”, opera del poeta e scrittore Fabio Soricone.
Anche quest’anno uscirà in confronto con il gemello “Poeti e Scrittori d’Italia ‒ Seconda edizione” di prossima pubblicazione.
Per gentile concessione della casa editrice Tomarchio Editore vi presentiamo in anteprima la Prefazione dell’antologia “Poetesse e Scrittrici d’Italia ‒ Seconda Edizione”.
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PREFAZIONE “Poetesse e Scrittrici d’Italia ‒ Seconda Edizione”
La seconda edizione dell’antologia “Poetesse e Scrittrici d’Italia” presenta quattrodici autrici di varie regioni italiane che, differenziandosi per stile e contenuto, invitano ad entrare in mondi altri nei quali la parola si tinge di èthos e pàthos.
Una selezione d’autrici già presenti nella prima edizione (Beatrice Benet, Daniela Balestra, Francesca Santucci, Gabriella Mantovani, Giovanna Fracassi, Maricà, Teresa Stringa, Tiziana Topa) ed una selezione di nuove voci (Annalisa Atzeni, Marta Beatrice De Lucia, Marcella Donagemma, Michela Fanni, Milena Musu, Patrizia Basile) offrono un viaggio alla scoperta di poesie e brevi prose che, in armonico confronto, condividono la passione per la scrittura e l’interesse verso il ragionamento sul comportamento umano.
La raccolta “Caleidoscopio” di Beatrice Benet presenta sei racconti che propongono la tematica della complessità dell’amore sia nei rapporti familiari sia di coppia: la scelta di una donna di cambiare la propria vita ne Frammenti di lei; la mancanza provocata dall’abuso dell’alcool ne Manola torna a danzare; il ricordo sempre vivo di un amore passato durante l’arrivo della morte ne Un giorno è troppo poco; la rinuncia all’amore di un uomo intrappolato in un matrimonio scialbo ne Un uomo im-perfetto; la sensazione, sin da piccola, di non essere nel posto giusto ne Voce nel silenzio; il sentirsi non adatti ad un rapporto di coppia sano ne Volevo essere un guerriero.
Daniela Balestra con “Viaggiatore della Vita” propone all’entusiasta viandante un vortice di sabbia e di seta diffondendo lo zenit dal profondo. Le danze sono lontane e di lunghe terre si vestono nello svanire d’ogni densità nel Cerchio che tutto racchiude. Nell’attesa, si consiglia di non indugiare e di attraversare il luogo dove si muove il Cuore.
“Scritti d’arte” di Francesca Santucci presenta ai lettori una breve critica dal sapore poetico di quattro tra le più significative opere artistiche prodotte in Italia: “La nascita di Venere” di Sandro Botticelli, “La Madonna del Granduca” di Raffaello Sanzio, “Amore sacro e amor profano” di Tiziano ed “Apollo e Dafne” di Gian Lorenzo Bernini.
Gabriella Mantovani con la raccolta poetica “Metamorfosi” celebra la bellezza di ogni istante perché unico, inimitabile ed insuperabile. Ed è proprio con animo sereno che si affronta un insidioso percorso per iniziare a vivere senza catene lasciando spazio a nuove interpretazioni che, levigando le ombre, rischiarano l’intensità dell’esistenza.
È con un’accorta analisi dello sconvolgente libro “Il secondo sesso” che Giovanna Fracassi intende tratteggiare le esperienze di vita ed il pensiero della filosofa, saggista e scrittrice francese Simone de Beauvoir (1908-1986), dalla relazione d’amore con Jean-Paul Sartre all’impegno nel versante del femminismo moderno.
La silloge poetica intitolata “Le matite rotte” di Maricà, come nenia lontana di una ninna nanna, traccia contorni col dito della fantasia ‒ immuni ad anatemi ‒ in cerca del suo canto libero. Dove gli anni si contano a milioni, scrivendo messaggi con l’alfabeto del tempo ‒ nel silenzio del brusio delle stelle ‒ parla con parole scolpite nel cuore.
