Budapest: capitale dell’Ungheria colma di bellezza e tradizione

“Budapest è la più bella città del Danubio; una sapiente auto-messinscena, come Vienna, ma con una robusta sostanza e una vitalità sconosciute alla rivale austriaca. Budapest dà la sensazione fisica della capitale, con una signorilità e un’imponenza da città protagonista della storia.” ‒  Claudio Magris

Budapest cosa vedere
Budapest cosa vedere

È il 1872 quando dall’amalgama degli antichi centri di Buda, Obuda e Pest nasce Budapest, capitale dell’Ungheria. Posta nel bel mezzo d’Europa e adagiata sulle rive del Danubio, in posizione favorevole rispetto ai collegamenti con l’Europa centrale, Budapest è città dal passato importante e da tradizioni che a tutt’oggi suscitano grande interesse.

Considerata città-ponte fra Oriente e Occidente, definita la ‘Parigi dell’est’ ad accomunarla alla capitale francese Parigi sono alcuni tratti: la sua romantica eleganza, per esempio.

Detta anche la ‘perla del Danubio, fiume che la attraversa dividendola in due: Pest e Buda, si sviluppa con un territorio che si estende fra colline e pianure e dolci pendii.

Le origini di Budapest affondano le sue radici intorno al I secolo a. C. con la presenza in zona dei Celti. In età romana è luogo di confine; ne sono esempio i resti e le rovine di Aquincum, centro a pochi Km dal nucleo cittadino, che subentra al celtico Akink. Divenendo così l’epicentro della Pannonia e nodo di un’importante rete viaria.

Oltre all’antico Aquincum, dell’epoca romana rimangono tracce di insediamenti civili e militari; ciascuno dotato di un anfiteatro, un acquedotto e alcune ville, i cui resti sono visibili ancora oggi.

Nel corso del X secolo sono le tribù ungheresi a prendere possesso della città, che viene nominata Buda. Mentre Pest, situata sulla riva opposta del Danubio, viene distrutta dall’invasione mongola dei primi decenni del Duecento. Per venire poi ricostruita rapidamente.

È il XVI secolo quando i Turchi conquistano parte del territorio ungherese. Pest verrà poi riconquistata nel 1686 dalle truppe asburgiche, mentre Buda rimane sede del governo turco.

È il 1723, quando Pest, sede amministrativa del regno asburgico, grazie all’inglobamento dei centri abitati limitrofi conosce una crescita demografica esponenziale. Periodo storico durante il quale la città è riconosciuta capitale del nuovo regno d’Ungheria sotto la corona degli Asburgo.

Con la Prima guerra mondiale le perdite umane e territoriali sono ingenti, e causano un rallentamento dello sviluppo sociale ed economico della città. Anche se intorno al 1930 raggiunge circa 1milione di abitanti.

Durante la Seconda guerra mondiale, con l’occupazione tedesca, molti degli abitanti di Budapest di origine ebraica vengono deportati nei campi di concentramento, con un massacro che resterà memorabile negli annali della storia cittadina.

Nel 1945, terminata la guerra, è la presenza sovietica sul territorio ungherese a esercitare una forte egemonia. Momento in cui Budapest subisce un pesante declino.

Per arrivare al 1956, altro momento cruciale della storia d’Ungheria, che vede la capitale diventare teatro di una rivolta di enormi proporzioni animata da scontri violenti tra popolazione, che non vuole soggiacere ai soprusi delle truppe sovietiche, e il regime militare. Che infine avrà la meglio sugli insorti, annientandoli.

Nel 1989, con la caduta del regime comunista, Budapest stabilisce nuovi legami economici e culturali con l’Europa occidentale, diventando protagonista del disordinato passaggio dei paesi ex-socialisti al capitalismo. Che ne decreta una svolta storica con una decrescita della popolazione a causa dell’emigrazione.

“La Budapest moderna è una creazione recente, ben diversa dalla città ottocentesca che, come scriveva Mikszath, negli anni Quaranta del secolo scorso beveva vermut serbo e parlava tedesco.” ‒ Claudio Magris

Da un punto di vista urbanistico e architettonico, sul finire dell’Ottocento Budapest sviluppa un’interessante struttura viaria, rimasta a tutt’oggi immutata, con viali che ospitano palazzi sede delle istituzioni.

Oltre che musei, teatri, università, rappresentativi di gran parte del patrimonio culturale cittadino. Nelle cui vicinanze trova posto un complesso monumentale in stile neoclassico, Piazza degli Eroi, che celebra figure e miti appartenenti alle tradizioni ungheresi. Alle cui spalle si trova uno dei parchi municipali della città.

Molti degli edifici di Budapest, a causa della legislazione edilizia tesa a preservare il paesaggio urbano, non raggiungono altezze considerevoli; ciononostante in Budapest sono presenti palazzi, tendenzialmente in stile gotico, degni di nota.

