La nuova annata di vino Barbaresco brilla al Barolo & Barbaresco World Opening di New York
Nei paesaggi unici delle Langhe l’uva Nebbiolo ha costruito la sua leggenda ed il suo patrimonio come protagonista dei vini Barolo e Barbaresco DOCG.

Si tratta di rossi apprezzati ed ammirati a livello mondiale e rinomati per la loro lunga storia, grande qualità e profondo legame con la loro terra d’origine, amplificato dalla rete di aziende vinicole a conduzione familiare dedite alla loro vinificazione.
Il 19 e 20 marzo si è svolta a New York negli Stati Uniti una nuova edizione del Barolo & Barbaresco World Opening, un evento senza eguali in cui quasi 200 aziende vinicole presentano le loro interpretazioni individuali di Barolo DOCG, Barbaresco DOCG ed altri vini a base di Nebbiolo, con oltre 400 etichette in bella mostra. L’evento ha incluso anche una degustazione delle ultime annate per la stampa e un seminario didattico condotto dall’esperta Anna Schneider.
Il Nebbiolo è il vitigno autoctono a bacca rossa più antico del Piemonte e uno dei vitigni più pregiati d’Italia. Il nome dell’uva è legato alla parola nebbia.
Alcuni attribuiscono il nome all’aspetto degli acini di quest’uva, che sembrano avere una copertura vellutata, mentre secondo un altro partito il nome deriva dalla tendenza a raccogliere quest’uva a maturazione tardiva durante le prime nebbie autunnali.
L’esperienza dell’assaggio di un vino Barbaresco inizia dal suo colore, un rosso granato tenue. Il bouquet aromatico è sofisticato e composto da note floreali e speziate, ed è capace di evolversi nel tempo per integrare profili complessi di sottobosco, cuoio e frutta secca. Il palato è definito da una struttura tonica, completata da una deliziosa tensione tra tannini e acidità, che rende questo vino un partner eccezionale per i classici della cucina nostrana, in particolare tagli pregiati di carni rosse e formaggi stagionati come il Parmigiano Reggiano e il Castelmagno piemontese.
Il Barolo & Barbaresco World Opening è dunque l’opportunità per assaggiare le nuove annate di vini Barolo 2020 e Barbaresco 2021, che mostrano come il carattere unico di ogni stagione possa essere catturato nella bottiglia. L’annata 2021 del Barbaresco viene acclamata dai critici in particolare per il suo equilibrio e il suo potenziale simile all’annata 2016, già entrata nei registri storici come una delle migliori di sempre. È un’annata dove si trova un mix di un po’ di tutto ciò di meglio che questo vino ha da offrire: morbidezza, carattere e potenza vellutata.
Per addentrarsi nei segreti del vino Barbaresco ci si può affidare all’enoteca online Svino, che propone una panoramica completa sui produttori delle Langhe, mettendo una di fianco all’altra le bottiglie di miti con una storia decennale alle spalle come Bruno Giacosa e la cantina Roagna, e di produttori emergenti con un grande futuro davanti a sé, come l’Azienda Agricola Fabio Gea e la tenuta Cascina Delle Rose.
Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, ci ricorda che questo evento è la più grande iniziativa a livello internazionale del Consorzio fino ad oggi, offrendo un’opportunità senza precedenti per i professionisti del vino negli Stati Uniti e per le cantine nostrane per esplorare nuove opportunità di mercato, con l’obiettivo di superare la stagnazione vissuta dal settore enologico italiano nel 2023.
I vini Barbaresco sono espressioni di un luogo, di una storia e del lavoro di famiglie appassionate che continuano a definire e proteggere il nobile spirito dell’uva Nebbiolo.
“Siamo diversi e ci piace essere diversi, il che non significa essere migliori, ma semplicemente diversi”, afferma Ascheri, “Ed è questa la cosa più importante che vorremmo fare, mostrare al mondo esattamente la nostra peculiarità e la nostra personalità”.