Significato dei sogni #13: anatomia di un sogno di Edgar Cayce
“Ogni sogno ha una propria anatomia, come accade per il corpo umano. Ogni corpo umano è certamente un po’ diverso nella forma e nella grandezza, ma possiede delle strutture fondamentali che permettono ad un medico di formulare la diagnosi di una malattia o di guarire una condizione fisica anomala.” ‒ Edgar Cayce
Tredicesima puntata con la rubrica “Significato dei sogni” nella quale si potrà leggere un estratto intitolato Anatomia di un sogno tratto dal libro “I sogni” di Edgar Cayce e Mark Thurston edito da Edizioni Mediterranee. Il capitolo Anatomia di un sogno è sito nella Prima Parte del libro avente come titolo “Che cos’è un sogno?” ed introduce un esercizio per interpretare i propri sogni.
Nelle precedenti puntate ed in particolare nella prima si è presentato un estratto tratto dal primo capitolo “La letteratura scientifica sui problemi del sogno” del libro “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud; nella seconda un estratto tratto dal primo paragrafo intitolato “Il rapporto tra sogno e veglia” dello stesso capitolo; nella terza puntata si è presentato un estratto tratto dal secondo paragrafo intitolato “Il materiale onirico. La memoria nel sogno” dello stesso capitolo; nella quarta si è selezionato un estratto da “Relazione, imago e proiezione” del febbraio 1959, tratto dal capitolo “Attività medica e analitica” del libro “In dialogo con Carl Gustav Jung” di Aniela Jaffé, che mostra il sogno in rapporto con l’ex partner; nella quinta si è ripreso il discorso con Sigmund Freud con un estratto estratto tratto dal quarto paragrafo intitolato “Perché si dimentica il sogno dopo il risveglio” del primo capitolo “La letteratura scientifica sui problemi del sogno”; nella sesta si è selezionato un estratto dal primo capitolo intitolato “Sogni lucidi e la loro impostazione filosofica” del libro “Sogni lucidi” dalla parapsicologia e scrittrice britannica Celia Green; nella settima si è presentato un estratto tratto dal secondo capitolo “L’uomo e l’esperienza” del libro “Sogni, profezie e apparizioni” di Aniela Jaffé affrontando la tematica della precognizione della morte; nell’ottava si è ripreso il libro “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud con un estratto tratto dal terzo paragrafo intitolato “Stimoli e fonti del sogno” del primo capitolo “La letteratura scientifica sui problemi del sogno”; nella nona un estratto tratto dall’introduzione del libro “Alchimia” di Marie-Louise von Franz mettendo l’accento sulla trascrizione del sogno; nella decima si è presentato un estratto tratto dal libro “La schizofrenia” di Carl Gustav Jung, dal capitolo “Psicogenesi della schizofrenia”; nell’undicesima si sono mostrate “Le peculiarità psicologiche del sogno” tratto del libro “L’nterpretazione dei sogni” di Sigmund Freud; nella dodicesima si è parlato del libro “Il codice dei sogni” di Charles Maillant finendo nel paragrafo Diventare ciechi.
La letteratura prodotta nel corso dei millenni sui fenomeni chiamati “sogni” è molto variegata, e si è pensato in questa rubrica “Significato dei sogni” di invitare alla lettura di alcuni testi scritti dai maggiori esponenti della stessa, augurando al lettore di trarne beneficio.
Estratto da “I sogni” ‒ Anatomia di un sogno
Un buon modo per iniziare l’interpretazione dei propri sogni è di analizzare la struttura di un sogno. Pensate al sogno come un set teatrale, con uno scenario, una compagnia di attori, un inizio, uno o più atti, e una fine. Per rendere la cosa ancora più reale, andiamo ad esaminare la struttura tipica di un sogno.
Possiamo iniziare con un sogno-tipo contenente alcuni elementi base, molto comuni, a cui potete aggiungere dettagli personali. Sebbene non abbiate mai fatto un sogno contenente questi dettagli, molte di queste immagini sono universalmente significative. In un certo numero di punti lungo la strada potrete introdurre i vostri dettagli personali.
Prendete semplicemente nota di qualsiasi cosa vi venga spontaneamente in mente, per quanto possa essere priva di senso. Riempirete gli spazi bianchi con le vostre immagini e gli aspetti personali della trama del sogno. Dopo che avrete finito di creare la vostra versione personale del sogno-tipo, lo esamineremo per individuare alcune delle parti più importanti della sua struttura, elementi che possiamo riscontrare in quasi ogni sogno.
Un modo per completare questo esercizio è semplicemente leggere il manoscritto del sogno e riempire gli spazi vuoti con qualsiasi cosa venga in mente. Non esistono risposte giuste o sbagliate. Si può imparare qualcosa sulla struttura di un sogno in una fase successiva di questo capitolo da qualsiasi cosa emerga in questo esercizio. I vostri dettagli personali su alcune parti di questo sogno-tipo renderanno semplicemente più interessante questo processo di apprendimento.