Il più rappresentativo dei quali è il Palazzo della Fortezza, sulla collina della Fortezza, dove la presenza del Bastione dei Pescatori è indicativa di elementi architettonici importanti, dove le mura antiche sono rinforzate da bastioni medievali. Consistenti in cinque torrette collegate ad ampie terrazze attraverso passaggi che si aprono su di un suggestivo panorama.

A seguire, altro edificio storico di rilievo è il Castello di Buda. Definito dagli abitanti la ‘sentinella della città’, posto a vegliare sulla popolazione è simbolo della coscienza nazionale.

Raggiungibile con una teleferica, è stato edificato nel XIII secolo e poi ampliato con la Sala delle Cerimonie in stile gotico, fino a che nel Cinquecento subisce l’influenza rinascimentale. Oggi, ospita al suo interno alcuni musei e la Biblioteca Nazionale, custode della storia locale.

La Piazza della libertà, situata sulla riva destra del fiume, ricca di monumenti e di edifici storici di rilievo, è riconosciuta come una delle più grandi piazze d’Europa.

Il centro storico di Budapest, definito anche ‘città vecchia’, ospita edifici di importanza storica quali il Palazzo della Dieta, una sinagoga medievale, il campanile gotico della chiesa dedicata a Maria Maddalena, che è una delle poche architetture di origine medievale.

Il primo ponte fisso della città, il Ponte delle Catene, monumento più fotografato della città, collega i due nuclei cittadini. Aperto al traffico nel 1849 è opera del tardo classicismo; il corpo del ponte è sorretto da funi d’acciaio fissate a due pilastri, che della struttura offrono la visione di un arco trionfale.

Il Palazzo Gresham è uno dei massimi esempi di Art Nouveau. Costruito agli inizi del Novecento, è esempio della Secessione viennese, la corrente artistica durante la quale alcuni artisti viennesi si allontanano dalle tendenze artistiche della Germania dell’epoca. Uno dei maggiori esponenti del movimento è stato Gustav Klimt.

Il Palazzo Grisham si avvantaggia di un excursus abitativo davvero interessante: è passato da residenza signorile di un tempo a caserma militare, da condominio popolare a hotel di lusso.

Da ricordare è la presenza in Budapest di moschee e bagni turchi costruiti durante l’occupazione turca. Esempio di architettura ottomana influenzata dall’arte islamica, fanno di Budapest una delle poche città al mondo con bagni turchi originali risalenti al XVI secolo.

Il monumento dedicato ad Anonymous è un omaggio della città a uno dei personaggi più discussi della storia medievale europea. Raffigurante uno scrivano senza nome della corte reale del XII secolo che redige la prima cronaca d’Ungheria, è una statua realizzata nel 1903 e molta amata dai cittadini ungheresi. Si tratta di un monaco, il cui viso è nascosto dal cappuccio dell’abito talare.

Per finire, nonostante siano altre e numerose le testimonianze storiche e le attrattive culturali da citare, esempio di architettura antica sono i resti di Aquincum, la cui origine risale al 89 d. C.

“Il Danubio scorre grande, e il vento della sera passa sui caffè all’aperto come il respiro di una vecchia Europa che forse è ormai ai margini del mondo.” ‒ Claudio Magris

Quale destinazione turistica, Budapest ha conosciuto un forte crescita negli ultimi decenni, con un notevole incremento grazie alla presenza di numerosi visitatori.

E ciò, anche al suo ruolo di ‘città della musica’, rappresentato da istituzioni quale l’Accademia di Liszt. Le cui iniziative in ambito musicale, sia folk che pop, sono presenti al Sziget Festival, festival capace di attrarre persone da tutta Europa.

Da menzionare, inoltre, è il teatro Madach Szinhaz, uno dei più prestigiosi della città, che con rappresentazioni classiche e moderne dà a Budapest la connotazione di città culturalmente vivace.

Anche la musica Jazz è un punto di forza della scena artistica, con un’intensa vita notturna grazie a bar e locali alla moda.

Che dire infine della cucina ungherese, il cui fiore all’occhiello è il gulasch, una pietanza con carne e verdure servita con patate, da arricchire con paprika e spezie dal sapore piccante.

Anche il langosh è un piatto gustoso, si tratta di una sorta di frittella di patate servita con formaggio.

Il dolce della tradizione è una torta a forma di ciambella, chiamata chimney cake.

Budapest è dunque città che si presenta con un mix di storia, tradizioni e di ricchezze culturali, che unisce due anime diverse fra loro, Buda e Pest, raccolte in un’unica realtà che fa della capitale ungherese un luogo suggestivo fra i più affascinanti d’Europa.

“A Budapest si può avvertire questo senso di un Europa dopo lo spettacolo, ma essa non è, come Vienna, solo un palcoscenico della rimembranza di gloria passate, bensì anche una citta robusta e sanguigna.” ‒ Claudio Magris

 

Written by Carolina Colombi

 

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