“Non dirmi di restare” di Ester Sofia Ricci: il ritorno nel paese

“Ero lì dal giorno prima e non mi ero fermata un attimo. Appena saputa la notizia della morte del nonno, avevo mollato il lavoro su due piedi. Ero corsa a Borgorotondo ritrovandomi catapultata, in un colpo solo, in una dimensione dalla quale ero scappata, senza guardarmi indietro, pochi anni prima.”

Non dirmi di restare di Ester Sofia Ricci
Non dirmi di restare di Ester Sofia Ricci

Borgorotondo, paesino di montagna dalla locazione imprecisata, situato a un’altitudine di circa mille metri è luogo di ambientazione del romanzo Non dirmi di restare della scrittrice milanese Ester Sofia Ricci.

Ed è il luogo dove Joan, protagonista del romanzo, ritorna in occasione di un triste evento.

Pubblicato da Altre voci edizioni nel novembre 2023, il testo si sviluppa in una narrazione lieve e spontanea che vede Giovanna, Joan per gli amici, ritornare e ritrovare a Borgorotondo coloro che hanno fatto parte del suo passato giovanile.

Le nonne, parenti e vecchi compagni compresi.

Ed è rivisitando un tempo lontano che Joan ritrova emozioni e sentimenti che hanno segnato la sua vita di ragazza.

Per raggiungere il paese dove ha trascorso parte della sua infanzia Joan deve abbandonare Milano, lì dove ha intenzione di dare concretezza con Alessandro, il suo fidanzato, un progetto di vita e professionale alquanto ambizioso. Progetto però in qualche misura ostacolato dallo stesso Alessandro, e destinato a essere messo in discussione.

“Quella sera fu la goccia che fece traboccare il vaso. Dovevo a tutti i costi andarmene da Borgorotondo. Non si poteva combattere contro di loro, l’unica soluzione era scappare.”

Fra gli amici ritrovati a Borgorotondo c’è anche Giorgio Falco, legato a Joan da un’amicizia profonda, che però non si è mai concretizzata in qualcosa di più duraturo.

Un qualcosa che potesse assumere le sembianze di una storia a carattere sentimentale.

Ed è fra incontri con le nonne, rimaste a vivere a Borgorotondo, e altri personaggi che popolano una narrazione dai toni lievi, seppur avvincenti, che Joan si trova “obbligata” a restare a Borgorotondo, almeno per un periodo.

Grazie anche ad un’inaspettata eredità che le piove addosso improvvisa; la quale consiste in un piccolo bar appartenuto alla sua famiglia d’origine, che Joan inizia a gestire.

Sono poi altri e intriganti colpi di scena a intervenire in una trama ben articolata, interrompendo la quotidianità di Joan e di quel borgo antico a cui la protagonista, nonostante aspiri a tornare a Milano, è legata.

Anche se inizialmente non vuole ammettere neppure a se stessa l’attaccamento per quel territorio dalle struggenti colline dai colori autunnali e dai dolci pendii, le si presentano in tutta la loro rigogliosa bellezza.

“Rimasi lì ferma almeno dieci minuti per riprendermi, il respiro veloce e una sensazione di calore inaspettata che. si infondeva in ogni angolino remoto del mio corpo. Sbuffai, ma poi mi guardai intorno: la neve che scendeva fitta aveva già ricoperto boschi.”

Raccontato in prima persona dalla protagonista, la trama si snocciola descrivendo una quotidianità fatta di piccole cose, di incontri e di relazioni che saldano il presente della giovane con il suo passato giovanile che tempo prima aveva cercato di lasciarsi alle spalle.

“Rimanemmo immobili finché non sentimmo poco lontano il rumore di portiere che si chiudevano. E di un’auto che ripartiva sgommando.

Narrato con penna leggera, a tratti intriso di un sottile umorismo, il volume Non dirmi di restare di Ester Sofia Ricci si presenta agli occhi del lettore, già trascinato da una lettura coinvolgente, come una favola antica dal sapore moderno.

Una favola dove gli ingredienti per essere affascinante ci sono tutti: il passato che torna a farsi presente, i ricordi che suscitano nella giovane Joan emozioni sepolte dal tempo, e poi… poi l’afflizione perciò che poteva essere non è stato.

Ester Sofia Ricci citazioni
Ester Sofia Ricci citazioni

Emozioni autentiche, seppur coperte da un velo di conformismo.

Ma è davvero l’afflizione che anima il presente di Joan così diviso fra una scelta di vita con Alessandro su cui aveva puntato tutto, e gli impedimenti che il destino le mette davanti?

Quesito a cui il lettore può rispondere soltanto proseguendo nella lettura del bel romanzo di Ester Sofia Ricci, da apprezzare in toto sia per la disinvoltura del linguaggio con cui si sviluppa sia per il contenuto. Che, non è esente da problematiche che animano e assillano la quotidianità di molti giovani al giorno d’oggi.

“Il suo tono e la totale noncuranza. Rispetto a quello che era appena successo mi stavano facendo imbestialire. Sospettai. Che sapesse qualcosa e mi stesse mentendo.”

Penna valente quella dell’autrice, Ester Sofia Ricci, che nel suo romanzo Non dirmi di restare ha descritto situazioni emotive che sono riverbero di una realtà che appartiene a molti.

Soprattutto nelle nuove generazioni così divise fra scelte innovative, come nel caso di Joan, che ambisce a veder concretizzato il suo sogno di realizzare il suo progetto condiviso con il suo fidanzato, il quale dovrebbe prendere vita in uno spazio metropolitano con uno stile di vita tutt’altro che idilliaco.

Oppure rimanere ancorati ad un’ambientazione bucolica, rappresentata dal proprio luogo d’origine, spesso custode di valori andati perduti con la modernità del tempo presente.

Ed è anche grazie alla scorrevolezza del testo, dallo spigliato tono narrativo e da fruire con una sorta di simpatia, che il romanzo Non dirmi di restare è da apprezzare in toto.

Oltre che per le vivide descrizioni dell’autrice, che presenta al lettore un’ambientazione seducente disseminata di boschi e colline, i quali infondono nel lettore stesso un acceso moto di empatia.

Narrazione godibile da un pubblico non soltanto giovanile, ma anche da parte di coloro che giovani lo sono un po’ meno; ma che hanno l’occasione di immergersi in realtà a loro poco familiari per le questioni affrontate, dove i conflitti si risolvono con una sorta di spontaneità, senza necessariamente dover ricorrere ad un’esasperazione dei rapporti che possono generare conflitti.

Che talvolta possono trasformarsi in presupposti di rottura per più di un’amicizia.

“Per un attimo ebbi la folle idea che non sarebbe stato poi così. Tragico vivere a Borgorotondo. Ma solo per un attimo.”

 

Written by Carolina Colombi

 

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