Esiste tuttavia un altro modo per completare l’esercizio, che per molti è persino più divertente: sognare ad occhi aperti. In questo tipo di approccio c’è bisogno dell’aiuto di un amico. Per prima cosa, dovete trovarvi entrambi in un luogo tranquillo dove non sarete disturbati per almeno dieci minuti. Trovate una posizione comoda, seduti o sdraiati. Chiudete gli occhi e rilassatevi, alcuni respiri lenti e profondi possono essere d’aiuto. Questo momento di rilassamento può durare due o tre minuti. Poi, quando sarete pronti, il vostro amico leggerà a voce alta la trascrizione di un sogno-tipo a mo’ di sogno ad occhi aperti guidato. Ricordate di dire all’amico prima dell’esercizio di leggere lentamente, cosa che permette alla vostra mente di comprendere al meglio il sogno in ogni sua parte. In alcune fasi della trascrizione vi sono delle pause che permettono di inserire dei dettagli di simboli ed azioni personali. Il narratore troverà nella trascrizione una nota per ogni pausa che indica la durata della stessa.
Scegliete il metodo che trovate più stimolante e procedete con il sogno guidato.
Esercizio di sogno-tipo
È un bellissimo pomeriggio autunnale e state camminando da soli lungo un sentiero che si inerpica in una foresta, piena di rumori della natura. Vi sentite peni di energia, pronti per la vostra avventura.
Sul sentiero un poco più avanti vedete qualcuno. Anche questa persona vi nota, e vi fa segno di raggiungerla, come un invito a proseguire il cammino assieme. Man mano che vi avvicinate, vi accorgete di conoscere chi è. Si tratta di ………. (narratore: dieci secondi pausa).
Iniziate a camminare uno di fianco all’altro e il vostro compagno indica una montagna che si stagli all’orizzonte, e non è molto distante. Sembra essere la più alta della zona e voi sentite il desiderio impellente di scalarla, per vedere che cosa trovate lassù. Il vostro compagno vi mostra una cartina, un pezzo di carta tutto rovinato con delle linee ben tracciate sopra. Vi viene detto che si tratta di una mappa segreta, che indica una strada abbandonata per raggiungere la cima della montagna. La mappa promette anche che troverete una guida che vive in una capanna isolata ai piedi della montagna.
In breve tempo vi trovate entrambi vicino al monte. Grazie alla mappa, troverete l’abitazione nascosta della vostra guida. Questa guida, che vi condurrà sulla montagna, esce dalla capanna. Con vostra grande sorpresa, questa persona ha un non so che di familiare. Si tratta di ……. (narratore: dieci secondi di pausa).
[… segue il continuo del sogno guidato a pag 32 del libro]
Ogni sogno ha una propria anatomia, come accade per il corpo umano. Ogni corpo umano è certamente un po’ diverso nella forma e nella grandezza, ma possiede delle strutture fondamentali che permettono ad un medico di formulare la diagnosi di una malattia o di guarire una condizione fisica anomala. Allo stesso modo si può agire coi sogni. Quando si cerca di diagnosticare un problema o di risanare una condizione anomala della propria vita, i sogni possono essere molto d’aiuto.
Ogni sogno ha una sua struttura portante. Conoscere l’anatomia di un sogno non è in sé sufficiente per formulare l’interpretazione, ma vi permetterà di iniziare nella giusta direzione. I sei elementi base sono: il titolo del sogno, la scena di apertura, la simbologia universale, la simbologia personale, i riferimenti letterari e il riassunto. Non tutti i sogni contengono tutti e sei gli elementi, si cui noi andremo comunque alla ricerca in ogni sogno che cercheremo di interpretare.
[…]”
Per continuare la lettura in modo proficuo e con attenzione si consiglia di distogliere gli occhi dal computer o dal cellulare e di recarsi nella propria libreria per cercare il libro tra gli scaffali impolverati; se non si possiede il volume in casa si consiglia di acquistarlo (rigorosamente in cartaceo).
Leggere è un compito importante, la carta è di grande ausilio rispetto al formato digitale non solo per la concentrazione necessaria all’atto della riflessione e comprensione ma anche per instaurare un rapporto fisico con l’oggetto-pozzo che conserva amorevolmente le considerazioni degli esseri umani del passato, in questo caso di Edgar Cayce.
Un ulteriore consiglio: un bel quaderno (cartaceo) con penna (o matita) posto sul comodino per annotare i sogni al risveglio (con data ed orario). È importante non perdere l’uso della scrittura sia per la manualità delle dita sia per la stimolazione del cervello astratto e creativo.
Inoltre, è possibile partecipare al nostro nuovo studio sulla casistica del sogno in contatto con la tecnologia dei social inviando un’e-mail ad oubliettemagazine@hotmail.it nella quale allegare un file .doc con un sogno connesso alla tecnologia (smartphone, internet, pc, social, intelligenza artificiale, et cetera). Il sogno raccontato sarà salvato in forma anonima e servirà per la compilazione di un testo in comparazione alla letteratura del passato.
“Il mondo intero pende da questa continua catena:/ Il simile gode di ciò che è simile./ Così il Mercurio s’unisce al Mercurio, il fuoco/ Al fuoco, e questa è la meta dell’arte tua./ Vulcano conduca Mercurio, ma tu, o Cinzia,/ Sei liberata dal pennuto Ermete e dal fratel tuo, Apollo.” – Epigramma del decimo Emblema – Atalanta fugiens
Bibliografia
Edgar Cayce, Mark Thurston, I sogni, Edizioni Mediterranee, 2011, Anatomia di un sogno
Michael Maier, Atalanta fugiens, Edizioni Mediterranee
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