“La biblioteca dei giusti consigli” di Sara Nisha Adams: un luogo di ritrovo

“Ma a che cosa servivano ora i libri? I personaggi che aveva amato erano finti, non sarebbero mai stati in grado di aggiustare nulla. Non avrebbero mai vissuto oltre la pagina.” ‒ Sara Nisha Adams

La biblioteca dei giusti consigli di Sara Nisha Adams
La biblioteca dei giusti consigli di Sara Nisha Adams

Può una biblioteca diventare un luogo in cui i libri e le vite si incontrano, senza restare due mondi paralleli?

La risposta è positiva e viene proprio da un libro che ha avuto un notevole successo, tanto da essere ristampato in una seconda edizione italiana nel 2023: si tratta del romanzo La biblioteca dei giusti consigli esordio di Sara Nisha Adams edito nel 2021 in lingua originale e nello stesso anno tradotto anche da Garzanti.

Ci tengo a precisare che si tratta di un romanzo per il quale ho impiegato un po’ di tempo per la lettura: e questo non perché non fosse bello, ma perché, a mio avviso, nella seconda parte esso assume un ritmo molto più veloce e coinvolgente rispetto alla prima parte.

Aleisha è una studentessa che deve trovarsi un lavoretto estivo e, su consiglio del fratello Aidan che vi ha già prestato servizio, lo trova in una biblioteca di Londra, la Harrow Road Library. Lei non ama leggere, è delusa dalla vita e, insieme ad Aidan, si trova ad assistere la madre malata e sola, in quanto abbandonata da marito, il padre dei due giovani.

Aleisha non è gentile, ha il cuore chiuso e freddo.

Mukesh ha perso la moglie: per riempire il senso di vuoto dovuto alla terribile perdita si reca in biblioteca per proseguire in prima persona quella che era stata la più grande passione della sua Naina, la lettura e per condividerla con la sua nipotina, che ha imparato dalla nonna questa pratica così importante: “Mukesh si mise a letto quella sera, nella camera che aveva condiviso con Naina, materasso e ossa scricchiolanti […] Chiuse gli occhi per la notte, pregando e sperando di svegliarsi con Naina di nuovo accanto. Sapeva che se voleva finalmente conoscere la nipotina, guadagnarsi la sua fiducia e il suo rispetto, avrebbe dovuto cominciare a fare dei cambiamenti. La biblioteca era la chiave, questo lo sapeva…”

In biblioteca incontra Aleisha e le chiede dei consigli di lettura: il primo incontro tra l’anziano e la giovane è uno scontro perché lei gli risponde male, offendendolo.

Successivamente la ragazza si ravvede e, attraverso una lista di letture che trova casualmente in un libro, cerca di rimediare alla sua figuraccia con l’anziano, condividendola con lui.

Egli però vuole discutere di questi libri con qualcuno e torna a farle visita in biblioteca per parlarne con lei che quindi è costretta a studiare, a fare i compiti, in altre parole a leggere.

Titolo dopo titolo, libro dopo libro (Il buio oltre la siepe, Rebecca la prima moglie, Il cacciatore di aquiloni, Vita di Pi, Orgoglio e pregiudizio, Piccole donne, Amatissima, Il ragazzo giusto) il vedovo trova una forma di consolazione e paradossalmente si sente più vicino alla moglie, mentre la nostra “apprendista-bibliotecaria” diventa più gentile, più umana fino a recuperare anche un rapporto più dolce con la madre.

Infatti molto spesso la sera dopo il lavoro si mette a leggere a lei e con lei. Si tratta di momenti intimi, che in qualche modo la riportano indietro nel tempo, quando la donna portava Aleisha e Aidan in biblioteca, da bambini. Questi momenti di lettura condivisa, che emergono in una fase avanzata della storia, e durante i quali la studentessa recupera una sua sensibilità, sono speculari e circolari rispetto alle prime pagine in cui si avvertono i ricordi dell’infanzia, passati proprio alla Harrow Road Library, un locus amoenus quando i due fratelli erano piccoli, ma che, nel momento in cui la vicenda è ambientata, rischia di chiudere: “Negli ultimi tempi, Aidan  ha notato dei volantini sull’importanza di salvare le biblioteche […] Ma non gli era mai passato per la testa che anche la Harrow Road Library avesse bisogno di essere salvata. Nella sua mente è un posto molto popolare e amato da tutti, ma ora che è qui gli si spezza quasi il cuore… magari la sua biblioteca sarà la prossima a sparire […] Oggi gli serve quel genere di familiarità, sente il bisogno di tornare in un mondo in cui ci sono ferite, peripezie, colpi di scena, ma pur sempre un mondo in cui lui sa come andrà a finire. E adesso quello che serve ad Aidan è sapere come andrà a finire qualcosa”. È questo il mondo delle storie letterarie: in effetti, mentre della nostra storia personale non possiamo mai andare a capire come terminerà, nonostante le nostre intime aspettative, delle storie fittizie (in senso etimologico dal latino fingo) possiamo sempre conoscere l’esito.

La figura di Aidan, poi, è molto carismatica in quanto, dopo che il loro padre se ne è andato di casa, lui è diventato il punto di riferimento della sua famiglia. Si tratta in realtà di un personaggio molto complesso e misterioso, apparentemente molto sicuro e forte… eppure anche lui ha le sue fragilità. Anzi, attorno a queste ultime, sarà costruita proprio la conclusione di questa narrazione. Tale finale, tanto inatteso quanto assurdo, fa quasi eco a quello di Anna Karenina (eppure della sorte di quest’ultima eroina c’erano dei presagi, ma non è questo il caso di Aidan).

Senza anticipare nulla de La biblioteca dei giusti consigli, posso dire che proprio il destino del giovane suggellerà il legame fra Mukesh e Aleisha e farà sì che lei superi anche la propria riservatezza.

Sara Nisha Adams citazioni
Sara Nisha Adams citazioni

Inizialmente, subito dopo i fatti di Aidan, la ragazza avrà un momento di crisi in quanto rifletterà sulla distanza fra i libri e la vita reale; poi però, anche grazie a Mukesh e all’ambiente della biblioteca, capirà che parlare dei libri significa parlare di storie che possono capitare a tutti; inoltre il fatto stesso di parlarne con qualcuno diventa un elemento di condivisione.

Per questo si impegnerà affinché la sua biblioteca possa tornare ad essere un luogo di ritrovo fra coloro che vogliono parlare di letteratura.

In tale ambizioso progetto metterà tutta se stessa, consapevole di rendere per una volta almeno, Aidan, sempre discreto e silenzioso, un protagonista parlante, un eroe, un personaggio simbolo e non una delle tante persone di cui la cronaca è piena, di cui fondamentalmente non importa niente a nessuno, come alla poliziotta che le comunica le sorti del suo congiunto: “Aleisha vedeva la poliziotta seduta davanti a lei ‒ era tranquilla. Come faceva a essere così calma? Aveva appena distrutto il mondo di un’altra persona. Si sentì trapassare il corpo da mille punture di spillo, come se la stessero strappando dalla sua stessa carne. Avrebbe voluto riavvolgere il tempo con tutto il suo cuore, strappare le ultime pagine di quella storia e riscriverle”.

 

Written by Filomena Gagliardi

 

Bibliografia

Sara Nisha Adams, La biblioteca dei giusti consigli, Garzanti, Milano, 2021

 

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