Con la raccolta di racconti brevi “Vetrine”, Maricà rivisita la nascita di Gesù in chiave ironica presentando Maria e Giuseppe in modo inedito; si addentra nella vita di uno gigolò laureato in filosofia; narra un’antica leggenda sulla virtù della pazienza; descrive la straordinaria udienza di una delegazione di umani.
Teresa Stringa presenta una selezione tratta dalla sua fortunata silloge poetica intitolata “Pensieri” edita nel 2021 (con seconda ristampa 2025) nella quale affronta con coraggio tipico dell’atteggiamento poetico la malattia come compagna di vita che, malgrado l’oscurità, ha saputo trasformare in luce ogni pensiero.
Il racconto intitolato “Perché io viva per sempre” di Tiziana Topa è ambientato nelle Marche tra Treia, Macerata ed Ascoli Piceno e presenta due linee temporali, il 2024 ed il 1400, in cui due donne (la restauratrice Elena Longhi e la pittrice Alma Francesca da Montemonaco, detta Lenticchia) mettono in scena la leggenda della Sibilla.

Annalisa Atzeni con la raccolta “Sisini nel cuore” propone la sua visione della Sardegna: un’isola solcata dai venti che or fanno navigare in un mare sicuro ora scuotono e rinfrescano le serate. Un’isola in cui la millenaria tradizione è sentita come sinonimo di appartenenza a qualcosa di antico e misterioso.
Il racconto “Fuga tra le ombre” di Marta Beatrice De Lucia prende avvio nel 1793 a Parigi. Protagonista Claire Moreau, una donna anticonformista che, durante la Rivoluzione francese, spinta dall’ideale della libertà, lotta per liberare alcuni amici dalla morte e per migliorare la condizione delle donne della sua epoca.
Marcella Donagemma con la raccolta di racconti brevi “Luce inversa” porta in scena l’addio: un amore ormai concluso; un aborto spontaneo che svuota il dolce involucro della donna; un lutto che non viene consumato; un esposto; l’ultima passeggiata di un anziano comandante; un incidente mortale in macchina… e le note di un Allegro di Johann Sebastian Bach.
Le poesie inserite nella raccolta “Capriole sull’arcobaleno” di Michela Fanni sono suddivise in cinque filoni tematici: Amore e desiderio, Dolore e conflitto, Visioni e introspezione, Fragilità e resistenza, Memoria e chiusura. I componimenti spaziano così dal sentimento inteso come legame forte all’onirico, dall’ansia ed incertezza al dramma che scava nelle ferite.
“L’abitudine di agire” di Milena Musu trasporta in una lunghissima notte in cui le madri vegliano il mare verde petrolio che divora coste traboccanti ed ancoraggi di coste. Un silenzio sillabato, risuonando un frammento di un’epoca data, poggia la miseria sul tavolo compiendo il pianto, il dolore ed un chilo di compromessi inaccettabili. L’amore inciampa, non vince, piega il peccato come una scheggia di vetro nella carne: è amnesia impossibile. La lunghissima tenebra, liquidata dalla nuova stagione di dubbio respiro, sorride alla sorte e sospira: è vertigine, è capogiro. E sempre più simile alla polvere i singhiozzi delle madri, lasciando bianca schiuma, mai si intrecciano.
Patrizia Basile con la silloge poetica “Diamanti” racconta alla Luna dell’uomo che ha scelto la guerra, del coraggio di un fiore, del rumore di parole soffiate in un battito d’ali, del fumo d’amaro sapore, del giaciglio più buio dell’anima, del giglio sbocciato alle porte dell’infinito, delle ombre nella notte di luci e lanterne.
Chiude l’antologia un inserto, “Omaggio a Jane Austen ‒ 250 anni di letture”, che celebra l’anniversario dei 250 anni dalla nascita della scrittrice inglese ‒ ancora oggi figura di spicco della narrativa ‒ Jane Austen (16 dicembre 1775 – 18 luglio 1817); curato da Francesca Santucci, è composto da due brani: il primo intitolato “Ritratto di Jane Austen” ed il secondo “Un inganno spudorato”.
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Written by Alessia Mocci
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